Figlio naturale (m. 1546) di Stefano il Grande, successe a Stefano IV il Giovane sul trono di Moldavia (1528). Sostenne il voivoda di Transilvania Stefano Zapolya contro Ferdinando di Asburgo che fu sconfitto [...] dai Polacchi. Malvisto dalla Porta per un patto di alleanza concluso con Ferdinando, quando Solimano conquistò Buda, P. fuggì in Transilvania (1538). Riuscì poi (1541) a farsi nominare di nuovo voivoda e rimase sul trono di Moldavia sino alla morte. ...
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Figlio (Buda 1540 - Alba Iulia 1571) di Giovanni I Szapolyai e di Isabella di Polonia, alla morte del padre (1540) aveva pochi mesi e poiché, secondo il trattato di Varadino (1538), l'Ungheria doveva passare [...] d'Austria, Isabella si pose sotto la protezione di Solimano il Magnifico. Così la Transilvania rimase a G. S. col titolo di voivoda ed egli fu poi sempre dipendente dalla Turchia o dall'Austria. Con lui si estinse la dinastia degli Szapolyai. ...
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Albanese di origine, fu il fondatore della fortuna dei Ghica nei Principati. Al servizio del voivoda Basilio Lupu (1634-53), alla deposizione di Giorgio Stefano (marzo 1658) fu nominato dalla Porta principe [...] di Moldavia e di qui trasferito in Valacchia, dove fu deposto nel sett. 1660 ...
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Figlio (Szepesvár 1487 - Szászsebes 1540) del conte palatino Stefano Szapolyai e di Edvige di Teschen, dopo lunghe lotte intestine fu eletto re di Ungheria dalla dieta di Alba Reale, all'indomani della catastrofe di Mohács (1526). Ma gli avversarî gli contrapposero l'elezione di Ferdinando d'Asburgo, le cui truppe batterono G. costringendolo a rifugiarsi in Polonia. Abbandonato da tutti, si alleò (1528) ...
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WIŚNIOWIECKI, Jeremi
Jan Dabrowski
Principe, voivoda ruteno, nato nel 1612, morto il 22 agosto 1651, al campo presso Pawołocza. Discendente da una famiglia magnatizia che possedeva enormi beni nell'Ucraina [...] sulla sponda sinistra del Dnepr, J. W. fu un energico colonizzatore di queste terre, valoroso soldato e condottiero - altrettanto inesorabile nel reprimere ribellioni, che allora si andavano moltiplicando, ...
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Figlia (Čevo 1847 - Antibes 1923) del voivoda Pietro Vukotić, nel 1860 sposò il principe Nikola Petrovič-Njegos cui diede 3 figli e 7 figlie, fra cui Elena, moglie di Vittorio Emanuele III. ...
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Figlio (n. 1638 - m. Leopoli 1673) del voivoda Jeremy Wiśniowiecki, dopo l'abdicazione di Giovanni II Casimiro fu elevato al trono, il 29 sett. 1669. Colto, ma incapace di contrastare la decadenza del [...] regno, subì la secessione dell'etmano cosacco P. Dorošenko che passò ai Turchi. Questi nel 1672 conquistarono la fortezza di Kamenec Podol´skij, imponendo alla Polonia l'umiliante pace di Buczacz ...
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Figlio (Leopoli 1677 - Lunéville 1766) di Raffaele, vicetesoriere della Corona; voivoda di Posnania, avversò Augusto II e, dopo la sconfitta di questi a opera di Carlo XII, fu eletto re (1704) dalla Confederazione [...] di Varsavia. Nominalmente sovrano, ma di fatto esecutore degli ordini di Carlo XII, ne seguì le sorti dopo la disfatta del re svedese a Poltava (1709). Si rifugiò quindi in Alsazia dove visse oscuramente ...
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Appartenne a famiglia greca, originario della Rumelia, regnò in Moldavia nel 1665-66; dal 1668 al 1672 e dal 1678 al 1684; in Valacchia dal 1674 al 1678. ...
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voivoda
voivòda (non com. vaivòda) s. m. (f. voivodina) [voce di origine slava, der. di vodit’ «guidare»: cfr. cèco vojvoda, russo voevoda, pol. wojewoda, ecc., ant. slavo vojevoda, che traducono il gr. ἡγεμών «capo, condottiero»]. – Nome...
voivodato
(non com. vaivodato) s. m. [der. di voivoda]. – Carica, ufficio di voivoda; territorio o provincia sulla quale si esercita la giurisdizione del voivoda: il v. della Sava.