Cecina
Adolfo Cecilia
. Cittadina toscana, posta sulla riva sinistra del fiume omonimo a tre km dalla foce, citata da D. in If XIII 9 come limite settentrionale di un ampio tratto della maremma tosco-laziale, [...] ‛ Cecilia ', e significherebbe ‛ Civitavecchia '; così il Landino ". La variante ‛ Cecilia ' non compare comunque in alcun codice della ‛ vulgata '. Il Revelli (l. cit.) e il Bassermann (Orme 323 ss.) sostengono che D. conobbe di persona la zona; ma ...
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SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] salmi e presentano anche molte importanti varianti testuali. Il testo normalmente adottato finì per essere la traduzione gallicana, detta Vulgata; però numerosi s., importanti per le loro illustrazioni, contengono la versione romana, come il s. di S ...
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ebraismi
Giovanni Battista Pellegrini
Le voci di origine ebraica usate da D. risalgono tutte al latino medievale e in particolare al filone liturgico. Oltre ai pochi appellativi, saranno da tenere in [...] accozzato (forse con l'intenzione di comporre un verso privo di senso) una serie di parole ebraiche: voci tramandate dalla Vulgata o che egli trovava nei lessici latini medievali (Papia, Uguccione e Giovanni Balbi da Genova) o nel Liber de nominibus ...
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uopo (uo')
Alessandro Niccoli
Ricorre solo nella Commedia e in un esempio del Fiore, con il significato di " bisogno ", " necessità ": Pg XVII 59 quale aspetta prego e l'uopo vede, / malignamente già [...] uo' ch'aprirmi il tuo talento, che comporta d'interpretare " a te non occorre altro che dichiararmi il tuo desiderio ". La vulgata dell'Ottocento conosceva però anche la lezione più non t'è uopo aprirmi il tuo talento, già preferita dal Foscolo, dal ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] le opere di Cusano (1514). Quindi affrontò il testo biblico rivedendo (ma senza controllo sul testo ebraico) la Vulgata geronimiana; passò ai commenti scritturali: s. Paolo (1512), i Vangeli (1522), le epistole cattoliche (1527), accentuando i motivi ...
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. Popolo che abitava a Oriente del corso inferiore del Giordano e della parte settentrionale del Mar Morto, nel tratto compreso circa tra i torrenti Jabbok al N. e Arnon al S.
Il nome di questo popolo [...] con la straordinaria origine del figlio: infatti Ben-‛Ammī significa "figlio del mio parente" (più che del mio popolo, cfr. Vulgata; greco τοῦ γένους μου); un senso analogo ha il nome dell'altro figlio incestuoso, Moab progenitore dei Moabiti. Questa ...
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Nato circa il 1527 a Fréjenal de la Sierra, morto a Siviglia il 6 luglio 1598. Chierico dell'ordine dei cavalieri di Santiago, partecipò in qualità di teologo al concilio di Trento, e il 20 giugno 1562 [...] volta da Gregorio XIII, la Poliglotta di Anversa fu, su denuncia di Leone da Castro, strenuo difensore dei diritti della Vulgata, sottoposta all'esame dell'inquisizione di Spagna che, se emanò una sentenza di non luogo a procedere dal punto di vista ...
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LIBRI LEGALES
Francesco Calasso
. Erano i testi di diritto, che formavano oggetto di studio e d'insegnamento nelle scuole civilistiche all'epoca del diritto comune.
Un noto passo dell'Ostiense (Henricus [...] giudice bolognese nell'anno 1211, in Atti dell'Accad. di Torino, L (1914); H. Kantorowicz, Ueber die Entstehung der Digesten vulgate, Weimar 1910; B. Brugi, I libri di studio dei nostri antichi scolari, nel vol. Per la storia della giurispr. e delle ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] pristinus, frequenti in Cicerone, sono rari in epoca imperiale (Ernout, Meillet, 1932, s.v.); priscus è del tutto assente nella Vulgata, pristinus è invece usato in circa venticinque luoghi, una volta in compagnia di antiquitas (Sal. 77 [76], 6). Al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] , dalla ricerca di ciò che è proprio del marxismo, rigettando quelle combinazioni che, in qualche modo favorite dalla vulgata del gramscismo e dallo storicismo, configurano il rapporto tra intellettuali e movimento operaio in termini di ‘impegno’. E ...
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vulgata
(o volgata; più spesso con iniziale maiusc., Vulgata, Volgata) s. f. – Femm. sostantivato dell’agg. vulgato, e più propriam. forma latina, abbrev. di vulgata editio o versio o lectio, rispettivam. «edizione o traduzione o lettura divulgata,...