ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] paese dall'imperatore Traiano.
L'attività dei principi, o voivodi come si dissero con parola di origine slava, della Valacchia in una forma melodica particolare antiche leggende intorno ai voivoda romeni (storici e leggendarî), lotte contro i Tartari ...
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CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] verso i cattolici, a preferenza dei protestanti; e allacciò segreti contatti con il principe valacco Pietro Cercel - figlio del voivoda Pietro I il Buono - che, tenuto prigioniero in Alba lulia, cercava protezione presso i gesuiti della provincia di ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] 82,0, di Cracovia 65,6, di Leopoli 70,9, di Stanisławów 77,1, di Tarnopol 81,3, della Volinia 81,0). I voivodati più industriali dopo la Slesia risultano quelli di Łódź (24,6% della popolazione), di Kielce (21,3%) e di Poznań (16,8%).
Condizioni ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] magnati ungheresi tenutosi a Györ. Solo verso la fine di luglio, a Buda, ebbe l'occasione di incontrare il voivoda di Transilvania Giovanni Hunyadi.
Fu impegnato successivamente in Transilvania dove, con il suo consueto rigore, cercò di convertire ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] da Capistrano; le prodezze di Giovanni Castriota in Albania, e di Mattia Corvino in Bosnia; la vittoria di Stefano il grande voivoda di Valacchia sui Turchi a Rakowitz (10 gennaio 1475) sono i tratti salienti dell'epopea: cui fa singolare contrasto l ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] (ora panificio militare) nell'Agorà romana; la moschea presso il Monastēraki (ora Museo d'arti decorative), fondazione del voivoda Zizarakis del 1759; e, lì presso, la prefettura (ora prigioni della vecchia caserma). Nei tempi della dominazione turca ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] a Lione ed Anversa; Giorgio Biandrata, che fu medico alla corte di Polonia e venne chiamato in Transilvania a curare il voivoda János Zápolya; Prospero Borgarucci, di Canziano, che fu nominato da Carlo IX di Francia medico di corte; Leonardo Botallo ...
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voivoda
voivòda (non com. vaivòda) s. m. (f. voivodina) [voce di origine slava, der. di vodit’ «guidare»: cfr. cèco vojvoda, russo voevoda, pol. wojewoda, ecc., ant. slavo vojevoda, che traducono il gr. ἡγεμών «capo, condottiero»]. – Nome...
voivodato
(non com. vaivodato) s. m. [der. di voivoda]. – Carica, ufficio di voivoda; territorio o provincia sulla quale si esercita la giurisdizione del voivoda: il v. della Sava.