Nair, Mira
Nair, Mira. – Regista cinematografica indiana (n. Bhubaneshwar 1957). Ha saputo raccontare aspetti della vita sociale del suo Paese facendosi apprezzare in Occidente ed è riuscita ad affrontare [...] vita) ha adattato il romanzo Vanity fair, dell’inglese W.M. Thackeray, trasformandolo in un film raffinato e molto curato nei insieme a registi quali J. Champion, G. Van Sant e W. Wenders, ha partecipato al film collettivo 8 con un corto dedicato ...
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THACKERAY, William Makepeace
Mario Praz
Romanziere inglese, nato a Calcutta il 18 luglio 1811 e morto nella notte dal 23 al 24 dicembre 1863. Avendo perduto a quattro anni il padre (che, seguendo la [...] A. Kerbaker, Milano 1916; Il ballo della signora Perkins, trad. M. Farina, Firenze 1929. - Biogr. e critica: A. Trollope, Thackeray, Londra 1879 (English Men of Letters); L. Melville, W. M. Th., ivi 1927 (1a ed. 1889); G. Saintsbury, A Consideration ...
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Romanziere e poeta inglese (Portsmouth 1828 - Box Hill, Surrey, 1909). Figlio di un sarto, studiò in Germania impregnandosi di filosofia idealista. Tornato a Londra, si introdusse nell'ambiente letterario [...] snobismo con maggior sottigliezza di W. Thackeray. Con The adventures of Harry Richmond (1871), Beauchamp's career (1875) e soprattutto con The egoist (1879), The tragic comedians (1880) e Diana of the Crossways (1885), M. realizzò al meglio la sua ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] Rohe, e anche di quegli architetti che come E. Mendelsohn, W. Gropius, M. Breuer, si erano rifugiati in Inghilterra fra il 1936 e il postuma di Forster e Conrad, il ritorno di Trollope e Thackeray e il nuovo vigore dell'influsso di Proust, James e ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] e I. Nievo, N. Gogol´, F. Dostoevskij e L. Tolstoj, W. Thackeray e C. Dickens, G. Büchner e T. Fontane. Quel che distingue ed eroico da J.-F. Millet. L’epica contadina è centrale anche in M.-C.-G. Gleyre, J. Breton e A. Legros. Intorno al 1870 si ...
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INFANZIA (lat. infantia, da infans, propriamente "che non parla"; fr. enfance; sp. infancia; ted. Kindheit; ingl. infancy)
Sante DE SANCTIS
Francesco VALAGUSSA
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È il periodo della vita che va dalla [...] (il più notevole è L'ami des enfants); e M.me Guizot (1773-1827), le cui opere (Raoul come i libri del Dicksen e del Thackeray - a far parte della letteratura infantile.
morale è segnato dalle novelle di J. e W. Grimm (v.), la materia delle quali è ...
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Poeta inglese nato il 22 gennaio 1788 a Londra, morto il 19 aprile 1824 a Missolungi. Discendeva da un ramo di antica famiglia normanna (de Buron) stabilitosi a Newstead, nella contea di Nottingham, nel [...] , Parigi 1929; A. Maurois, Byron, Parigi 1930; M. Praz, Lord Byron, in La Cultura, 1930).
A Goethe Society, n. s., II: F. W. Stokoe, German Influences in the English Romantic Period , fino ai fieri colpi del Thackeray (1841); gli anni intorno al ...
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Scrittore inglese, nato il 4 dicembre 1795 a Ecclefechan (Dumfriesshire), morto a Londra il 4 febbraio 1881: personalità complessa, internamente agitata e discorde, ma di elementare potenza, tale che nemmeno [...] Mill, il Dickens, il Thackeray, il Ruskin, e specialmente und Stil, Rostock 1904. Sul C. come critico vedi F. W. Rowe, C. as a critic of literature, New York 1910 Londra 1894. Sul C. come pensatore: J. M. Robertson, Modern humanists, Londra 1891; P. ...
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E il terzo, in ordine di tempo, dei Profeti maggiori. Fu contemporaneo di Geremia (v.), essendo nato nell'anno 627 a. C., se col Kugler ed altri esegeti si computi il trentesimo anno dell'indicazione cronologica [...] Sui traduttori greci l'articolo del Thackeray, in Journal of theol. Studies, israelitisch-jüdischen Apokalyptik, Münster 1923; W. Neuss, Das Buch Ezechiel, il profeta E. abbia composto due libri.
Bibl.: M. R. James, The apocryphal Ezechiel, in Journ. ...
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Scrittore inglese, nato a Sharpham Park presso Glastonbury il 22 aprile 1707, morto a Lisbona l'8 ottobre 1754. Fece nel Collegio di Eton i primi studî; dopo che un disastro finanziario ebbe distrutta [...] italiana del Settecento.
Bibl.: Oltre ai noti saggi di Hazlitt, Thackeray e L. Stephen, v. A. Dobson, H. F., H. F. His works, Londra 1909; e particolarmente G. M. Godden, H. F. A memoir, Londra 1910; W. L. Cross, The History of H. F., New Haven ...
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vanita
vanità s. f. [dal lat. vanĭtas -atis, der. di vanus «vano, vuoto»]. – 1. a. letter. Il fatto, la condizione di essere senza corpo, privo di consistenza materiale: Noi passavam su per l’ombre che adona La greve pioggia, e ponavam le...
snob
〈snòb〉 s. ingl. [parola che significava in origine «cittadino di basso ceto» e nell’ingl. dialettale «ciabattino», assunta nel gergo studentesco inglese per indicare una persona estranea all’ambiente, passata quindi a significare «persona...