travaglio (travaglia)
Bruno Bernabei
Voce di modesta frequenza, limitata all'uso poetico. Secondo il Parodi, il genere femminile di If VII 20 e Fiore CIII 1 si deve " non meno all'attrazione dei neutri [...] delle due occorrenze nel senso di " mutamento " (" mutare " era anche un antico significato di ‛ travagliare ': cfr. questa voce), con tali esiti: " nei mutamenti d'amore non provo sofferenza (riesco a sopportarli) ", oppure: " nei travagli d'amore ...
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vernare
Alessandro Niccoli
La voce - da ‛ verno ', " inverno " - vale " svernare ", " passare l'inverno ": Pg XXIV 64 li augei che vernan lungo 'l Nilo, / alcuna volta in aere fanno schiera; Rime LXXIII [...] fa le cantate di uccello in primavera ") è ora accolta anche dal Chimenz, il quale, oltre a trovarla " arguta ", rileva come essa dia maggior rilievo al pronome mi (" proprio a me ", " con tanto mio fastidio ").
Vedi la voce precedente, e SVERNARE. ...
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spaziarsi
Andrea Battistini
La voce compare solo nella seconda e terza cantica della Commedia, sempre nella forma pronominale e sempre in rima. In Pg XIV 16 Per mezza Toscana si spazia / un fiumicel, [...] Pd XX 73 Quale allodetta che 'n aere si spazia (cfr. Georg. I 388-389 " cornix... / in sicca... spatiatur harena "), la voce assume il significato di " volare ", ma l'uso del verbo dantesco conferisce all'immagine un senso d'inebriante libertà che ha ...
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Tiziano Treu
Abstract
La voce analizza le varie forme di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese nella normativa europea e nell’ordinamento italiano. Si indicano i motivi della non attuazione [...] per cui i rappresentanti dei lavoratori acquisiscono voce e peso particolarmente rilevanti nelle questioni relative utilizzo collettivo della partecipazione azionaria, capace di esprimere la voce dei lavoratori e la loro influenza sulle decisioni dell ...
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gradire
Voce di uso non molto largo e prevalentemente poetico, con due sole occorrenze nel Convivio. Nel senso proprio di " accogliere con piacere, con gradimento ", in Pg I 70 Or ti piaccia gradir la [...] fu l'ovra grande e bella mal gradita, " male accetta ", e in If XVI 42, a proposito di Tegghiaio Aldobrandi, la cui voce / nel mondo sù dovria esser gradita.
In altri casi, unito ad altro aggettivo, il participio ha più sicuramente valore aggettivale ...
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lagrima
Bruno Basile
Voce esclusiva della Vita Nuova e della Commedia, con una sola eccezione nel Convivio e due nel Fiore. Il significato proprio è il più frequente. Così in tutti i passi della Vita [...] vincolo due peccatori (XXXII 48) o diventare 'nvetriate (XXXIII 128). Prevedibile mutazione nei contesti del Purgatorio, in cui la voce è connessa all'idea del pentimento più che del dolore: così per la lagrimetta di Buonconte (V 107), per prieghi e ...
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Europeismo
Altiero Spinelli
* La voce enciclopedica Europeismo è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuliano Amato.
sommario: 1. La catastrofe del nazionalismo. [...] , il che implica una programmazione economica assai complessa; c) affrontare con personalità politica propria e quindi con una voce unica le responsabilità che la Comunità ha ormai nel mondo e che implicano relazioni nuove, differenti da quelle avute ...
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orologio
Luigi Blasucci
Voce impiegata in Pd X 139 come orologio che ne chiami / ... ch l'una parte e l'altra tira e urge, / tin tin sonando..., in alternativa col più locale (toscano) ‛ oriuolo ' di [...] tira quella che le viene dietro, et urge, cioè spigne quella che le va innanzi, e sonando tin tin, che è la voce del campanuzzo del destatoio " (Landino). Come in Pd XXIV 13, l'immagine dell'o. con i suoi ingegnosi meccanismi rotanti è introdotta ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...