VENATIO
T. Dohrn
Diversamente da caccia (vol. ii, p. 241 ss.) sotto la definizione di v. i Romani comprendevano spettacoli nei quali si svolgevano cacce di selvaggina con i cani, lotte contro animali, [...] i cani. Lo spettacolo aveva luogo al mattino, donde anche il nome di ludus matutinus. Celebri le venationes dell'età di Augusto (cfr. Resgestae: ed. H. Volkmann, Kl. Texte, 29-30, 1957, cap. 22) e la v. dell'11 a. C., del 2 a. C. e del 12 d. C. Le ...
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POPILLIUS, C. (G. Popillius)
A. Gallina
Ceramista romano, forse umbro di nascita, che insieme a Lappius ed a Quintius fu attivo nella zona fra Mevania ed Ocriculum.
Il suo nome è stato letto su numerosi [...] , p. 238; H. Dragendorff, Arretinische Reliefkeramik, Reutlingen 1948, passim; Th. Kraus, Megarische Becher im Römisch-german. Zentral-Museum zu Mainz, Magonza 1951, passim e 3, 17-14; Volkmann, in Pauly-Wissowa, XXI, i, 1952, col. 52, s. v., n. i. ...
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TOLEMEI (Πτολεμάιοι, Πτολομάιοι, Ptolomaei)
N. Bonacasa
La dinastia dei T., o Lagidi fu fondata da Tolemeo, detto poi I Sotere, figlio di Lagos, che si proclamò re nel 305 a. C. I suoi discendenti governarono, [...] particolare è raccolta, per la problematica dei ritratti non attribuibili al Sotere, da A. Adriani, art. cit., pp. 84-87, e da H. Volkmann, in Pauly-Wissowa, art. cit., col. 1641. - T. II: E. Pfuhl, Art. cit., p. 29 ss.; F. Poulsen, art. cit., p. 20 ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] , London 1968; C. Detlef, G. Müller, Grundzüge des christlich-islamischen Ägypten, Darmstadt 1969; E. Visser, H. Volkmann, Orientalische Geschichte von Kyros bis Mohammed, in Handbuch der Orientalistik, I, 2, Keilschriftforschung und alte Geschichte ...
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NEMESI (Νέμεσις, Neměsis)
E. Paribeni
Divinità ellenica che insieme a Themis, Ate, Tyche, Heimarmene e le Moirai, impersona alcuni aspetti del senso di giustizia, della retribuzione e del destino degli [...] ., XXII, 1898, p. 599 ss.; XXXVI, 1912, p. 248 ss.; F. Chapoutier, in Bull. Corr. Hell., XLVIII, 1924, p. 287; H. Volkmann, in Archiv f. Religionwiss., XXVI, 1928; H. Herter, in Pauly-Wissowa, XVI, 1933, c. 2338 ss.; B. Schweitzer, in Jahrbuch, XLVI ...
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Epigrafia semitica (p. 67). - Le massime scoperte epigrafiche degli ultimi quindici anni nel territorio semitico sono: i testi di Mari in Mesopotamia (odierna Tell Ḥarīrī, 11 km. a nord-nord-est della [...] 'indici dei nomina e cognomina (1942); vol. XIII (Tres Galliae et Germaniae), Pars VI, signacula di E. Stein e J. Volkmann (1933), Pars v. indici e carte (1943); vol. XIV (Latium vetus), Supplementi Ostiensis fasc. II: commento topografico in tedesco ...
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GRIFO (Γρύψ, griphus, probabilmente "connesso con la radice indoeuropea "grabh", "afferrare")
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
M. G. Marunti
G. Manganaro
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
G. Manganaro
Mostro [...] in Jahrbuch, XLVI 1931, p. 208 ss.; E. Riefstehl, Nemesis a. the Whel of Fate, in Bull. Brooklyn Mus., XVII, 1956, p. 1 ss.; H. Volkmann, in Arch. Rel. Wiss., XXVI, 1928, p. 316 ss. e XXXI, 1934, p. 73 ss. Per il g. nel Medioevo: J. Strzygowski, Der ...
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