PIANOFORTE
Arnaldo BONAVENRTURA
Gastone ROSSI-DORIA
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. Da una fusione del clavicembalo, strumento a pizzico, col clavicordo, strumento a tocco, nacque il pianoforte, l'invenzione del quale è dovuta [...] le non rare melodie che a tutta prima parrebbero dense di vocalità, o di violinistica intensa vibrazione, trasferite alla voceumana o al violino perdono quasi sempre il loro significato. Per contro, nel suo naturale ambiente, ogni battuta di questa ...
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Compositore, nato a Catania il 3 novembre 1801, morto a Puteaux, presso Parigi, il 23 settembre 1835.
La vita e le opere. - Dal registro delle nascite della curia arcivescovile di Catania si rileva che [...] quel mondo fantastico che era il suo mondo di elezione, allora, pur rimanendo un uomo che cantava con voceumana tale da essere sentita e compresa da ogni cuore umano, egli diventava come un Dio, perfetto e puro e senza alcun peso di materia.
L'arte ...
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Dalla bambola giocattolo bisogna distinguere - per quanto la distinzione non sia sempre e dappertutto facile a farsi - la bambola manichino e la bambola feticcio o figura magica che troviamo presso molti [...] i manichini da pittore. Compaiono anche gli occhi mobili, i capelli naturali, che sostituiscono la lana, i suoni che imitano la voceumana. La testa e le mani si continuarono sempre a confezionare a parte. Il corpo era di cuoio o di stoffa, riempito ...
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L'adozione di monocordi a più corde (nonostante il controsenso, il nome per qualche tempo rimase) nella pratica musicale del Medioevo generò notevoli varietà di strumenti a pizzico o a plettro, a taluno [...] , sia come strumento da concerto e solista gia come realizzatore del basso continuo nell'accompagnare altri strumenti o la voceumana.
L'Italia ebbe sin dal Cinquecento cembalari abilissimi, a cominciare da Girolamo da Bologna e da Domenico da Pesaro ...
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La personalità di questo scrittore di teatro, poeta, narratore, critico, regista e soggettista cinematografico, si è andata negli ultimi anni sempre meglio precisando. Dal suo esordio (La Lampe d'Aladin, [...] , 1944, f. 28; C. Mauriac, Àpropos de J. C. ou la vérité du Mensonge, Parigi 1945; C. Bo, Resistenze in una voceumana, in In margine ad un vecchio libro, Milano 1945; G. Pavegnani, Prefazione alla trad. it. di Les Enfants terribles, Milano 1947; P ...
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Sacerdote del supremo dio babilonese Bēl (Marduk) a Babele, vissuto fra il IV e il III sec. a C. Il suo nome sonava in babilonese probabilmente Bēl-uṣur "Bēl, proteggi" o Bēl-uṣur-šu "Bēl, proteggilo". [...] sotto la testa di pesce e con piedi parimente di uomo sporgenti dalla coda. Questo mostro ebbe commercio con gli uomini, avendo voceumana, e insegnò loro le arti e i mestieri, le lettere e le matematiche, i riti religiosi e la politica, come pure l ...
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GRABBE, Christian Dietrich
Carlo Grünanger
Poeta, nato l'11 dicembre 1801 a Detmold, dove morì il 12 settembre 1836. Vide, fanciullo, fra le mura dell'ergastolo di Detmold, di cui il padre era direttore, [...] ai grandi drammi storici, narrò nel Don Juan und Faust (1829) la vicenda del superuomo, che, soffocata in sé ogni voceumana per conseguire la sconfinata potenza, sul limitare della morte si riscuote dal suo sogno ed è travolto da Satana. Ed è pur ...
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. È la misurazione dell'acutezza uditiva. Essa più che altro è l'analisi quantitativa della facoltà uditiva, cioè misura la distanza alla quale sono percepiti i toni dei varî acumetri, riportandola a quella [...] e che possono garantirci la maggiore possibile precisione dei toni, spogli cioè dei toni armonici dei quali sono ricchi la voceumana ed i rumori.
Gli strumenti più comunemente usati sono i diapason ed i fischietti; il Bezold ha creato con la ...
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. È termine musicale che si usava per indicare quel registro artificiale di voce d'uomo che era anche designato col termine latino di contratenor. Questo registro infatti era ottenuto dalla voce virile [...] è altresì usato per designare in generale tutti gli strumenti che hanno la medesima estensione di questo registro della voceumana, in particolare la viola che fa parte della famiglia degli archi. Anzi, nel secolo decimosettimo, quando si usavano due ...
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MICROFONO (dal gr. μικρός "piccolo" e ϕωνή "suono")
Parte essenziale di ogni apparecchio telefonico, destinata a ricevere le vibrazioni acustiche trasmesse dall'aria e ad ottenere una modulazione di una [...] in un opportuno campo magnetico (v. telefono; radiotrasmissioni).
In generale perché un microfono consenta praticamente una buona riproduzione sia dei suoni sia della voceumana, occorre che la sua sensibilità sia costante tra 50 e 10.000 hertz. ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...