FANTUZZI, Giovanni
Alfeo Giacomelli
Nacque a Bologna il 2 dic. 1718 da Scipione e da Orsina del conte Prospero Castelli, quinto di tredici fratelli, ma primo dei maschi effettivamente sopravvissuti: [...] una più lontana riforma del Senato in senso rappresentativo-censitario. Il fallimento dei lavori di bonifica per difficoltà il F. vi ebbe una sorta di presidenza. Il "voto" di Gabriello Manfredi del 1759 riproponeva decisamente l'inalveazione Reno ...
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RICASOLI, Bettino
Thomas Kroll
RICASOLI, Bettino. – Nacque il 9 marzo 1809 a Firenze dal barone Luigi e da Elisabetta Peruzzi, appartenente a una delle più insigni famiglie patrizie fiorentine.
Benché [...] 17 febbraio 1848 fu concessa una costituzione di tipo censitario-liberale che Ricasoli approvò con fervore, pur sostenendo, alla Toscana, che Ricasoli non ritenne necessario perché il voto di quasi tutti i comuni toscani in favore dell’unione ...
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FABRIZI, Giovanni
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Bastia, in Corsica, nel 1815 da Filippo e Maddalena Padovani (Archivio di Stato di Livorno, Atti di morte, reg. 1488, atto 2742). Non sappiamo con sicurezza [...] toscano. Il F. informava che il re aveva "accolto" il voto dell'Assemblea e che ciò andava inteso nel senso più ampio, consigliando francese avrebbe potuto sollevare verso il carattere fortemente censitario della legge elettorale sarda, l'unica via di ...
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SERENA DI LAPIGIO, Ottavio
Ennio Corvaglia
– Nacque ad Altamura il 18 agosto 1837 da Gennaro, avvocato e noto studioso di diritto ed economia, appartenente a un casato patrizio risalente alla fine del [...] liberalismo oligarchico fondato su un regime parlamentare censitario e su una dialettica di partiti costituzionali, tipo proporzionale tale da tutelare le minoranze al di là del voto limitato: «tutti i partiti hanno diritto di essere rappresentati» ...
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VALERIO, Alfonso
Maria Pia Bigaran
– Nacque a Trieste il 18 luglio 1852, ultimo di dieci fratelli, da Angelo, un industriale con attività a Trieste e a Pola, e da Antonia Bartoli.
La famiglia, di forti [...] di un nuovo regolamento che, pur mantenendo l’impianto censitario, allargava la base elettorale; i socialisti registrarono una tempo dichiarò con tristezza l’impossibilità di esprimere un voto favorevole a causa della perdita della Dalmazia sancita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni dell’Ottocento in Europa, oltre a una diffusa battaglia per l’affermazione [...] né le libertà individuali all’interno di essa.
Il diritto di voto
Già nel corso della Rivoluzione francese e ancor più nei primi più spesso alleate nel conflitto contro il liberalismo censitario e l’individualismo proprietario della borghesia europea, ...
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suffragio
Manifestazione della propria volontà in un’assemblea, in consultazioni elettorali ecc., mediante un voto soprattutto in quanto partecipazione diretta dei cittadini alla vita pubblica, con la [...] ecc. Si ha invece s. universale quando il diritto di voto è attribuito a tutti i cittadini che abbiano raggiunto una determinata età di questo processo seguono il passaggio dal s. censitario a quello capacitario, che presuppone il possesso di ...
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ACCOLLA, Francesco
Francesco Brancato
Nato dal notaio Francesco e da Elisabetta Reale a Floridia (Siracusa) il 22 dic. 1822, esercitò l'attività di avvocato prima nel paese natio, poi a Siracusa. Di [...] minimo di età per la partecipazione alle urne, che fosse del tutto abolito il criterio censitario ed esteso a tutti, anche agli analfabeti, il diritto di voto, opponendosi alla legge elettorale del 20 nov. 1859 allora da poco introdotta in Sicilia ...
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suffragio
suffràgio s. m. [dal lat. suffragium, prob. comp. di sub- e tema di fragor «fragore» (pare infatti che suffragium fosse propriamente l’acclamazione); secondo altra ipotesi, suffragium sarebbe un der. di suffragari, ritenuto connesso...