Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] , longobarde quelle solo italiane), tratti fono-morfologici significativi (in favore del longobardo depone, per es., la vocaletonica di bara e strale, come la presenza della seconda mutazione consonantica: panca contro banca, zolla contro tolla ...
Leggi Tutto
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] partire da quelle accentate. I gruppi formati da una sillaba tonica e una o più sillabe atone sono detti piedi (o piedi dire, rese pesanti dalla regola che prevede l’allungamento della vocaletonica (in sillaba aperta, ma solo in posizione interna di ...
Leggi Tutto
Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] allitterazione («brutta bestia», modo di dire);
(d) identità dei fonemi al termine della parola (a partire almeno dalla vocaletonica): rima («... vita / ... smarrita»);
(e) identità di un numero rilevante di fonemi, anche in ordine diverso nelle due ...
Leggi Tutto
Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] Leporeo finisce per essere anche un repertorio di bisticci quanto meno perché le rime dei suoi sonetti variano solo nella vocaletonica:
(13) Mando in bando urne eburne, e conche, e cocchi,
botte rotte, aste guaste, e peltri, e stucchi,
butto il ...
Leggi Tutto
Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] discostano dalle scelte fatte dal dialetto (per es., nella pronuncia tipica ticinese di freddo si ritrova una vocaletonica aperta, anche se il dialetto ha la pronuncia chiusa).
È tipicamente settentrionale la forte frequenza di verbi sintagmatici ...
Leggi Tutto
Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] tra voci dittongate e non dittongate (tepido e non tiepido, domo e non duomo), o tra coppie con diversa vocaletonica (vulgo preferito a volgo, surgo alternante con sorgo) o atona (officio prevalente su ufficio, securo su sicuro).
Ancor più ...
Leggi Tutto
L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] del piemontese di Piverone nel quale le vocali finali non basse si assimilano alle vocali accentate e mutano in [e] e [o] se precedute da vocale accentata bassa o medio bassa, e in [i] e se precedute da vocaletonica alta o medio alta:
[a ˈkrɛdo ...
Leggi Tutto
Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] , è il ➔ raddoppiamento sintattico, che consiste nella geminazione (o allungamento) della consonante iniziale di parola quando sia preceduta da vocaletonica finale (ad es., caffè forte [ˌkafːɛ ˈfːɔrte]), o da alcuni morfemi, quali a, da, come, dove ...
Leggi Tutto
S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] quella stretta è [iɱˈviːto], con l’indicazione dell’allofono labiodentale (➔ allofoni) e della lunghezza della vocaletonica (➔ quantità fonologica).
Nella fonologia postlessicale, vale a dire in un dominio di osservazione più ampio del singolo ...
Leggi Tutto
L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] nasale: ad es. [ˈmẽŋto] per mento;
(d) tendenza all’➔epentesi di una semivocale per effetto dell’allungamento della vocaletonica, con creazione di un semidittongo (specie in sillaba chiusa): ad es. [ˈpwɔːrto] per porto (➔ dittongo);
(e) pronuncia ...
Leggi Tutto
tonico
tònico agg. [dal gr. τονικός (con i sign. grammaticale e musicale), der. di τόνος «tensione, tono»] (pl. m. -ci). – 1. In musica, che riguarda il tono, che è a fondamento del tono: nota t., per lo più sostantivato (v. tonica2). 2. In...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...