cefalosporina
Paolo Tucci
Farmaco chemioterapico antibatterico appartenente alla famiglia degli antibiotici betalattamici. Generalmente, le c. vengono suddivise, ai fini clinici, in generazioni (➔ antibiotico): [...] caratterizzata da vasodilatazione (specie a livello della faccia e del collo), cefalea, ipotensione, tachicardia, nausea, vomito. Le c. possono causare reazioni allergiche in alcuni pazienti sensibili alle penicilline (allergia crociata).
Resistenze ...
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steatosi epatica
Valeria Guglielmi
Condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di lipidi negli epatociti e che rappresenta la più comune risposta del fegato a un insulto lesivo. Una steatosi [...] fosfatasi alcalina ed è potenzialmente reversibile. La steatosi microvescicolare si manifesta in maniera acuta, con affaticamento, nausea, vomito, presto seguiti dall’ittero, dall’ipoglicemia e dal coma, ma, è anch’essa reversibile se il paziente ...
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Ciascuna delle membrane di rivestimento e di protezione, di natura connettivale, che circondano l’encefalo e il midollo spinale e che, essendo ricche di vasi sanguiferi, contribuiscono alla loro nutrizione.
Anatomia
Anatomia [...] quali la parotite epidemica, l’influenza ecc. Sintomi caratteristici sono: cefalea intensa, fotofobia, vomito non preceduto da nausea (vomito cerebrale), dissociazione fra polso e temperatura, contrattura della nuca o ‘rigidità nucale’ ecc. Notevole ...
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Principale alcaloide contenuto nelle foglie della coca (Erythroxylon coca e Erythroxylon truxillense). È dotato di forte azione stupefacente (senso di euforia, di benessere fisico) già a piccole dosi, [...] , eccitazione corticale e spinale. Nella quantità di 50-60 mg può dare sintomi più o meno gravi d’intossicazione: vomito, polso debole e filiforme, allucinazioni, convulsioni ecc. La dose sicuramente mortale, in soggetti normali, è di 200 mg o ...
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È il complesso dei fenomeni anatomopatologici e clinici dovuti al formarsi di concrezioni nell'interno dell'organismo, generalmente lungo le vie di eliminazione dei secreti e degli escreti, per la deposizione [...] l'addome, spesso posteriormente verso l'alto, fra le due scapole, oppure alla spalla destra. Accompagna il dolore spesso il vomito, la febbre di solito modica, una stipsi ostinata e più raramente anche itterizia per la tumefazione della mucosa del ...
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Come dall'idrogeno arsenicale si possono immaginare derivate le arsine (primarie, secondarie e terziarie) per sostituzione di uno, di due o di tutti e tre gli atomi d'idrogeno con rudicali alchilici e [...] grande diluizione a contatto degli occhi, del naso e della gola del soldato colpito, provocavano lacrimazione, starnuti, o vomito. Perciò quando nel 1917 cominciarono ad essere usate le arsine sui campi di battaglia, dovettero essere modificate tutte ...
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OSSIURIASI
Agostino PALMERINI
. È il complesso dei fatti morbosi dovuti alla infestazione degli ossiuridi (v.) frequente nell'uomo (in tutti i climi, in tutte le età, ma specialmente nei bambini), più [...] assai varia è la sintomatologia che nei casi conclamati comprende disturbi diversi: dispeptici (nausea, vomito, tenesmo, dolori addominali, ecc.), nervosi - specialmente nei bambini piccoli e malnutriti - (cefalea, insonnia, prurito ...
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Importante derivato dal cloro (v.), dalla formula KClO3, molto usato in terapia. È una sostanza in tavolette monocline, bianche, splendenti, di sapore salino fresco, inalterabile all'aria; si scioglie [...] la sensibilità dei bambini è proporzionalmente maggiore. Ingerito a forti dosi, determina rapidamente dolori addominali, diarrea, vomito. In breve tempo si sovrappongono a questi sintomi quelli d'asfissia interna per l'ossidazione dell'emoglobina in ...
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CEREBRALE S'intende l'azione meccanica esercitata da un agente esterno (frammento o avvallamento osseo) o interno (ematoma, tumore, ascesso, cisti parassitarie, versamento infiammatorio, idrocefalo, corpo [...] (paracusie, papilla da stasi); b) disturbi bulbo-midollari (rallentamento del polso e del respiro, aumento della pressione sanguigna, vomito, vertigine, ecc.). La prognosi è più o meno grave secondo l'entità, la durata e la sede della compressione. ...
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Intestino
Daniela Caporossi
Giovanni Gasbarrini
Anna Jorizzo
L'intestino (dal latino intestinum, derivato di intus, "dentro") rappresenta il tratto del tubo digerente, compreso nella cavità addominale, [...] evidenti, specie per l'atresia, subito dopo la nascita: se l'ostruzione è prossimale (duodeno) compare il vomito alimentare e si instaura rapidamente disidratazione; se l'ostruzione è distale (ileo) compare distensione addominale, mancata emissione ...
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vomito
vòmito s. m. [dal lat. vomĭtus -us, der. di vomĕre, attrav. il part. pass. vomĭtus]. – Emissione rapida e forzata, dalla bocca, del contenuto gastrico (alimenti o altre sostanze ingerite, succhi gastrici, muco, sangue, ecc.), come atto...
vomere1
vòmere1 (letter. o region. vòmero) s. m. [lat. vōmer (o vōmis) vōmĕris «aratro»]. – 1. Organo principale dell’aratro, costituito da una lama d’acciaio appuntita anteriormente e disposta di piatto col taglio inclinato rispetto alla...