. La qualifica di ancilla Dei "serva di Dio", come quella di serva, famula, si trova nelle iscrizioni sepolcrali dei primi quattro secoli cristiani attribuita a donne, giovani e vecchie, e si ritiene che [...] quelle vergini che menavano vita devota; più tardi quelle che, a somiglianza dei monaci, vivevano in monasteri osservando i votireligiosi; dopo S. Gregorio Magno divenne il titolo proprio delle monache. Con tale denominazione vengono dai papi e dai ...
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Nato a Castelnuovo (Brescia) nel 1552, pronunciò i votireligiosi tra i barnabiti nel 1575. Insegnò teologia a Pavia e a Roma. Pubblicò nel 1583 in Lione la Doctrina Concilii Tridentini et cathechismi [...] romani de Symbolo Apostolorum, de Sacramentis et Justificatione, ecc., indirizzata specialmente ai cattolici, e la Doctrina catholica ex Sacro Concilio Tridentino et cathechismo romano de Verbo Dei, de ...
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MARGHERITA d'Ungheria, beata
Luigi Giambene
Nacque nel 1242, figlia di Bela IV re d'Ungheria e parente di S. Elisabetta di Turingia. All'età di tre anni venne affidata alle domenicane di Veszprem in [...] , detta poi Margit Sziget (Isola Margherita). Quivi a 18 anni, avendo rifiutata la mano di Ottocaro II re di Boemia, fece i votireligiosi, e dopo una vita di pietà edificante vi morì il 18 gennaio 1271. Il suo culto fu approvato da Pio VI nel 1789. ...
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Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri.
Con riferimento a una comune filiazione divina, già nell’antichità si designarono come f. gli appartenenti [...] si tende a restringerlo agli istituti laicali di vita consacrata e ai loro membri che, pur emettendo i tre votireligiosi di povertà, castità e obbedienza, non accedono al sacerdozio.
F. della vita comune Comunità di sacerdoti e laici, sorta ...
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Agiografo, filologo, paleografo e storico italiano (Veroli 1869 - Roma 1960). Dal 1896, per moltissimi anni, scrittore della Biblioteca Vaticana, con titolo di onorario, denotante servizio con rinunzia [...] articoli di argomento agiografico, raccolti, post., in Scritti agiografici, 3 voll., 1962-1964. Dal 1897 cavaliere di giustizia dell'ordine di Malta e dal 1907 balì professo, con votireligiosi, ne tenne la luogotenenza dal marzo 1929 al maggio 1931. ...
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Giovanni Vincenzo Ganganelli nacque il 30 ottobre 1705 in Sant'Arcangelo presso Rimini, da un medico di villaggio. Nel 1723 eutrava in un convento di francescani scalzi di Rimini; e il 17 maggio dello [...] il nome del G. venne pronunciato dopo una grande dispersione di voti; il 19 maggio il G. fu eletto papa. Egli aveva beni temporali poté muovere il pontefice, ma un alto senso religioso: ristabilire la pacificazione della chiesa. Agì come papa libero ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] più tardi si sa che all'interno della vita monastica venne inserita una figura particolare di laico impegnato a votireligiosi, il converso o laicus barbatus, secondo la definizione dell'Exordium parvum, che divenne il protagonista dell'attività di ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] A Roma, con un papa come Adriano VI, non era più il caso di pensare. Neppure era possibile ottenere oltre la dilazione dei votireligiosi (l'ultima, di un biennio, gli era stata concessa il 5 dic. 1520). Il 6 dic. 1522 dovette, per poter conservare i ...
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Le religiose italiane
Giancarlo Rocca
Introduzione
La storia delle religiose italiane – considerate qui in tutte le loro varie distinzioni canoniche, cioè come monache, suore, vergini consacrate, eremite, [...] avere un gruppo di collaboratori – uomini e donne – che ne sostenessero l’opera restando nel mondo, impegnandosi con i tre votireligiosi e con l’obbligo di osservare il segreto sui membri del sodalizio per non comprometterne l’opera apostolica nella ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] ancora sedicenne, fu ammesso nel noviziato dei gesuiti di Novellara. Nel 1625 fu mandato a Piacenza, dove pronunciò i tre votireligiosi e proseguì, per un anno, gli studi di retorica. Trasferito a Parma, vi compì il triennio degli studi di filosofia ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...