Figlio di Archia, scultore: una base di statua con la sua firma, databile nel sec. III a. C., fu trovata in Atene (Inscr. Gr., II, 111, n. 1638). Forse era suo figlio uno scultore Archia di Apollonio, [...] datarsi verso il principio dell'era nostra (v. policleto).
Bibl.: C. Robert, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. der class. Altertumswiss., II, i, Stoccarda 1896, coll. 161, 162, 464; W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908, p. 35. ...
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Figlio di Menofilo, scultore di Efeso. Tredici iscrizioni di statue con la sua firma furono rinvenute a Delo: di una si può dubitare se appartenesse ad Agasìa di Dosìteo. Erano ritratti di personaggi romani, [...] ha la stessa firma su due basi di gruppi di bronzo, di Vittorie, di Eroti e di Anteroti, perduti anch'essi.
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstler Lexikon, I, Lipsia 1907, s. v. Iscrizioni di Delo: Ch. Picard, in Bull. de Corr. hellén., 1910 ...
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Scultore greco. Plinio (XXXIV, 140) ricorda una statua di bronzo, esistente al suo tempo a Rodi: rappresentava Atamante impazzito, ed era uno studio d'espressione. L'artifizio del rossore, ottenuto mescolando [...] nomi si leggono nel frammento di una base di scultura con firme (Löwy, Inschr. griech. Bildh., 183).
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstlerlex., II, Lipsia 1908, p. 106; W. Klein, Geschichte der Griech. Künstl., Lipsia 1907, p. 120 segg. ...
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Si conoscono quattro scultori greci di questo nome. Il primo, Acheo, firmò con gli argivi Argeiada, Asopodoro e Atoto la base sorreggente alcune statue in bronzo dedicate da Argo in Olimpia verso il 500 [...] d'epoca incerta: Plinio ricorda di lui alcune statue di matrone. Il quarto fu figlio di Agesandro rodiese (v.).
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstlerlex., II, Lipsia 1908, p. 209. Per il secondo, vedi Fouilles de Delphes, III (1910), nn. 50 ...
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Scultore, figlio di Menide. Possediamo intorno a lui due documenti databili circa del 100 a. C.: un'iscrizione frammentaria, trovata a Milo insieme con la celebre statua di Afrodite del Louvre, e che si [...] nel museo parigino circa un secolo fa, sono andati smarriti, e la questione del rapporto tra la firma e la scultura, non improbabile, è rimasta in sospeso.
Bibl.: Vedi l'articolo di W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907. ...
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Figlio di Boeto (v.), scultore da Nicomedia. Il Ligorio ci ha tramandato la firma di lui, con quella del fratello Menodoto, scritta sotto la clava d'una statua d'Ercole, simile di tipo al noto colosso [...] anteriore al sec. I a. C., pare che il Boeto qui ricordato, si debba ritenere figlio del maggiore (VII, p. 270 seg.): la discendenza è assai probabile per la comune origine bitina.
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künst.-Lex., IX, 1913, p. 310. ...
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Scultore di Eraclea (di quale precisamente fra le città di questo nome non sappiamo). Lavorò nell'Attica sulla fine del sec. III a. C.: in Atene si trovò la base firmata d'una statua femminile seduta (Löwy, [...] esistenti a Roma nel tempio della Concordia (Nat. Hist., XXXIV, 73) e accenna a sue statue d'atleti, di armati, di cacciatori e di sacrificanti (ibid., XXXIV, 91).
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909, p. 35. ...
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Scultore da Nasso: lavorò verso il 800 a. C. Si legge la sua firma sopra una stele funebre marmorea, trovata a Orcomeno in Beozia, ora al Museo Nazionale d'Atene. È in forma di edicola, col defunto ammantato [...] , proprî dell'arte di quel periodo (v. bassorilievo). L'importanza peculiare del monumento consiste nel documentare le relazioni fra l'arte greca insulare e quella di terraferma.
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künst.-Lex., I, Lipsia 1907. ...
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Pittore e plasticatore ricordato da Plinio insieme con Gorgaso (v.), col quale compì in Roma la decorazione in pittura e in terracotta del tempio di Cerere, fondato da Spurio Cassio nel 261 di Roma (493 [...] in terrecotte dipinte e figurate ebbe un notevolissimo e peculiare sviluppo.
Bibl.: B. Pace, Arti e Artisti della Sicilia antica, in Mem. Lincei, Roma 1917, p. 483 seg.; W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913, p. 331. ...
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Scultore; già Plinio (Nat. Hist., XXXIV, 72) gli attribuisce una leonessa di bronzo senza lingua che si vedeva nei Propilei d'Atene (Plut., De Garrul., 8). Secondo la tradizione, ricordata anche da altri [...] . La statua dev'essere stata posteriore al 480 a. C. (v. acropoli) e si crede oggi dai più che, avendo perduta la lingua casualmente, abbia dato così origine alla leggenda popolare.
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künst.-Lex., Lipsia, I (1907). ...
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