cefalea
Sensazione dolorosa, diffusa o limitata ad alcuni distretti del capo. La durata può variare da pochi secondi fino al dolore continuo; l’intensità può essere lieve (non influente sulle attività [...] -grave, e almeno un sintomo tra fotofobia e fonofobia (fastidio all’esposizione alla luce e ai rumori) e nausea e vomito. In alcuni pazienti (ca. il 5%) la c. è preceduta dall’aura (➔) emicranica, disturbo neurologico focale, in genere visivo, ma ...
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Infiammazione del prolungamento dell'intestino cieco (appendice), che solitamente si configura come un quadro patologico acuto. Le sue cause sono difficili a stabilirsi nel singolo caso e non sembrano [...] che insorge acutamente in forma di colica o attacco appendicolare. Oltre ai dolori sono presenti febbre, nausea, vomito, contrattura della parete addominale in corrispondenza della zona dolorosa. La gravità e la durata dei disturbi sono variabili ...
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tetraetil- Prefisso che indica la presenza di quattro gruppi etilici nella molecola di un composto chimico. Tetraetilammonio Catione monovalente, di formula −N+(C2H5)4, presente in numerosi composti. Tetraetilbenzene [...] . I disturbi conseguenti, di tipo essenzialmente acuto e subacuto, consistono in malessere generale, cefalea, vertigini, diarrea, vomito, sudorazione intensa e contrazioni muscolari di tipo convulsivo; caratteristica è la caduta del tasso di ...
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Patologia. - La patologia epatica ha raggiunto un grande risultato con l'identificazione della "epatite epidemica" o "ittero infettivo" o "virus-epatite".
Fino dal 1624 sono note epidemie di ittero ad [...] tosse e lo sternuto dai malati. La prima fase è febbrile, con segni generici e generali (febbre, dolori epigastrici, vomito, stipsi). Dopo qualche giorno la febbre cede e compare l'ittero, che dura 10-15 giorni. Complessivamente, la malattia occupa ...
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La condizione (detta anche gestazione) della donna, e in genere delle femmine dei Mammiferi, nel periodo che va dall’inizio del concepimento al parto (o comunque all’espulsione del feto), e la durata stessa [...] della linea alba e del volto (cloasma gravidico) e i cosiddetti fenomeni simpatici (abbondante salivazione, nausea, vomito mattutino, variazioni del gusto ecc.). Sono invece segni di probabilità la comparsa dei fenomeni materni locali: scomparsa ...
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Genere di funghi Basidiomiceti, della famiglia Agaricacee, caratterizzato dalla presenza di anello e di volva, dalle lamelle aderenti al gambo e dalle spore di colore bianco. Comprende oltre 50 specie, [...] sintesi di mRNA nel nucleo. L’avvelenamento si rivela tardivamente, dopo 10 o più ore dall’ingestione, con vomito, diarrea, sudori freddi, dolori addominali, cianosi, convulsioni. Pur non esistendo un antidoto specifico, buoni risultati si possono ...
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SPAZIALE, MEDICINA
Paolo Cerretelli
Da quando è stato possibile realizzare nello spazio prossimo circostante il nostro pianeta condizioni sperimentali di microgravità (g = 10-n,6, il cosiddetto ''quarto [...] del ''mal di mare''. Nel corso dell'acclimatazione alla microgravità sono stati messi in evidenza anche episodi di vomito improvviso non preceduti da nausea, pallore e sudorazione: tale fenomeno è stato attribuito dagli autori della ricerca (Young ...
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IPERSURRENALISMO e IPOSURRENALISMO
Nicola Pende
. È possibile ammettere un ipersurrenalismo costituzionale e fisiologico corrispondente a una funzione surrenale aumentata pur restando nei limiti della [...] che si manifesta, in forma adinamica, o pseudoperitonitica o pseudomeningitica, che ha tanta parte nell'eziologia del vomito incoercibile delle gravide, sia l'iposurrenalismo cronico parziale (la forma d'iposurrenalismo totale crea la sindrome di ...
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narcotico
Sostanza farmacologicamente attiva in grado di interagire con la trasmissione dei segnali nervosi. Tali sostanze sono anche definite oppiacei, in quanto derivati dell’oppio, che a sua volta [...] effetti collaterali che possono manifestarsi con assuefazione, perdita di equilibrio e di coordinazione, nausea e vomito, perdita del sonno e depressione, respiro rallentato, diminuzione della frequenza del battito cardiaco, diminuzione della ...
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Genere di Vermi Nematodi Spiruridei, famiglia Dracunculidi. In D. medinensis (filaria di Medina, dragoncello, dracunculo, verme di Guinea o serpente di fuoco), il maschio è lungo 4 cm; la femmina, filamentosa, [...] . La cura della dracunculosi, che può causare anche disturbi generali dovuti alle tossine emesse dal nematode (cefalea, vomito, febbre ecc.), consiste nell’estrazione del verme, con adeguati accorgimenti, per es. uccidendolo con iniezioni locali di ...
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vomito
vòmito s. m. [dal lat. vomĭtus -us, der. di vomĕre, attrav. il part. pass. vomĭtus]. – Emissione rapida e forzata, dalla bocca, del contenuto gastrico (alimenti o altre sostanze ingerite, succhi gastrici, muco, sangue, ecc.), come atto...
vomere1
vòmere1 (letter. o region. vòmero) s. m. [lat. vōmer (o vōmis) vōmĕris «aratro»]. – 1. Organo principale dell’aratro, costituito da una lama d’acciaio appuntita anteriormente e disposta di piatto col taglio inclinato rispetto alla...