Pittore italiano (Torino 1938 - ivi 2018). Nei suoi lavori è costante il dialogo, la tensione tra supporto e pittura (spazio virtuale e spazio reale), così come la poetica del frammento. G. utilizza vernice [...] , sul muro, e ancora su carta o su tela, superfici in un rapporto dialettico anche con il suolo, con la parete, con il vuoto nel quale sono sospese.
Opere
Si è diplomato all'Accademia di belle arti di Torino (1960) e ha iniziato il suo percorso di ...
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Pittore statunitense (n. Boulder 1962). Diplomatosi alla scuola d’arte della Yale University nel 1986, si ispira ai maestri del Rinascimento europeo e del primo manierismo, rivisti con l’occhio della cultura [...] estetizzazione forzata e nell’ostentazione di ricchezza. L'abbigliamento costoso e le acconciature alla moda delle figure femminili sono manifesto del potere vuoto delle donne americane. Tra le opere: Park city grill, Stamford after brunch, Bra shop. ...
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MALEVIČ, Kazimir
Corrado MALTESE
Pittore e teorico, nato a Kiev l'11 febbraio 1878, morto nel 1935. Lavorò a Mosca tra il 1908-10 dipingendo alla maniera fauve finché non adottò un cubismo più rigoroso [...] dipinti in cui era soltanto, ad es., un quadrato bianco su un altro, allo scopo di esporre "non un quadrato vuoto, ma l'esperienza della non oggettività", come ebbe occasione di scrivere più tardi. Perché "l'emozione pura", data dalla combinazione ...
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BANFI, Gian Luigi
Manfredo Tafuri
Nato a Milano il 2 apr. 1910, nella stessa città si laureò nel 1932 e partecipò poco dopo alla fondazione dello studio "BBPR", insieme con L. Barbiano di Belgioioso, [...] 'interno di una metodologia comune. Ciò è tanto più significativo in quanto tale sistema professionale si contrapponeva al retorico quanto vuoto individualismo in voga a quel tempo, dando modo così al gruppo di far convergere in un unico processo di ...
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ASPERITAS
S. Ferri
Termine tecnico della retorica per indicare una lexis o compositio piena di movimento, di ineguaglianze, di espressioni rudi e forti valorizzate da altre più lisce e molli (Seneca, [...] , che il colonnato conferisce un aspetto grandioso al tempio greco appunto per la ineguaglianza di "pieno" e di "vuoto" tra colonna e intercolunnio: ut aspectus propter asperitatem intercolumniorum habeat auctoritatem (cfr. vii, 5, 5, a proposito di ...
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L'architettura contemporanea, nellg varietà e complessità dei suoi fenomeni, si pone come netta antitesi a tutta la tradizione figurativa dell'architettura. Questo radicale distacco è generalmente spiegato [...] non più soltanto lineari o grafici ma plastici. Si delineano così i primi orientamenti formali della nuova architettura: predominio del vuoto sul pieno, libera comunicazione tra spazio interno ed esterno, nuovi effetti di luce per il largo impiego di ...
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FERRARI, Giuseppe
Giorgio Marini
Nacque a Verona l'8 settembre 1835, da Dionisio e Santa Olivieri.
Molto scarsi sono gli elementi che consentono di valutare la sua formazione pittorica. Il F. dovette [...] professore di prospettiva dal 1847, che caratterizzò la pittura di veduta nel periodo della dominazione austriaca in città. Il vuoto di testimonianze relative al F., dopo l'esordio espositivo alla mostra veronese del 1858, è forse da attribuire ad ...
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D'AULA
Elio Catello
Maestri argentieri operosi a Napoli (secc. XVII-XVIII).
Nicola nel 1658 eseguì per Marco Antonio Pisanello, vescovo di Volturano, una statua di S. Giovanni eremita (Napoli, Archivio [...] cassa del beato Giacomo della Marca (Ibid., Banco di S. Giacomo, Giornale di cassa, matr. 256, 13 nov. 1659). Segue poi un vuoto di notizie fino al 1675 quando, per gli stessi francescani di S. Maria la Nova, eseguì un Angelo d'argento nella cappella ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] e rifugio per l'individuo bisognoso di sicurezza: essa venne rappresentata in maniera monotona, quasi un ideogramma che privilegia il cerchio vuoto delle mura. Ne è un esempio il dittico di Harrach con scene della Vita di Cristo (fine sec. 8°-inizi 9 ...
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Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA
M. Bussagli
L'arte buddista nasce in India come la religione cui si ispira, ed è caratterizzata, nel primo periodo, da una costante esclusione della figura [...] quale si imperniavano insieme religione ed arte fu espressa con simboli come, per es., la raffigurazione dello stūpa (v.), il trono vuoto, il parasole, le impronte dei piedi, l'albero cosmico, la ruota della Legge, la svastica, ecc. Questo aniconismo ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...