Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] : 838-839), relativi a manna e Pasqua. L’originale ebraico di manna è mān, mentre il termine manna adottato nella Vulgata (poi entrato nell’italiano) risale alla forma più frequente nella versione dei Settanta, che è appunto mánna. Pasqua, dal latino ...
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Eva
Gian Roberto Sarolli
La prima donna e madre dei viventi. D. la nomina esplicitamente, ed è sintomatico, solo nel Purgatorio, e precisamente in VIII 99 ( forse qual diede ad Eva il cibo amaro), XII [...] Eva: cfr. XII 71 e XXIX 24, già citati).
Altrove, ma sempre nel Purgatorio e nel Paradiso (mai nell'Inferno), nel De vulg. Eloq. e nella Monarchia, D. la menzionerà da sola o insieme ad Adamo impiegando più o meno aperte, più o meno distese perifrasi ...
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ruere
Letterio Cassata
Latinismo (cfr. Ep VI 15 e 19, Eg I 22), che ricorre due volte, in rima.
Nella similitudine di Pd XXX 82 (Non è fantin che sì sùbito rua / col volto verso il latte...) L. Venturi [...] finale risonanza di ‛ Anfiarao ' " (Grabher) - sembra dare miglior senso quando - anziché come " precipiti ", secondo l'interpretazione vulgata (cfr. Theb. VIII 84-85 " At tibi... qui... praeceps / per inane ruis? ": parole di Plutone ad Anfiarao ...
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stoscio
Emilio Pasquini
‛ Hapax ' della Commedia, ma già attestato in Bono Giamboni, Monte Andrea, Albertano volgare (come poi in Antonio Pucci e nel Boccaccio), col valore costante di " salto ", " [...] proprio dai codici, anzi da quelli primari nell'ordine stabilito dal canone d'edizione "), ha ormai soppiantato la vulgata scoscio (ancora in Vandelli e Casella) rispecchiata nell'esegesi antica (da Benvenuto al Daniello) e moderna (dal Venturi ...
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vedovo, vedova
Emilio Pasquini
1. Aggettivo (o predicato), occorre cinque volte in D., che apre nei lessici la serie cronologica degli esempi: le cinque occorrenze (quattro nel poema, tutte nella seconda [...] / vedova e sola, " sine principe, sponso et protectore eius " (Benvenuto); energicamente il Petrocchi (contro Vandelli e la vulgata anteriore: cfr. ad l.) difende come necessaria la congiunzione: " Roma è vedova per l'assenza dell'imperatore, ed è ...
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Cardinale (Rossall, Lancashire, 1532 - Roma 1594); ardente cattolico, fu costretto, salita al trono la protestante Elisabetta, a riparare a Lovanio (1561) e poi a Malines, conducendo un'attiva propaganda [...] incitando gl'Inglesi a ribellarsi contro Elisabetta. Bibliotecario apostolico, nominato da Gregorio XV, collaborò alla revisione della Vulgata, e fece parte del gruppo di teologi che curarono la versione inglese cattolica della Bibbia, la cosiddetta ...
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VANNETTI, Clementino
Giulio Natali
Letterato, nato a Rovereto il 14 novembre 1754, morto ivi il 13 marzo 1795. Fu uno dei più fervidi campioni della purità della lingua italiana; i suoi spogli di autori [...] e letterato, e il Liber memorialis de Caleostro quum esset Roboreti (1789), che narra vivacemente nello stile della vulgata il soggiorno nel Trentino del grande impostore. In italiano, oltre le lettere e qualche novelletta boccaccevole, scrisse, un ...
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BARZANI, Pier Antonio
Italo Zicàri
Nacque a Bagnolo nel Bresciano da Domenico e da Maddalena Pilotta il 26 febbr. 1705.Trasferitosi giovanissimo a Brescia, studiò grammatica e retorica presso i gesuiti [...] e dotta polemica con Casto Innocente Ansaldi, che aveva proposto nella sua Dissertatio de loco Iohannis aliter atque habet Vulgata a nonnullis Patribus lecto, Brixiae 1746, una nuova lezione di un passo del Vangelo di s. Giovanni, pubblicò nel ...
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Saturnia regna
Manlio Pastore Stocchi
Parole di Virgilio: " Iam redit et Virgo, redeunt Saturnia regna " (Buc. IV 6; cfr. Aen. XI 252). D. adduce il verso nella Monarchia per confermare che mundus optime [...] il regno di Saturno, durante i primi tempi dell'umanità, fosse stato un aureo periodo di virtù e di giustizia era vulgata nozione mitologica e luogo comune della poesia antica. Si veda per esempio Virgilio Aen. VIII 319 ss. " Primus ab aetherio venit ...
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Teologo biblista (Dieppe 1638 - ivi 1712). Oratoriano (1659; uscì poi dall'ordine per rientravi nel 1662, dopo aver ottenuto l'autorizzazione a coltivare gli studî biblici), fu per un certo tempo prof. [...] Nouvelles observations sur le texte et les versions du Nouveau Testament (1695) e una traduzione del Nuovo Testamento dalla Vulgata (1704), arricchita dall'illustrazione di parole e di cose. Nella sua vasta produzione, e soprattutto negli studî del ...
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vulgata
(o volgata; più spesso con iniziale maiusc., Vulgata, Volgata) s. f. – Femm. sostantivato dell’agg. vulgato, e più propriam. forma latina, abbrev. di vulgata editio o versio o lectio, rispettivam. «edizione o traduzione o lettura divulgata,...