Come i parassiti inattivano la sorveglianza Immunitaria: il caso del protozoo Leishmania
Pascal Launois
(World Health Organization, lmmunology Research and Training Center, lnstitut de Biochimie, Université [...] , IL-13 e TGF-β che contrastano l'induzione di iNOS attivata da IFN-γ (Moore et al., 1993; Zurawski e De Vries, 1994).
Due sottopopolazioni parassita-specifiche di linfociti T CD4
È noto da tempo che nei topi la resistenza all'infezione da L. major ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Quando, intorno alla metà del Cinquecento, di ritorno da Roma e in viaggio verso le Fiandre, [...] delfini, sirene e figure allegoriche. Ma l’artista che meglio rappresenta la cultura di Giambologna è il fiammingo Adriaen de Vries. Dopo la formazione fiorentina nella bottega di Giambologna, lo scultore lavora alla corte del duca di Savoia a Torino ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] sovvertendone gli equilibri (B. Peruzzi, Giulio Romano, Vignola, A. Palladio, G. Alessi e, fuori d’Italia, A. de Vries, du Cerceau ecc.). Lo studio approfondito delle varie personalità artistiche, anche quelle meno conosciute, del 16° sec. porta ...
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SPECIE (fr. espèce; sp. especie; ted. Art; ingl. species)
Giuseppe MONTALENTI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
"Col progredire delle scienze biologiche è accaduto pel concetto di specie quello che [...] presa su esse (v. variabilità). Variazioni ereditarie sono pure state messe in evidenza, e sono quelle a cui il De Vries ha dato il nome di "mutazioni" ma sono relativamente rare, e insorgono verosimilmente per cause interne, in modo subitaneo.
Dopo ...
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RUYSDAEL (o Ruisdael; pr. röisdal), Jacob Isaacksz van
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato a Haarlem nel 1629, morto ad Amsterdam il 12 marzo 1682. Figlio del corniciaio, rivenditore di quadri e mediocre [...] di Torino.
Fra i seguaci contemporanei del R. sono da menzionarsi: Willem Dubois, Claes Molenaer, Jan van der Meer I, Roelof Vries, Adriaan Verboom, Gerrit van Hees, Jan van Kessel e Carel Decker.
V. tavv. XCIII e XCIV.
Bibl.: C. Hofstede de Groot ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La genetica nel Novecento
Mauro Capocci
Alessandro Volpone
La riscoperta delle leggi di Mendel e lo sviluppo della genetica agraria
Le leggi di Mendel furono menzionate in Italia per la prima volta [...] qualitativo, e svolse indagini di rilevanza internazionale sulla resistenza alla cercosporiosi.
Mendeliano, quantunque influenzato da Hugo de Vries (1848-1935), fu Alberto Pirovano (1884-1973). Egli inventò l’‘elettrogenetica’, con cui si occupò di ...
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SPINELLO di Luca, detto Spinello Aretino
Giovanni Giura
SPINELLO di Luca, detto Spinello Aretino. – Figlio dell’orafo aretino Luca di Spinello, nacque verso la metà del XIV secolo, verosimilmente ad [...] a Cortona, in Fotologie. Scritti in onore di Italo Zannier, a cura di N. Stringa, Padova 2006, pp. 91-99; A. de Vries, Mariotto di Nardo and Guido di Tommaso del Palagio. The chapel of St. Jerome at San Michele Visdomini in Florence and the triptych ...
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SAVELLI, Roberto
Alessandro Ottaviani
SAVELLI, Roberto. – Nacque a Perugia il 17 aprile 1895 da Emanuele e da Teresa Pelicati.
Si laureò in agraria presso l’Università di Perugia nel 1917, dove intraprese [...] ricerche, ignorate in Italia, furono particolarmente apprezzate all’estero, in special modo dall’insigne botanico olandese Hugo de Vries. Nel biennio 1924-25 Savelli poté presentare ben sette note lincee, tra cui Sul valore genetico del processo di ...
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TERATOLOGIA (dal gr. τέρας "mostro" e λόγος "discorso")
Bindo DE VECCHI
Giovanni Battista TRAVERSO
Fabrizio CORTESI
È lo studio delle mostruosità o delle anomalie morfologiche dell'intero individuo [...] le anomalie e le deformazioni osservate nei vegetali: più tardi, con le ricerche di C. Dareste (1876), con quelle famose di H. de Vries, che se n'è servito in parte per costruire la sua teoria delle mutazioni, e con le prove di L. Blaringhem, che per ...
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OSMOSI
Luigi MONTEMARTINI
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. S'indica col nome di osmosi un complesso di fenomeni che involgono il passaggio di fluidi attraverso setti semipermeabili, ossia attraverso pareti che hanno la proprietà [...] osmotica si dirige nell'interno delle cellule si ha l'endosmosi, se verso l'esterno si ha l'esosmosi.
De Vries ha insegnato a misurare la pressione osmotica mettendo le cellule turgescenti in soluzioni acquose di zucchero o di sali di concentrazioni ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...