Umanista e scrittore politico polacco (n. Ostroróg, Poznań, 1436 - m. 1501). Dopo aver studiato a Erfurt, conseguì a Bologna (1459) la licentia docendi in diritto canonico e diritto romano. Rientrato in [...] patria, ebbe missioni a Roma e in Sassonia, e morì voivoda di Poznań. Deve la sua fama al trattato Monumentum pro reipublicae ordinatione (tra il 1460 e il 1470), che rappresenta un significativo momento di passaggio dal Medioevo all'età moderna per ...
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Città dell’Ucraina occidentale (23.335 ab., stima 2021), ubicata nel distretto di Zoločiv, nell’Oblast' di Leopoli, circa 90 km a nord-est dell’omonima città capitale. L’insediamento, localizzato nell’alta [...] Valle del fiume Styr, venne fondato nel 1584 dal voivoda S. Zólkiewski ed elevato al rango di città nel 1684; a partire dal XVII secolo ospitò gruppi ruteni, polacchi e una cospicua componente ebraica. Con la costruzione negli anni Sessanta del 20° ...
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DOMENICO da Gravina
Mario Caravale
Nacque all'inizio del sec. XIV a Gravina e qui visse esercitando la professione di notaio.
L'unica fonte per la biografia di D. è la cronaca da lui stesso scritta [...] signore feudale. E fu lo stesso D. a leggere in assemblea le lettere recate dai due messi. L'assemblea decise in favore del voivoda e incaricò D. e altri due cittadini, Cicco de Gregorio e Roberto de Bucca, di recarsi al castello di Santa Maria del ...
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Nobile famiglia della Piccola Polonia (originaria di Wiśnicza, dove possedeva un castello rinascimentale), la cui maggiore fioritura si ebbe nei secc. 14º-16º. Di essa si ricordano: Jaśko (m. 1376), nominato [...] da Casimiro il Grande starosta di Ucraina, poi di Cracovia; Piotr (1477-1563), gran maresciallo della corona, poi voivoda di Sandomierz (1535). ...
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RACZKIEWICZ, Władisław
Uomo politico polacco, nato nella regione di Minsk (Russia Bianca) il 16 gennaio 1885, morto a Ruthin Castle, nel Galles, il 6 giugno 1947. Dopo aver organizzato le forze polacche [...] in Russia alla fine della prima Guerra mondiale, fu più volte ministro dell'Interno e voivoda (prefetto) di Vilna, di Cracovia, della Pomerania e, dal 1929 al 1934, presidente del senato per poi diventare presidente del Sejm. Il 30 settembre 1939 dal ...
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Pubblicista russo (sec. 16º), autore di due libelli pubblicati intorno al 1545-48 contro i boiari, in difesa della monarchia assoluta, nei quali esalta quale modello per l'impero russo il sistema militare [...] e amministrativo ottomano: Skazanie o care turskom Magmete ("Racconto sullo zar turco Maometto") e Skazanie o Petre Volosskom voevode ("Racconto sul voivoda Pietro di Volossk"). ...
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OSTROWSKI
Jean DABROWSKI
. Famiglia polacca che ha avuto importanza politica verso la fine del sec. XVIII e nella prima metà del sec. XIX. Fra i suoi rappresentanti più eminenti, Tommaso (1735-1817) [...] (podskarbi nadworny) dell'ultimo re polacco Stanislao Augusto. Si distinse nella vita politica del principato di Varsavia, quale voivoda e dal 1811 presidente del Senato. I suoi figli Antoni e Władysław emersero durante il regno polacco istituito dal ...
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MOLDAVIA (romeno Moldova; A. T., 79-80)
Riccardo RICCARDI
Nicola IORGA
Regione della Romania, compresa tra i Carpazî e il Prut e confinante a nord con la Bucovina, a ovest con la Transilvania, a sud [...] di Suceava e di Siretiu, poi anche a Botoşani e a Iaşi (v.).
Il principe conservava il senso della sua prima situazione: era voivoda, capo di esercito. Il suo primo dovere fu di creare cittadelle, fino a Roman, poi anche al di là fino a Milcov ...
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POTOCKI
Jan Dabrowski
Famiglia aristocratica della Polonia, che sin dal sec. XVII ebbe grande importanza politica e vaste proprietà, specialmente nel territorio sud-orientale dell'antica repubblica. [...] e uomini di stato. Nel secolo XVII il rappresentante più eminente di questa famiglia è Stanislao P. (chiamato "Revera"), voivoda di Cracovia e grande etmanno della Corona (1579-1667), che si distinse nelle guerre con la Turchia, con i Cosacchi ...
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STEFANO Lazarević despota di Serbia
Giuseppe Praga
Nacque verso il 1370 da Lazzaro Hrebelianović, ultimo sovrano serbo, e da Milica Nemanja. Quando nel 1389 la Serbia fu disfatta a Kosovo, e Lazzaro [...] , Stefano e la madre accettarono il vassallaggio turco. Il giovine militò nell'esercito del sultano distinguendosi nel 1394 contro il voivoda di Romania, nel 1396 a Nicopoli e nel 1402 ad Angora. Dopo la sconfitta di Bajazet St. ripassò il Bosforo ...
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voivoda
voivòda (non com. vaivòda) s. m. (f. voivodina) [voce di origine slava, der. di vodit’ «guidare»: cfr. cèco vojvoda, russo voevoda, pol. wojewoda, ecc., ant. slavo vojevoda, che traducono il gr. ἡγεμών «capo, condottiero»]. – Nome...
voivodato
(non com. vaivodato) s. m. [der. di voivoda]. – Carica, ufficio di voivoda; territorio o provincia sulla quale si esercita la giurisdizione del voivoda: il v. della Sava.