Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] e /a e ɛ i o ɔ u/ per quello tonico; nelle frequenze di Bortolini et al. (1978) circa 2/3 del totale delle vocali censite è rappresentato, nell’ordine, dalle atone /a i e o/. In parte diverso è l’ordine di frequenza di Batinti (1993) sul lessico ...
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W
- Questa lettera non figura né nell'alfabeto latino, né in quello italiano; essa è stata creata in Inghilterra per indicare il suono semiconsonantico della u, mentre quello vocalico era indicato dalla [...] v semplice, e sostituì il segno preso dalle rune, adoperato a partire dal sec. IX. Allo stesso rimedio si ricorse in Germania, dopo che il v assunse la pronunzia della corrispondente consonante sorda f. ...
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Il termine frangimento si è affermato nella tradizione dialettologica italiana nel corso del XX secolo per definire una tipica alterazione di timbro delle vocali accentate che si verifica in alcune varietà [...] si è avuto [ɑɪ]/[ae] per -ī-, come in ingl. rice e ted. Reis «riso»; cfr. Romano 2008: 119-120). Esempi di frangimento vocalico si possono però osservare anche in altre condizioni. Si ha infatti anche in [ˈsou̯lə] «sole» (a Fara San Martino, Palmoli ...
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SILLABA
La sillaba è l’unità fonica minima, autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione e dell’emissione, in cui si possono dividere le parole. La sillaba è formata da un elemento vocalico, [...] o un ➔trittongo, a cui possono essere associate una o più consonanti, precedenti e/o seguenti.
Le sillabe che terminano in vocale si chiamano aperte o libere
pa-ga-re, a-mo-re, te-ne-ro
quelle che terminano in consonante si chiamano chiuse ...
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La congiunzione coordinante e/o, usata prevalentemente, se non unicamente, in testi scritti di ambito settoriale (ma anche in articoli di giornale), accosta graficamente la congiunzione copulativa e e [...] una possibilità di scelta tra i due valori, copulativo e disgiuntivo.
Ad es., la frase nella sillaba italiana il nucleo vocalico, oltre a presentarsi da solo, può essere preceduto e/o seguito da suoni consonantici vuol dire che, in base alle ...
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L’epentesi (dal tardo lat. epenthĕsis, a sua volta dal gr. epénthesis «inserzione») è un fenomeno fonetico che consiste nell’inserimento di un suono non etimologico in una parola o una sequenza fonica. [...] Basilicata (a Muro, Lugano e Bella) e nella Puglia settentrionale si ha epentesi dell’occlusiva [g] nel caso di incontro tra due vocali: per es., due anatre si produrrà [dueˈgaːnatre] (cfr. De Blasi 1992: 748); in Toscana il crearsi di un nesso [nz ...
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Teoria della fonologia, enunciata da R. Jakobson e da lui successivamente elaborata in collaborazione con C.G.M. Fant e M. Halle, che riconduce i sistemi fonologici di qualunque lingua a un numero limitato [...] (una dozzina) di opposizioni fonologiche binarie. Per es., caratteri come vocalico, consonantico, nasale, compatto, in riferimento a un fonema considerato, possono essergli propri oppure no. Ciascun fonema risulta così definibile in base a ...
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Pseudonimo del cantautore italiano Dario Brunori (n. Cosenza 1977). Artista tra i più significativi del panorama musicale italiano contemporaneo, cosciente erede di una tradizione cantautoriale che spazia [...] da Dalla a Gaetano, da De Gregori a Guccini, criticamente riletta e sincretizzata, è dotato di un timbro vocalico aspro ed evocativo, che supporta una poetica complessa e delicata, connessa con i nodi del disagio esistenziale e della labilità ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] , piemontesi e liguri, ed è posseduta da varie lingue di cultura. Le variazioni di durata della u (così come delle altre vocali) dipendono, in italiano, dalla posizione e non hanno dunque funzione distintiva. L’opposizione tra una u breve (ŭ) e una u ...
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U
- Diciannovesima lettera dell'alfabeto italiano. U, V, W, Y derivano dalla stessa lettera dell'alfabeto fenicio, e la U in special modo è solo una variante della V che si trova nelle iscrizioni latine [...] ; e gli stampatori seguono più o meno coerentemente quest'uso.
Si deve a G. G. Trissino la proposta di adoperare u per la vocale e v per la consonante; e fu una delle poche riforme ortografiche da lui proposte che ebbero buon successo.
La lettera che ...
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vocalico
vocàlico agg. [der. di vocale2] (pl. m. -ci). – Di vocale, che ha una o più caratteristiche o tutte le caratteristiche delle vocali: nella lingua italiana i segni v. sono cinque mentre i suoni v. sono sette (a é è i ó ò u); la «r»...
vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...