Imhotep
Vizir del faraone Zoser (ca. 2650-2600 a.C.), cui si attribuisce l’ideazione del calendario egizio. Architetto, progettò varie costruzioni tra cui la piramide a scalini di Saqqara. Divinizzato [...] nel periodo persiano, fu assimilato al dio greco Asclepio ...
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Shuja ud-Daula
Nawab dell’Awadh (1754-75), la più estesa provincia dell’impero Mughal. Fu anche vizir e tutore del giovane imperatore Shah Alam in esilio. Ebbe un ruolo decisivo nella terza battaglia [...] di Panipat (1761), che segnò il declino del dominio maratha in India, e nella battaglia di Baksar (1764), con cui si avviò l’espansione territoriale britannica nell’India del Nord ...
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Maometto IV
Sultano ottomano (n. 1641-m. 1693). Salito al trono all’età di sette anni, dopo la deposizione del padre Ibrahim, regnò attraverso il capace vizir M. Koprulu, poi attraverso il figlio di [...] questi, Ahmed, riuscendo, nonostante le spedizioni veneziane nei Dardanelli (1654-57), a conquistare Creta (1669). In seguito riprese la guerra contro l’impero austriaco, ma il fallimento dell’assedio ...
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al-Musta'li, Abu al-Qasim
al-Musta‛li, Abu al-Qasim
Califfo fatimide d’Egitto (n. 1074-m. 1101). Succedette nel 1094 al padre al-Mustansir, che lo aveva preferito al fratello maggiore Nizar, fatto che [...] di una grave scissione all’interno del movimento ismailita (➔ ). Gli affari del suo regno furono efficacemente gestiti dal vizir al-Afdal, che riuscì a riprendere brevemente Gerusalemme ai turcomanni artuqidi (1098), prima che i crociati se ne ...
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al-Muqtadi, Abu al-Qasim
Califfo abbaside, regnò dal 1075 al 1094 dopo il nonno al-Qa’im, al tempo della massima potenza dei Selgiuchidi. Sotto l’influenza di Malikshah, al-M. fu ridotto a esserne il [...] solo spirituale, e ne dovette sposare la figlia. Alla morte di Malikshah, riuscì brevemente, grazie anche al suo abile vizir Nizam al-Mulk, ad affermare la sua autorità; morì avvelenato dal successore di Malikshah, Barqyaruq, che lui stesso aveva ...
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Saladino
(propr. Abu l-Muzaffar Yusuf ibn Ayyub Salah al-din, «Rettitudine della vera fede») Generale curdo (Tikrit 1138-Damasco 1193), fondatore della dinastia degli Ayyubidi. Fu il più celebre mujahid [...] . partecipò alle tre spedizioni che seguirono, dopo l’ultima delle quali (1169), Shirkuh prese il posto di Shawar come vizir del califfo fatimide, associando il nipote alle funzioni connesse alla carica. Shirkuh morì nello stesso anno e S., che aveva ...
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CALOSSO, Giovanni Timoteo (Rustem bey)
Enrico De Leone
Conosciuto anche come Rustem bey, nome assunto nel periodo in cui fu al servizio dell'Inipero ottomano, nacque a Chivasso (Torino) il 24 genn. 1789 [...] riprendere la strada di Costantinopoli. Un rapporto, redatto in francese, e poi manipolato nella traduzione turca dallo stesso gran vizir, Moḥammed Khusrew pascià, lo fece cadere in disgrazia sol perché non aveva fatto mistero del suo modo di pensare ...
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BONRIZZO, Alvise (Luigi)
Angelo Ventura
Nato, in data imprecisabile, in una famiglia veneziana appartenente all'ordine cittadinesco, che aveva dato diversi funzionari alla burocrazia della Repubblica, [...] al Senato le pretese della Porta. Ebbe origine così la missione del ciaussi Cubat, che per esplicita richiesta del gran vizir fu accompagnato dal Bonrizzo. Tra i compiti dell'inviato turco vi era certamente quello di osservare e riferire ogni notizia ...
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viz
(o viz.). – Abbreviazione del lat. videlicet (v.), usata, con il sign. di «cioè, cioè a dire, ossia», in opere di studio scritte in latino e anche, talvolta, in altra lingua; è un adattamento grafico della scrittura medievale, dove il...
viziare
v. tr. [dal lat. vitiare] (io vìzio, ecc.). – 1. a. Indurre volontariamente o involontariamente qualcuno, con metodi educativi troppo indulgenti o permissivi, a cattive abitudini, a comportamenti scorretti, a voler essere sempre accontentato:...