attivo
Vincenzo Laraia
La voce ricorre in Pg XXV 52 e 73 nel significato filosofico connesso alla teoria sulla generazione e sull'origine dell'anima esposta in Cv IV XXI e Pg XXV 37-108. Il termine [...] appare nella locuzione virtute attiva che, infusa nel seme maschile, come virtute informativa, ‛ atta ' cioè a costituire la forma dell'organismo vivente, scende nella matrice in cui il sangue dell'uomo ...
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fretta
Federigo Tollemache
La voce, che ricorre solo in poesia, denota " desiderio o necessità di far presto " una cosa; spesso corrisponde a " prestezza ": vidi due mostrar gran fretta / de l'animo, [...] col viso, d'esser meco (If XXIII 82); E se non fosse il foco che saetta / la natura del loco, i' dicerei / che meglio stesse a te che a lor la fretta (XVI 18); e v. anche Rime XCIX 5, Pg XX 149, XXI 4, ...
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manga
<màṅġa> voce giapp., usata in it. come s. m. – Termine (lett. «immagini derisorie») con cui in Giappone sono designati i fumetti e con cui nel mondo vengono indicati quelli giapponesi. L’espressione [...] fu introdotta a indicare disegni nel 1771 da Kankei Suzuki nel Mankaku zuihitsu e nel 1798 da Kyôden Santô nello Shiji no yukikai. Katsushika Hokusai la riutilizzò nel 1814 per la sua raccolta di 15 volumi ...
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vigilia
Alessandro Niccoli
È voce letteraria, presente solo nella Commedia con il significato fondamentale di " veglia " (parola, questa, che in D. non ricorre mai), " esser desti ".
L'esempio di uso [...] più proprio si ha in una similitudine suggerita dall'osservazione che chi dorme, se è destato all'improvviso da un raggio di luce, solo a fatica si rende conto della realtà circostante, a tal punto è inconsapevole ...
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orare
Federigo Tollemache
Voce dotta che si riscontra solo nella Commedia. Presenta tuttavia una certa varietà di significati e di costrutti. Scarsa la frequenza della corrispondente parola latina nelle [...] opere latine.
In If XIX 114 che altro è da voi a l'idolatre, / se non ch'elli uno, e voi ne orate cento?, o. vale " adorare ", significato insolito, a dir vero, ma che aveva nel Medioevo il latino orare ...
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duca
Bruno Basile
La voce, col significato di " comandante supremo ", " condottiero ", " re ", compare con alta frequenza nella Commedia e una sola volta nel Convivio.
In If XII 17 'l duca d'Atene è [...] Teseo; il gran duca de' Greci, / onde pianse Efigènia il suo bel volto (Pd V 69) è Agamennone; 'l duca Gottifredi (XVIII 47) è Goffredo di Buglione; e quel duca sotto cui visse di manna / la gente ingrata ...
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astrarre
Vincenzo Laraia
La voce è usata da D. (cfr. il latino abstrahere) col significato etimologico di " separare " e quindi " prescindere ", " staccare ". Ricorre in Cv III XI 13, XIV 11, IV XXI [...] 8, XXVIII 5. In IV XXI 8 è detto che se l'intellettuale vertude o intelletto possibile (v.), per esser ricevuta da un'anima pura, è bene astratta e assoluta da ogni ombra corporea, in quest'anima meglio ...
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valanga
valanga [Voce di origine preindoeuropea] [LSF] Di fenomeno che si manifesta in modo molto intenso, tumultuoso. ◆ [GFS] Nella geografia fisica, massa di neve che precipita lungo un pendio montuoso, [...] da una zona detta "di raccolta" o "di distacco" a una zona "di deposito" (dove si forma il cono della v.), quando, per una causa improvvisa (vibrazioni dovute al vento, a rumori, ecc.), viene a rompersi ...
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festa
Luciano Graziuso
La voce ricorre in D. con significati diversi e sempre in poesia; è assente nell'Inferno.
Indica il giorno preciso, la festa di Tommaso apostolo (il 21 dicembre), in Pd XVI 129; [...] un giorno di f., senza specificarlo, quale Pasqua o Kalendi Maggio o Pentecosta (Fiore CLXXVIII 9), o altro ancora, anche se non identificato, ma accostato, forse in endiadi, a nozze (e po' vada a nozze ...
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reame
Luigi Blasucci
Voce che ricorre quattro volte in D., con funzioni semantiche altrove esplicate dal più usitato ‛ regno ' (v.) e con non apprezzabile carica di allusività tonale (la parola deriva [...] dal francese antico reame o reialme): sì che le ragioni della sua scelta andranno piuttosto ricercate nell'ambito di locali istanze di natura ritmica o fonica (difatti r. è adoperato sempre in versi e ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...