suggellare (sigillare)
Alessandro Niccoli
La forma ‛ suggellare ' e la forma dotta ‛ sigillare ' sono, negli stessi luoghi, alternate dalla tradizione manoscritta, fino al punto che in alcuni casi nemmeno [...] offre sigilla, e in VII 69, ove si ha sigilla in rima e un testimone dell'antica vulgata offre sugella. Il termine ha il valore di " dichiarare autentico mediante l'impressione del sigillo ", in Detto 92 I' per me non suggello / della sua 'mprenta ...
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Antepraedicamenta
Enrico Berti
. Parte introduttiva (capitoli 1-4, la 1 - 2a 10) delle Categorie, o Praedicamenta, di Aristotele, così chiamata perché tratta di nozioni (equivocità, univocità, predicazione, [...] preliminari ' all'esposizione vera e propria delle categorie. Nei codici medievali contenenti la traduzione boeziana ‛ composita ', o ‛ vulgata ', dell'opera, quasi certamente usata da D., i capitoli corrispondenti agli A. non recano alcun titolo, a ...
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Villani, Giovanni
Giovanni Aquilecchia
È il maggiore cronista fiorentino del Trecento, la cui amicizia con D. è stata sostenuta, non senza obiezioni, sulla base di un accenno del nipote Filippo nel [...] dell'opera - indicazione consistente sia con la dichiarazione del cronista (VIII 36) che con l'evidenza interna della redazione vulgata - risulterebbe che il V. avesse iniziato a porre mente e mano all'opera in epoca che potremmo definire predantesca ...
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Prelato (Guardavalle 1514 - Roma 1585). Bibliotecario e custode della Vaticana, di vasta erudizione biblica e patristica, durante il Concilio tridentino fu consigliere, da Roma, di M. Cervini prima e di [...] poi; collaborò all'edizione del Catechismo tridentino, alla riforma del messale e del breviario, all'edizione della Vulgata e del Corpus iuris canonici, all'ordinamento e all'accrescimento della Biblioteca Vaticana. Fu protonotario apostolico (1557 ...
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Ecclesiastico (Napoli 1538 - Roma 1591). Autore di alcune traduzioni dal greco nel campo della patristica, creato cardinale nel 1568 da Pio V, fu membro di varie commissioni incaricate della revisione [...] dei testi fondamentali della Chiesa (Decreto di Graziano, Decretali, atti dei concilî) e presidente (dal 1586) di quella per la Vulgata, la cui edizione emendata fu pubblicata solo dopo la sua morte, nel 1592. Successe a G. Sirleto, di cui fu amico, ...
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(ebr. Mal’ākī) Titolo dell’ultimo libro dei Profeti minori nell’Antico Testamento. Si tratta di un libro anonimo, essendo M. un appellativo comune (in ebraico «il mio messo»), tratto da una frase del [...] libro stesso (3, 1). Il testo ebraico si compone di tre capitoli, che divengono quattro nella Vulgata per una ripartizione differente. L’importanza del libro, databile intorno al 430, tra le due missioni di Neemia, sta nel suo contenuto documentario ...
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TESEO (Θησεύς, Theseus, etr. These)
Arnaldo MOMIGLIANO
Paolino MINGAZZINI
Eroe mitico dell'Attica, di cui la più antica menzione si trova presso Omero, Iliade, I, 265 (in un verso peraltro mancante [...] garantito dalla riproduzione nello Scudo d'Esiodo, v. 182): la struttura vulgata della tradizione, derivante dagli attidografi, è nella vita di Plutarco. La tradizione vulgata può nelle grandi linee riassumersi nel modo seguente. T. è figlio di ...
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sette re a Tebe
Manlio Pastore Stocchi
re Sono così designati i sette mitici eroi che posero a Tebe il primo assedio per ridarne il regno a Polinice cui il fratello Eteocle l'aveva usurpato; la loro [...] impresa forma l'argomento della Tebaide di Stazio. Secondo la versione vulgata del mito essi furono, oltre allo stesso Polinice, Adrasto (capo della spedizione), Tideo, Ippomedonte, Partenopeo, Amfiarao e Capaneo: quest'ultimo è appunto indicato in ...
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Frate cappuccino (Zell, Kufstein, 1860 - Roma 1928); biblista, consultore della Pont. Commissione biblica (1914), professore di Sacra Scrittura nel collegio di Innsbruck (1885-1914) e nel Pontificio ateneo [...] del Seminario romano (1914-28). Fu avversario tenace del modernismo. Pubblicò molti articoli e una cinquantina di opere; molto curata l'edizione critica della Vulgata: Biblia sacra (1906, poi ristampata a uso delle scuole). ...
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palido
Antonietta Bufano
. Costante la forma con la scempia, per cui cfr. Barbi, Vita Nuova, p. CCXCII (e anche Petrocchi, Introduzione 447; a Pg VIII 24 lo stesso Petrocchi annota: " Nel Casella è [...] pallido, ma la forma con la scempia è decisamente portata da tutta l'antica vulgata ").
Riferito sempre a persona (anche se usato come attributo di ‛ colore '), e spesso come predicativo, p. ricorre, in senso proprio, a indicare il colorito ...
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vulgata
(o volgata; più spesso con iniziale maiusc., Vulgata, Volgata) s. f. – Femm. sostantivato dell’agg. vulgato, e più propriam. forma latina, abbrev. di vulgata editio o versio o lectio, rispettivam. «edizione o traduzione o lettura divulgata,...