Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] sorta di mise en abîme, lo scudo dell’imperatore mostra a sua volta la quadriga solare, vista di fronte, inserita entro un quadro di dominio mondo, che accomuna l’imperatore e il suo omologo celeste; la lancia nella sinistra invece non fa parte dell ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] Braschi passarono a Vicenza e a Rimini. A Cesena figurano per la prima volta tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, in due " armi contro i Francesi e simboli della protezione celeste, presto si sarebbero tradotti nel movimento militare del ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] non si tratta di un dio terreno ma di un dio celeste; si fanno avanti poi alcuni cristiani presenti fra i soldati e per farlo deporre: queste si rivelano essere tutte calunnie e più volte l’imperatore rimanda Atanasio al suo seggio con onore, ma alla ...
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La figura di Costantino il Grande negli storici bizantini fra VII e XV secolo
Delphine Lauritzen
La storiografia bizantina, invero, non colloca al centro delle proprie considerazioni Costantino. Essa [...] di grande confusione. Conviene che tu ora lasci la città celeste per unirti alle nostre danze di gioia nella città terrena. delle città (τῆς βασιλίδος τῶν πόλεων), che Costantino il Grande una volta fondò in questo luogo» (1,169,18-19); si ricorda «l ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] meum Deus". Il 19 marzo 1447 il pontefice eletto ricevette più volte l'obbedienza di tutto il clero; venne acclamato dal clero di , ibid., pp. 111-18; S. Simoncini, Roma come Gerusalemme celeste nel Giubileo del 1450. La "renovatio" di Nicolò V e il ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] di tre capitoli che raccontano il Regno terreno, il Regno celeste e il Regno papale. Di quest’ultimo, rimasto incompiuto questa l’occasione in cui l’autore ebbe modo per la prima volta di riflettere sul potere temporale del papa, sulla natura dei suoi ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] Santo, la Consacrazione della Chiesa, immagine della Eterna e Celeste Gerusalemme: il Popolo invece preso dal culto naturalistico ha XXI ebbe anche l’effetto di portare, per la prima volta, in primo piano l’attenzione sui rapporti tra mafia e ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] significa che questa sia stata scritta prima, in quanto Eusebio ha più volte rivisto e ritoccato l’h.e.5
Le Memorie su Panfilo. Dopo affinché qualcuno gli venga in aiuto dall’alto, dalle dimore celesti, e gli si manifesti come un maestro di quella ...
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L’immagine di Costantino Magno nella storiografia ecclesiastica fra tardo Illuminismo e Novecento
Johannes Wischmeyer
La discussione su Costantino e la sua epoca nella storiografia ecclesiastica protestante [...] conversione di Costantino sotto forma di un segno celeste universalmente visibile. La possibilità che essa sia avvenuta descritta, Lietzmann parlò nuovamente all’Accademia di Berlino, questa volta sul tema «Gli inizi del problema Chiesa e Stato». ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] di una convinzione. Di là dalle oscillazioni di enunciati che a volte si contraddicono anche a distanza di pochi mesi, l’asserto di cui ascetismo pitagorico appagato da un’armonia celeste, costituita dalla semplicità geometrica della circonferenza ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...