fondo (sost.)
Antonietta Bufano
Voce di notevole frequenza, che ricorre esclusivamente in poesia (con una sola eccezione nel Convivio), il più delle volte nell'Inferno, nel senso proprio di " zona bassa [...] ", " parte bassa di una superficie o di una cavità ".
Piuttosto raro l'uso del sostantivo seguito da una determinazione: If IX 16 questo fondo de la trista conca, per designare la parte della cavità infernale ...
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proemio
Bruno Bernabei
Voce poco frequente, documentata solo nella Vita Nuova e nel Convivio.
Vale " esordio ", " premessa ", e distingue in D. la parte introduttiva di un'opera in prosa, o in versi [...] (nel qual uso, in esclusivo riferimento alla struttura della canzone, indica la stanza iniziale; cfr. ad es. Vn XXXI 3 questa... canzone ha tre parti: la prima è proemio, e Cv III II 1 la prima parte, ...
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male (avv.)
Antonio Lanci
Voce ad alta frequenza, che si registra in numerose accezioni, ora a esprimere un giudizio negativo in ambito morale, ora a indicare una condizione dannosa, ovvero d'inadeguatezza [...] in senso tecnico. La forma apocopata (‛ mal ') è più frequente di quella intera. In qualche caso non è possibile stabilire con assoluta certezza se m. sia avverbio o sostantivo.
" In modo contrario alla ...
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sommo (summo)
Domenico Consoli
Voce di largo uso nelle opere dantesche, soprattutto nella Commedia e nel Convivio (assente invece dal Fiore e dal Detto). Nella sua accezione più generale vale " che è [...] superiore " a ogni altro elemento del suo genere o della sua specie.
Come aggettivo, più specificamente, costituisce il superlativo di ‛ alto '. In questo senso è spesso attributo della divinità, somma ...
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scia
scìa [Voce onomatopeica per indicare la manovra con i remi contraria al remare] [MCF] (a) Perturbazione turbolenta dello stato di un liquido attraversato da corpi in moto, tipic. una nave (che appare [...] in genere come traccia allungata e leggermente divergente lasciata lungo la traiettoria già percorsa); è caratterizzata dalla formazione di filetti liquidi, la cui velocità è minore di quella d'avanzamento ...
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larghezza
Bruno Basile
La voce ricorre con buona frequenza nel Convivio; si trova anche nella Commedia, una volta nelle Rime, e inoltre nel Fiore e nel Detto.
Piuttosto limitata l'accezione di " ampiezza [...] ": Cv II IV 4 (unico caso in cui il sostantivo è al plurale), dove si allude alla l. come uno degli entia mathematica platonici; IV VIII 7 a la più gente lo sole pare di larghezza, nel diametro, d'un piede, ...
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persona
Dal lat. persona; voce prob. di origine etrusca, che propr. significava «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale [...] e teologico.
Nella teologia trinitaria
Il termine latino persona fu usato anzitutto nella teologia trinitaria e servì a designare quello che i Greci indicavano con i termini ὑπόστασις (➔ ipostasi) e πρόσωπον; ...
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distinzione
Riccardo Ambrosini
La voce è attestata quattro volte nel Paradiso; più frequenti ne sono le attestazioni nel Convivio, cinque delle quali fanno parte del sintagma ‛ far d. ' (III XIII 4 [...] quando si dice: la gente che qui s'innamora... pare farsi distinzione ne l'umana generazione; XIII 5 Quando dice: Quando Amor fa sentire... si par fare distinzione di tempo; IV XIV 9 'n nulla cosa, fuori ...
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GAS (XVI, p. 407; App. II, 1, p. 1019; III, 1, p. 700)
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Sergio di Cave
Mario Medici
Giorgio Roberti
Nell'ultimo quindicennio le utilizzazioni del g. naturale hanno avuto nuovi e vasti sviluppi, in [...] utilizzato man mano che si forma, è necessario provvedere alla sua riliquefazione, con una spesa che rappresenta la voce principale del costo di esercizio.
Le realizzazioni attuate si fondano sull'impiego di serbatoi metallici in elevazione, di ...
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oppinione
Bruno Bernabei **
Voce documentata in tutte le opere di D., soprattutto nel Convivio; vale a significare un elemento conoscitivo non fondato su prove di certezza assoluta; designa il " parere [...] " o la " dottrina " di qualcuno, ma anche la " stima " che si ha nei riguardi di qualcuno o qualcosa. Infine, designa anche l'atto o la facoltà umana dell'opinare. La forma raddoppiata è normale nell'uso ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...