(Bălgarija; A. T., 16 bis, 81).
Sommario. - Geografia: Il nome, i confini (p. 66); Storia della conoscenza del paese (p. 66); Geologia (p. 66); Morfologia (p. 67); Clima (p. 69); Acque continentali (p. [...] il bulgaro dal serbo e fu solo Bartolomeo Kopitar che comprese l'importanza del bulgaro e indusse il grande filologo serbo VukKaradžić a raccogliere la lingua parlata dai Bulgari in un libretto (Dodatak, Vienna 1822) che ancor oggi conserva il suo ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] Kopitar spetta inoltre il merito di aver promosso e sorretto l'attività grammaticale, lessicale e folkloristica del serbo VukKaradžić (1787-1864) che trovò in Gi. Daničić (1825-1882) un intelligente continuatore della sua opera fecondissima. Non ...
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Filologo serbo, nato il 4 aprile 1825 a Novi Sad e morto il 17 novembre 1882. Svolse la sua feconda attività parte a Belgrado, ove, negli anni 1859-1865 e 1873-1877, insegnò la lingua serba alla Scuola [...] suo temperamento e la sua passione per gli studî grammaticali il D. integrò e completò l'opera del suo maestro VukKaradžić, e divenne il vero fondatore della filologia serba. Per quanto in un primo tempo sostenesse l'esistenza di numerose differenze ...
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SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, [...] predominano traduzioni, rifacimenti e imitazioni dal tedesco; nell'altra appare per alcuni decenni unicamente la grande figura di VukKaradžić: che non fu né traduttore (la sua versione della Bibbia ha carattere e scopo del tutto speciali) né ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Genoveffa Palumbo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea di uno Stato che racchiuda gli Slavi del sud (“jugoslavi”) nasce nel XIX secolo, [...] linguistiche e grammaticali all’insegna di una comunanza tra le popolazioni slave del sud, in Serbia da VukKaradzic (1787-1864), lo scrittore considerato iniziatore della moderna letteratura serba e il creatore dell’unità linguistica serbocroata ...
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Letterato serbo (Tršić, Bosnia, 1787 - Vienna 1864). Pur essendo di origine umilissima, raggiunse sin da giovane un grado di cultura eccezionale per l'ambiente e le condizioni del tempo. A Vienna (dal 1813) conobbe lo slavista J. Kopitar, che determinò l'indirizzo della sua attività, e cioè il rinnovamento della cultura del popolo e della lingua parlata. Per raggiungere questo scopo, K. completò la ...
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Filologo austro-slavo (Repnje, Carinzia, 1780 - Vienna 1844), dal 1810 censore e, poco dopo, bibliotecario della Hofbibliothek di Vienna; collaboratore di rassegne scientifiche austriache e germaniche [...] , cercò di diffondere l'interesse per gli studî slavi e di crearne un centro a Vienna. Fu maestro e collaboratore di Vuk Stefanović Karadžić nella sua opera di riforma della lingua serba. La sua opera più importante è la pubblicazione (1836) di un ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] in rilievo dal Tommaseo (il quale tradusse con potente efficacia anche canti illirici", quei canti che, pubblicati da Vuk Stefanović Karadžić, suonarono all'Europa del principio dell'ottocento come la più profonda e commossa voce del popolo serbo), e ...
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OBRADOVIĆ, Dositej
Giovanni Maver
Scrittore serbo, nato, pare, nel 1742 a Čakovo nel Banato romeno, morto a Belgrado il 28 marzo 1811. Cresciuto in una zona bilingue (da qui la sua non comune sensibilità [...] parlata), O. ha ampiamente spianato la via ai suoi successori e soprattutto al grande continuatore della sua opera: Vuk Stefanović Karadžić.
Bibl.: N. Tommaseo ne scrisse con simpatia nella Gazzetta di Venezia, 1854, n. 53, e nel Dizionario Estetico ...
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I Balcani
Stefano Bianchini
La svolta di fine secolo
Fra il 1999 e il 2000, alla vigilia del nuovo secolo, grazie a un’incalzante sequenza di avvenimenti verificatisi in alcune repubbliche eredi della [...] al generale croato Ante Gotovina (dic. 2005), a Radovan Karadžić (luglio 2008). Esso ha, inoltre, raccolto e reso Germania), con il consenso dell’allora ministro degli esteri Vuk Drašković. Un’operazione, questa, destinata a gettare ulteriore ...
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