Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] di struttura della materia, dinamica, fisica terrestre e celeste, attacca le dottrine cartesiane e introduce, sulla base Urbis Sapientiae di Roma, una scelta che segnala ancora una volta la benevolenza della curia. Eppure, anche in questo caso, il ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Le tradizioni principali della meccanica
Ivor Grattan-Guinness
Le tradizioni principali della meccanica
Branche della meccanica
La meccanica, nel suo ampio spettro di usi, [...] Newton
Iniziamo con il libro di Newton. Pubblicati per la prima volta nel 1687, i Principia di Newton includono gran parte della meccanica dei corpi e della meccanica celeste, nonché una buona e avanzata presentazione della meccanica planetaria; poco ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La pneumatica
John G. McEvoy
La pneumatica
Prima del XVII sec. non esisteva una conoscenza approfondita delle proprietà fisiche dell'aria, [...] e predittiva, conforme alle leggi della meccanica celeste.
Nel corso della Rivoluzione chimica, l 238). Brownrigg formulò il programma di ricerca realizzato empiricamente per la prima volta da Henry Cavendish (1731-1810) e Priestley. Il primo chimico ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] vitale diffuso in tutto l'Universo, che egli chiama di volta in volta 'spirito vegetativo', 'spirito mercuriale', 'virtù fermentativa'. È che le due comete erano in verità lo stesso corpo celeste che, avvicinatosi al Sole, era stato respinto da un ...
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Newton, Isaac
Paolo Casini
Il grande scienziato affascinato da luce e gravitazione
Un po’ fisico, un po’ filosofo, un po’ inventore: questo è Isaac Newton, lo scienziato che formulò la legge di gravitazione [...] quando l’idea della gravitazione gli era venuta in mente per la prima volta»; e la risposta: «certo, perché la Terra attrae la mela». positivo, con le dimostrazioni di matematica e meccanica celeste, gli esperimenti di fisica e ottica. Nonostante il ...
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FORTI, Angelo
Silvana Galdabini
Nacque a Pesaro nel 1818. Nella città natale studiò con passione discipline diverse, "approfittando anche della Biblioteca di casa Mamiani che il conte Giuseppe, viste [...] Nello stesso periodo il F. pubblicò alcuni lavori di meccanica celeste.
Fra le sue pubblicazioni sono degne di ricordo: Calcolo e di costruire nuove tavole iperboliche, prendendo questa volta per argomento il doppio settore iperbolico. Queste ...
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diametro di completezza
Paolo Paolicchi
Massimo diametro che può avere un oggetto non ancora scoperto in un sistema di corpi planetari minori (in particolare gli asteroidi). In altri termini l’elenco [...] di luce che l’osservatore riceve. Questa a sua volta dipende, oltre che dalle dimensioni del corpo, anche che, essendo i pianeti e pianetini in movimento sulla sfera celeste, ogni osservazione richiede un più o meno sofisticato processo di ...
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nord
nòrd [Der. dello sp. norte (nord nei composti)] [LSF] Termine usato con vari signif., tutti peraltro riconducibili al fondamentale signif. astronomico-geofisico; dà luogo a una serie di parole composte [...] ◆ [GFS] Polo n. geografico: quella delle due intersezioni del-l'asse terrestre con la superficie terrestre che è volta verso il polo n. celeste (v. sopra; l'altra intersezione è il polo sud geografico); a tale punto intersezione compete la latitudine ...
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progrado
Fabio Romanelli
Aggettivo originariamente coniato in ambito astronomico dove, a partire dal 1963, anno in cui fu per la prima volta impiegato in una pubblicazione scientifica, è stato introdotto [...] di moto diretto, e quindi contrapposto a retrogrado. Un corpo celeste è dotato di moto diretto se segue la stessa direzione tenuta ampiezza del moto decade rapidamente: a una profondità pari a 1,5 volte la lunghezza d’onda, essa è ca. il 10% del ...
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verso 1
vèrso1 [Der. del lat. versus, da vertere "voltare"; propr. "il voltare" quindi "l'andare a capo"] [ALG] Ciascuno dei due sensi (v. di percorrenza) in cui può essere percorsa una linea (una retta, [...] una curva qualunque, l'orbita di un corpo celeste, ecc.), distinti, con una convenzione da precisare di volta in volta, in v. positivo e v. negativo, secondo i quali un'ascissa fissata sulla linea va, rispettiv., crescendo oppure decrescendo; insieme ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...