Orafo attivo nella prima metà del sec. 9º, autore dell'altare d'oro di S. Ambrogio a Milano commissionato dall'arcivescovo Angilberto II. Nonostante un'apparente diversità stilistica tra il lato frontale (Cristo in trono inserito in una croce con i simboli degli evangelisti, gli apostoli e scene cristologiche svolte in un racconto serrato, denso di personaggi in cui luce e movimento assumono una qualità ...
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Orafo (Genova 1873 - Ghiffa 1958). Fece i primi studî d'arte a Brera, ma si perfezionò lavorando come artigiano in Italia e all'estero. Eseguì, tra l'altro, la tiara di Pio XI, scrigni e teche per il Sancta [...] Sanctorum di Roma e restaurò l'altare d'oro di Vuolvinio in S. Ambrogio di Milano. ...
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Ambrogio, Santo
M.G. Mara
A. nacque a Treviri tra il 333 e il 340 da famiglia aristocratica, probabilmente appartenente alla gens Aurelia, e cristiana. Dopo avere studiato retorica ed esercitato la [...] propria interpretazione religiosa del ritorno a Milano di A., descritto come miracoloso da Paolino (Vita sancti Ambrosii, 8): Vuolvinio rappresenta A. che, obbediente alla volontà divina manifestata da una mano che si affaccia dal cielo, volta subito ...
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Angilberto II
M. Delle Rose
Arcivescovo di Milano dall'824 all'859, A. è da considerarsi uno dei protagonisti della vita politica e religiosa milanese in età carolingia. Probabilmente di origine franca, [...] È in occasione di tali interventi che nella basilica ambrosiana venne messo in opera anche il celebre altare d'oro di Vuolvinio (835-840), la cui committenza da parte di A. è indiscussa, non solo per la rappresentazione - nella parte posteriore, in ...
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