ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] Etimasia: fra il toro alato e l'aquila si trova il trono celeste con il rotulus (simbolo del lógos) e sopra il trono la colomba forme di rappresentazione del demonio, connotato di volta in volta da fattezze semiumane o semianimali, quello che più ...
Leggi Tutto
CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] porta a Padova e si prepara a raggiungere nuovamente la Francia.
Questa volta il C. parte per un soggiorno assai più lungo. Il 15 maggio idealmente dal C. alla base dei gradini), nel mondo celeste dei sette pianeti (posti al primo ordine dei gradi e ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Luce, calore, elettricita e magnetismo
Roderick W. Home
Luce, calore, elettricità e magnetismo
A partire dagli anni Settanta del Settecento, [...] urti; egli, inoltre, fornì la famosa spiegazione del moto celeste basata sulla forza gravitazionale universale che agisce tra le particelle così grezze da prendere la direzione del proprio peso ogni volta che erano libere di farlo e le croci, dunque, ...
Leggi Tutto
ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] quello, celebre, tenuto a Cluny sulla beatitudine celeste. Originale ora, soprattutto, il suo metodo d sovrano, adiratissimo, si consigliò con i Grandi del Regno e, ancora una volta, gli fece dire che obbedisse a lui e che non seguisse più gli ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sintesi newtoniana
Maurizio Mamiani
La sintesi newtoniana
Le opere maggiori di Newton
Isaac Newton rese pubbliche due sole opere, destinate [...] , chiedendogli un parere circa l'ipotesi che i moti celesti dei pianeti fossero composti di un movimento rettilineo lungo la sia dello spazio e del tempo assoluti, sembra essersi volto in un fenomenismo puro. Tuttavia questo fenomenismo è giustificato ...
Leggi Tutto
PRAGA
B. Chropovský
(ceco Praha; ted. Prag)
Capitale della Rep. Ceca, situata nella parte centrale della Boemia (v.), nella regione montuosa dell'altopiano praghese, estesa su entrambe le sponde della [...] volta della tribuna principale è decorata da affreschi del sec. 12°, con la rappresentazione della Gerusalemme celeste monumentale della c.d. cappella imperiale. Prima del 1372 la volta della chiesa a tre navate venne decorata con simboli dei paesi ...
Leggi Tutto
GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] chi non voglia saziarsi ai divini pascoli della grazia celeste". Peccato - sospira - non poter fare lo Id., Vita di Vespasiano Gonzaga…, Parma 1780, pp. 111, 127; L.C. Volta, Compendio… della storia di Mantova…, III, Mantova 1831, pp. 110 s., 141, ...
Leggi Tutto
Agostino, Aurelio
Gaetano Lettieri
In tutta l’opera di M., il nome di A. (Tagaste 354 - Ippona 430) compare solo nel frammento di traduzione della Historia persecutionis Africanae Provinciae del vescovo [...] unus Christus, velut caput et corpus («chiama anche celesti coloro che divengono per grazia sua membri per essere pp. 299-312). L’astuzia spregiudicata del giovane Callimaco è ormai volta a possedere con l’inganno non più la fortuna storica e la ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Miqat, qibla, gnomonica
Ahmad Dallal
Mīqāt, qibla, gnomonica
Si può affermare che il contributo più originale dell'astronomia araba [...] tramonto con l'avvistamento della falce. Ma la visibilità della falce è a sua volta funzione di diverse variabili, non tutte ugualmente rilevanti, come le coordinate celesti del Sole e della Luna, la latitudine del luogo dove avviene l'avvistamento e ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: astronomia. La teoria lunare da Laplace a Hansen e Hill
Curtis Wilson
La teoria lunare da Laplace a Hansen e Hill
Il capitolo riassume i principali sviluppi della teoria lunare nel XIX [...] nel 1802, nel Libro VII della sua Mécanique céleste. Egli annunciava: "Lo scopo di questo libro è un singolo termine di R, e nel risolvere le equazioni sostituendo R con R1. Una volta trovata la soluzione, i nuovi valori di L, l, G, g, H, h ...
Leggi Tutto
celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...