ALLIPHAE (῎Αλλιϕαι)
Red.
Città del Sannio, situata nella pianura a S del Volturno, non lontano dalle pendici meridionali del massiccio montuoso del Matese.
Conquistata dai Romani una priina volta nel [...] 323 a. C. e definitivamente nel 310 (Liv., viii, 25 e ix, 38), ottenne la civitas sine suffragio nel 272 (Fest., de Coloniis, 262 L) e divenne colonia in età triumvirale o sillana.
Perfettamente inserita ...
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CAPUA
L. R. Cielo
Cittadina della Campania (prov. Caserta), sulla riva sinistra del Volturno. C. prende il nome dall'omonima città antica, distrutta dai saraceni nell'841, che sorgeva sulla via Appia [...] rango di principato, soppiantando Benevento e dominando su tutto il territorio compreso tra l'alta valle del Liri e la foce del Volturno (Martin, 1980). È verosimile che in quest'epoca vi sia stata una fioritura anche dal punto di vista artistico. Le ...
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Vedi VENAFRO dell'anno: 1973 - 1997
VENAFRO (Venafrurn, Οὐὲξαϕρον)
A. La Regina
Centro di origine sannitica e importante città romana, situata nella valle del Volturno ove il fiume forma un'ampia ansa [...] si riferisce l'editto augusteo C.I.L., x, 4842, ora meglio noto per una sua replica alle fonti del Volturno (Pantoni).
È stata rinvenuta recentemente a V. (1958) una copia integra, probabilmente antonina, della Venere tipo Landolina di Siracusa, alta ...
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CAIATIA (Caiatia, Καιατία)
N. Valenza
Piccola città della Campania, odierna Caiazzo, posta su di un'altura sulla destra del Volturno, da cui domina la zona pianeggiante a N dei monti Tifatini. È stata [...] spesso confusa con Calatia (v.); per primo il Mommsen, con l'aiuto delle monete e delle iscrizioni, ha separato le notizie riguardanti le due città.
Nel 306 a. C., quando C. era già civitas sine suffragio ...
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Vedi TELESIA dell'anno: 1966 - 1973
TELESIA (Τελεσία, Telesia)
L. Quilici
Città posta alla confluenza del Calore con il Volturno, in una regione di confine tra la Campania ed il Sannio (cui, secondo [...] il concorde parere degli antichi, apparteneva e nella cui ripartizione territoriale fu compresa definitivamente in età augustea).
T. raggiunse probabilmente una notevole prosperità già al tempo del pieno ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] , ampliando le aree metropolitane tanto da saldarle addirittura tra loro in un'unica grande area urbanizzata dal Sele al Volturno. La zona partenopea in particolare rimane un'area di forte addensamento umano, come testimonia il valore della densità ...
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Comune della prov. di Caserta (15,8 km2 con 33.571 ab. nel 2008, detti Sammaritani). La cittadina è situata nella Terra di Lavoro, alla sinistra del Volturno, sul luogo dell’antica Capua. Manifattura di [...] tabacchi, industrie elettrotecniche, meccaniche, dei materiali da costruzione, alimentari.
Tra i monumenti, le rovine dell’antica Capua (➔), il duomo di Santa Maria Maggiore (4°-5° sec., a 5 navate, con ...
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BENEVENTANO-CASSINESE, Arte
F. Aceto
Nozione introdotta dalla critica in riferimento alla pittura e alla miniatura che hanno avuto corso durante l'Alto Medioevo nel territorio storicamente noto come [...] , L'art dans l'Italie méridionale, 3 voll., Paris 1903 (19682); P. Toesca, Reliquie d'arte della badia di S. Vincenzo al Volturno, Bullettino dell'Istituto Storico Italiano 25, 1904, pp. 1-84; E.A. Lowe, The Beneventan Script. A History of the South ...
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PITTURA ALTOMEDIEVALE (secoli 6°-10°)
C. Davis-Weyer
La p. altomedievale, e in particolar modo la p. murale, è profondamente radicata nella tradizione classica, specie a Roma e in Italia, in parte perché [...] virtù di esempi quali la cappella di Teodoto in S. Maria Antiqua a Roma, la cripta di Epifanio in S. Vincenzo al Volturno (Mitchell, 1993) e la torre del monastero di S. Maria a Torba, presso Gornate Olona (prov. Varese; Bertelli, 1988a), dove figure ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] i cicli decorativi, gli stucchi di Cividale e gli affreschi di Brescia, Castelseprio, San Vincenzo al Volturno, Benevento. Nelle ornamentazioni sono caratteristici i motivi antropomorfi e zoomorfi stilizzati, le decorazioni a intreccio o vermicolate ...
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generazione post loc. s.le f. La generazione delle persone che, nate da un genitore straniero su due o da due genitori stranieri, rivendicano un’identità culturale diversa da quella trasmessa dagli stereotipi tradizionali. ♦ Mentre il musicista...
cultista
agg. e s. m. e f. Aderente a clan nati e sviluppatisi in Nigeria che esercitano attività criminali in patria e nei Paesi di emigrazione. ♦ Per la prima volta, la Dia nella relazione semestrale nomina i gruppi di “cultisti” più pericolosi...