MEŠRŌP (pron. armena occidentale: Mešrōb), detto anche Maštoč, santo
Almo Zanolli
Nato alla metà del sec. IV a Hasik, nella provincia di Tarōn, discepolo del katholikos Nerses I, dotto nelle lingue [...] le versioni siriaca e georgiana). M. collaborò con Sahak alla nuova traduzione della Bibbia dal greco, e da lui la vulgata armena prende il nome di Mesropiana ovvero Maštothsiana. I suoi discepoli erano stati mandati lontano a studiare il greco e il ...
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Nome d'un idolo venerato nella città filistea di Accaron, al quale si rivolse Ochozia re di Israele in occasione d'una sua malattia: II [IV] Re, I, 2-16. Il nome significa secondo la lettera Baal delle [...] (Solin. Polyhist., c. 1; cfr. anche Plinio, Nat. Hist., X, 75).
Nel Nuovo Testamento si trova la forma Βεελζεβούλ (Βεεζεβούλ; Vulgata Beelzebub, [-ul]), che è usata dai Farisei per designare il prmcipe dei demoni (Matteo, XII, 24, 27; X, 25; Marco ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] quanto hósion, però, esso è liberamente fruibile. Nella Settanta, esso non traduce in genere qadosh ma hasid, 'pio' (la Vulgata, invece, tradurrà hósios con sanctus, in riferimento sia all'uomo che a Dio).
Nella Bibbia ebraica (v. Cazelles, 1985) il ...
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Edizione Nazionale
Francesco Mazzoni
. L'idea di un'edizione completa, e tutta criticamente fermata, delle opere di D., risale (trascurando volutamente gli acuti ma parziali assaggi della filologia [...] per l'ampiezza stessa del testo, venne elaborando personali criteri di lavoro, tratti dall'esperienza; e, muovendo dalla ‛ vulgata ' ottocentesca (quale si era venuta formando attraverso i secoli, dall'edizione Aldina del 1515 a quella di Crusca del ...
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Quintiliano, M. Fabio
Giorgio Brugnoli
Retore latino (Calahorra 30 - m. dopo 96 d.C.), teorizzatore ed esponente ufficiale della cultura dell'età dei Flavi. Alunno di Remmio Palemone, Domizio Afro e [...] un Q. variamente contaminato fra le due ‛ recensiones '; così Giovanni di Salisbury mostra di conoscere, fra i passi contenuti nelle lacune della vulgata, Inst. I I 5, IX III 64, X I 90, X I 105; così Petrarca usa assai probabilmente, per il catalogo ...
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LOMBARDA
Giuseppe Ermini
. È il nome dato, con quello di Liber Longobardae o Lombardae, a un'anonima raccolta della legislazione longobarda e franca compilata intorno alla fine del sec. XI, nella quale [...] della Lombarda due sono le più importanti: la cassinese, più antica, contenuta in un codice della Badia di Montecassino; e la vulgata. così detta perché è il testo adottato e studiato dalla scuola di Bologna, che è la redazione più nota.
Non mancò ...
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Teologo, nato a Ulm il 16 (o 26) marzo 1478 (o 1477), morto a Dresda l'8 novembre 1527. Dopo avere studiato a Tubinga e a Basilea, passò al servizio del cardinale Raimondo Peraudi e lo seguì in Germania [...] . Per quanto la versione di Lutero gli sia servita come modello, la traduzione di E. si riattacca di più alla Vulgata: il testo presenta interesse anche per la storia della lingua.
Edizioni degli scritti polemici di E. contro Lutero furono curate ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] canone ebraico, godettero fin dal principio del favore della Chiesa e furono posti da s. Girolamo in appendice alla Vulgata: Tobia, Giuditta, Baruc, Siracide o Ecclesiastico, Sapienza I e II, Maccabei, brani di Daniele ed Ester. Sebbene dichiarati ...
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statuto
Filippo Cancelli
Solo in Pd XXI 95 è impiegato s., ed è con etterno, per cui dovrebb'essere perspicuo che sia una designazione sinonima di " legge eterna ", espressione usata in Pd XXXII 55, [...] mondo in atto eterno, ciò che da lui si esprime con divina Provvidenza (o anche con giustizia, che pure nel linguaggio della Vulgata vale spesso " legge ": Ps. 18, 9; Deut. 4, 5) e, più spesso, col presupposto del governare, che è appunto l'atto di ...
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magnalia
Pier Vincenzo Mengaldo
In VE II II 6 ss., dopo aver stabilito secondo il parametro del conveniens che al volgare sommo, illustre, si addicono solo i sommi argomenti, D. passa a determinare [...] pertractanda): il termine, che vale " opere grandiose, mirabili ", è neologismo del latino cristiano come calco del greco μεγαλεῖα.
Frequente nella Vulgata, per lo più in riferimento alle splendide opere di Dio (Ex. 14, 13; Deut. 10, 21; IV Reg. 8, 4 ...
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vulgata
(o volgata; più spesso con iniziale maiusc., Vulgata, Volgata) s. f. – Femm. sostantivato dell’agg. vulgato, e più propriam. forma latina, abbrev. di vulgata editio o versio o lectio, rispettivam. «edizione o traduzione o lettura divulgata,...