Consta d'un complesso d'organi destinati alle funzioni di nutrizione dell'individuo; a sottoporre gli alimenti a modificazioni chimiche e fisiche tali, che una parte di essi possa essere assorbita e utilizzata [...] in modo sia continuo sia accessuale. In ogni caso l'ipersecrezione è accompagnata da frequenti spasmi del piloro, donde il vomito e il rigurgito acido della bocca. Dato l'aumento di pepsina e d'acido cloridrico che accompagnano l'ipersecrezione, si ...
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fruttosuria
La presenza di fruttosio nelle urine. In condizioni normali è del tutto trascurabile. Si può osservare lieve f., specie in soggetti affetti da insufficienza epatica, dopo ingestione di cibi [...] una malattia dovuta a carenza di fruttosio-1-fosfato aldolasi, le cui manifestazioni, piuttosto polimorfe (nausea, vomito, ipoglicemia), compaiono con le prime somministrazioni al bambino di sostanze alimentari contenenti saccarosio o di preparazioni ...
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sostanza
P Neuropeptide costituito da undici amminoacidi in sequenza lineare, prodotto in varie zone del sistema nervoso periferico e centrale. La s. P svolge funzioni biologiche anche molto diverse [...] ghiandolare intestinale, salivare e pancreatica. Viene implicata nel controllo e nella regolazione del dolore e degli episodi di vomito. Si ritiene che la s. P abbia un ruolo importante in molti processi infiammatori, stimolando la chemiotassi e ...
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tularemia Malattia infettiva acuta molto diffusa nei roditori e trasmissibile all’uomo, sostenuta da Francisella tularensis, piccolo bacillo pleiomorfo, immobile, asporigeno, aerobio, gramnegativo. Endemica [...] periodo di incubazione (2-5 giorni), comincia bruscamente con febbre elevata, brividi e profuse sudorazioni, cefalea, vomito, prostrazione. La forma ulcerosa, la più frequente, è caratterizzata dalla comparsa nel punto di inoculazione (mani, più ...
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LANDRY, Jean-Baptis-de-Octave
Arturo CASTIGLIONI
Onorino BALDUZZI
Medico, nato a Limoges il 10 ottobre 1826, morto a Auteuil l'8 maggio 1865. Compì gli studî medici a Parigi, si dedicò allo studio [...] nome di Landry (o meglio paralisi ascendente acuta di Landry). È questa una malattia che s'inizia con febbre, vomito, dolori alla colonna vertebrale, dolori nevralgici. Dopo 24-48 ore incominciano a comparire le paralisi muscolari. Queste s'iniziano ...
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propionico, acido
Acido carbossilico (più propr., acido propanoico) monovalente saturo, derivato dal propano, di formula CH3CH2COOH. Ampiamente diffuso in natura, viene anche prodotto dal metabolismo [...] (sale dell’acido p.) nel plasma, che può manifestarsi in una forma neonatale a rapida evoluzione (con vomito, disidratazione, coma) o in una forma più attenuata che consente una sopravvivenza di alcuni anni, comportante disturbi gastrointestinali ...
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vibrione
Batterio gram-negativo della specie Vibrio cholerae, aerobio o anaerobio facoltativo, agente infettivo del colera. I v. hanno forma allungata e ricurva (a ‘virgola’, da cui il nome) con un flagello [...] perdite, per via enterica, di acqua e ioni inorganici. Il più importante veicolo d’infezione è l’acqua contaminata da feci o vomito di malati o portatori sani; altri veicoli sono gli alimenti crudi, quali verdura e frutta, e in partic. i frutti di ...
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metemoglobinemia
Contenuto nel sangue di metemoglobina, che può essere aumentata per l’azione tossica di sostanze metemoglobinizzanti, nei soggetti portatori di alcune emoglobinopatie e in quelli portatori [...] falde superficiali. Tali sostanze producono un’intossicazione cronica, cui sono soggetti i bambini ma non gli adulti, che di solito si assuefanno facilmente. Sintomi di alta m. sono la cianosi, il vomito, e soprattutto il color cioccolato del sangue. ...
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Nome dato a sindromi acute o croniche, caratterizzate da una diminuzione notevolissima, fino alla scomparsa, dei leucociti polinucleati, o granulociti. Descritta nel 1922 da W. Schultz, l’a. si distingue [...] ecc. Sul piano clinico la forma acuta decorre con febbre elevata a tipo suppurativo, nausea, ipersudorazione, vomito, prostrazione. Possono coesistere lesioni ulcero-necrotiche a causa della diminuita resistenza alle infezioni. La terapia richiede ...
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GLICOLI (XVII, p. 421)
Mario FILOMENI
Farmacologia. - L'interesse dei glicoli, specialmente etilenico e propilenico, si lega al recente impiego che se ne è fatto quali solventi per somministrare, per [...] mucose, esercitano, se non diluiti, una maggiore azione irritante sul tubo oro-rettale, fino a dare anche vomito e diarrea. Degli effetti generali maggiormente noti sono da ricordare: un'azione ipotensiva, specialmente intensa per somministrazione ...
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vomito
vòmito s. m. [dal lat. vomĭtus -us, der. di vomĕre, attrav. il part. pass. vomĭtus]. – Emissione rapida e forzata, dalla bocca, del contenuto gastrico (alimenti o altre sostanze ingerite, succhi gastrici, muco, sangue, ecc.), come atto...
vomere1
vòmere1 (letter. o region. vòmero) s. m. [lat. vōmer (o vōmis) vōmĕris «aratro»]. – 1. Organo principale dell’aratro, costituito da una lama d’acciaio appuntita anteriormente e disposta di piatto col taglio inclinato rispetto alla...