Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] a rimirar lo passo»), mentre il e l presentano le medesime condizioni distribuzionali, potendo ricorrere solo all’interno di frase dopo finale vocalica (Inf. I, 15: «che m’avea di paura il cor compunto»; Inf. I, 30: «sì che ’l piè fermo sempre era ’l ...
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Voce
Lorenzo Calvi
La voce è un fenomeno sonoro prodotto da uno strumento a fiato e da una cassa di risonanza: lo strumento è rappresentato dalla laringe, tubo cartilagineo, che regola il passaggio [...] soltanto in poche lingue europee (ceco, ungherese ecc.). In italiano la quantità può costituire una semplice variante fonetica tra due vocali ugualmente accentate (per es. la a di pane è più lunga di quella di patto). All'aumento dell'altezza della ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] storico-mitologiche, filologiche ed etimologiche, culminanti in un'appendice linguistica dedicata alla comparazione tra il sistema vocalico gotico e quello tedesco). Mentre nell'opuscolo Lineamenti di una storia della religione germanica (ibid. 1943 ...
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Con questo nome s'intendono quelle lingue del Caucaso e delle regioni immediatamente adiacenti, che per struttura grammaticale e per il vocabolario si staccano così notevolmente dalle lingue d'origine [...] le più ricche di consonanti del mondo; il Jakovlev ha riscontrato nel circasso circa 90 consonanti differenti. Al contrario, il sistema vocalico è relativamente povero: si ha l'impressione che, per esempio, i suoni misti ä ö ü si trovino soltanto in ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] nel verso, non le qualità di quel suono. Un fonema vocalico o un'insistenza consonantica non dicono nulla di per sé, o sulle u toniche, non esprimerà di per sé nulla; quelle vocali non si prestano " naturalmente " all'espressione di suoni stridenti e ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] uso in tutta la nostra area, e che presentava, fra l’altro, proprio un notevole conguaglio di vari suoni vocalici sulle vocali estreme (cfr. Fanciullo 1984). Fanno eccezione solo il Salento più settentrionale, che ha un sistema di transizione con ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] analisi come nella fig. 1 (con un errore di computazione pari a un salto di ottava nella F0 della vocale finale).
Le modulazioni melodiche che percepiamo possono rappresentare variazioni di tipo categoriale oppure graduale. Il parlante può decidere ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] alcune varietà, di nessi come /kl/ o /fʧ/ (ad es., bovese às[kl]a «scheggia», è[fʧ]ero «vuoto»).
Il sistema vocalico a cinque elementi /i ɛ a ɔ u/ corrisponde ai sistemi del greco moderno e delle varietà romanze circonvicine, e presenta restrizioni ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] le consonanti, ce ne sono alcune che non mancano in nessuna lingua (così /k/, /m/, /b/), e la stessa cosa accade per le vocali /i/, /u/ e /a/; i suoni nasali esistono solo se ci sono le corrispondenti occlusive non nasali (in pratica, c'è /m/ solo ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] laringali avrebbe avuto il solo effetto di cambiare la qualità della vocale (*ə1e > *e, *ə2e > *a, derivato da *ə3e o da *e per apofonia vocalica: *a deriverebbe dalle laringali, e le vocali lunghe da e breve seguito da una delle laringali. ...
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vocalico
vocàlico agg. [der. di vocale2] (pl. m. -ci). – Di vocale, che ha una o più caratteristiche o tutte le caratteristiche delle vocali: nella lingua italiana i segni v. sono cinque mentre i suoni v. sono sette (a é è i ó ò u); la «r»...
vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...