Imperatore romano (m. 253 d. C.), figlio dell'imperatore Treboniano Gallo. Quando il padre fu eletto imperatore (251), fu nominato Cesare e poi Augusto; divise col padre il potere e fu con lui ucciso dai soldati ...
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Prefetto del pretorio (sec. 4º d. C.) di Massenzio, vinse l'usurpatore Alessandro; nel 311 fu console; perdette le sue cariche con la caduta di Massenzio, ma riebbe poi il consolato (314), la prefettura della città (313-315), e quella del pretorio (321) ...
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Ultimo rappresentante noto della famiglia dei Ceionî, vissuto all'incirca tra il 392 e il 437. Proconsole d'Africa in gioventù, prefetto dell'urbe nel 415 e nel 421 e del pretorio nel 428-29; si convertì tardi al cristianesimo ...
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Imperatore romano nel 253 d. C. Di stirpe maura, nel 253 legato imperiale nella Mesia sconfisse i Goti e fu proclamato imperatore dall'esercito. Marciando verso l'Italia s'incontrò con gli eserciti dei [...] due imperatori Treboniano e Volusiano, i quali furono uccisi dalle loro stesse milizie. Fu riconosciuto imperatore dal senato, al quale si sottomise, ma urtò con questo gesto i soldati che, dopo tre mesi d'impero, lo uccisero presso Spoleto. ...
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Una delle più cospicue gentes romane del 4º sec. d. C., di cui sono peraltro dubbî i legami di parentela con altri Ceionî dei secc. 2º-3º d. C. Questi C., assieme ai Simmachi, ai Petronî e ad altri, rappresentano [...] l'estrema resistenza del paganesimo al cristianesimo vittorioso. Loro capostipite è Rufio Volusiano: personaggi di rilievo furono però anche il figlio Rufio Albino, console nel 335 e prefetto dell'urbe (365-366); il pronipote Rufio Albino, coltissimo ...
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Imperatore romano (251-253 d. C.); governatore della Mesia Inferiore, fu attaccato dai Goti (250), ma fu salvato dall'imperatore Decio, che forse morì per tradimento di T. G. nella battaglia finale di [...] , con il quale si accordò accettandolo come collega nell'impero. In seguito fu eletto imperatore anche il figlio di T. G., Volusiano. La breve signoria di T. G. si segnala per l'ostilità verso i cristiani e per lo stretto accordo mantenuto col senato ...
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BASILIO
Paolo Bertolini
Romano di elevata condizione sociale, venne arrestato tra il 510e il 511 insieme con un certo Pretestato, sotto l'imputazione di essersi dedicato a pratiche magiche. L'accusa [...] i rigori di legge. Son proprio i personaggi che Teoderico chiama nominativamente a far parte del collegio - Simmaco, Decio, Volusiano, Celiano e Massimiano -, patrizi tutti e senatori, a farci comprendere a quale ambiente appartenessero B. ed il suo ...
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Agostino di Ippona, Santo
C. Fratini
Padre e dottore della Chiesa occidentale, A. Aurelio nacque il 13 novembre 354 a Tagaste (Numidia proconsolare; od. Souk Ahras, in Algeria). Morì nella notte tra [...] , c. 125r), in uno di Vich in Catalogna (Mus. Arqueologic-Artistic Episcopal, c. 5r), dove il discepolo è identificabile in Volusiano, e nel De Civitate Dei della Bibl. Civ. Gambalunga di Rimini (D II 42, c. 1r), risalente agli inizi del Quattrocento ...
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DECIO, Cecina Mavorzio Basilio
Filippo Burgarella
Nato certamente a Roma prima della caduta dell'Impero romano d'Occidente (476), D. fu membro di una delle più antiche e potenti casate dell'aristocrazia [...] le fasi del processo. Perciò il re dispose che Argolico, con l'assistenza degli ex consoli e patrizi Simmaco, D., Volusiano e Celiano e del vir illustris Massimiano, concludesse l'istruttoria, celebrasse il processo e, accertata l'innocenza o la ...
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