WAHHĀBITI (XXXV, p. 643)
Francesco Gabrieli
BITI La loro storia contemporanea si confonde con quella dell'Arabia Sa‛ūdiana, di cui gli Ikhwān naǵdiani formano i quadri dirigemi, se è lecito applicare [...] e culturali ancor primitive. Ma non tutta la popolazione del regno sa‛ūdiano, e segnatamente del Ḥigiāz, è wahhābita, e l'esclusivismo originario del movimento ha dovuto temperarsi in un atteggiamento più tollerante verso gli altri Musulmani. Nell ...
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wahhabita Movimento rigorista musulmano sorto nel Neged (Arabia centrale) alla metà del 18° sec. e dal 1925 esteso anche al Hegiaz. Fondatore fu Muḥammad ibn ‛Abd al-Wahhāb (n. 1703 - m. 1792), le cui [...] idee ebbero l’appoggio dell’emiro Muḥammad ibn Sa‛ūd, fondatore della dinastia (Āl Sa‛ūd) tuttora regnante in Arabia Saudita. I w. ripudiano ogni credenza o usanza giudicata contrastante o introdotta posteriormente ...
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taliban
(pashtun «studenti [della madrasa]») Denominazione degli studenti delle scuola coraniche fondamentaliste. Il termine è stato quindi estensivamente usato per definire gli aderenti al movimento [...] cd. Emirato islamico di Afghanistan, lo Stato fondato dai t. e ispirato alla più stretta osservanza delle regole legali imposte dal wahhabismo. In passato sostenuti dagli USA, dopo l’11 sett. 2001 i t. sono divenuti oggetto di una forte ostilità da ...
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Teologo musulmano (Ḥarrān 1263 - Damasco 1328), di scuola hanbalita. Fecondo e violento polemista, compose una gran quantità di scritti intesi a epurare l'islamismo di quelle che egli riteneva innovazioni [...] . Combatté la mistica non meno che le dottrine filosofiche, e l'uso di queste nella teologia dogmatica; polemizzò acremente contro gli ebrei e soprattutto contro i cristiani. Le sue dottrine rigoriste costituiscono la base del movimento wahhabita. ...
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ISLAMISMO
Olivier Carré
(XIX, p. 603; App. I, p. 739; IV, II, p. 236)
A partire dagli anni Settanta il termine ''islamismo'', oltre al suo significato prettamente religioso, ha accentuato il suo valore [...] e pretendono di ''applicare la šarī῾a''. Tali stati sono l'Arabia Saudita a partire dalla fondazione della monarchia saudita wahhābita nel 1926, la Libia a partire dall'avvento al potere di Gheddafi nel 1969, il Pakistan dalla ''legislazione islamica ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] Musulmani. Dall’alleanza, poi rafforzata da legami di sangue, fra un capo religioso e ideologico, Muḥammad ibn ‛Abd al-Wahhāb, e un capo tribù, Muḥammad ibn Sa‛ūd, nacque infatti l’influenza politica della dinastia sull’Arabia che tuttora porta ...
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L’islamismo oggi
Alberto Ventura
L’ultimo decennio del 20° sec. ha evidenziato i limiti e le crisi dell’islamismo militante, sia dal punto di vista ideologico sia sotto il profilo dell’azione politica. [...] utilizzazione. Inteso nella sua accezione moderna di lotta armata contro i poteri costituiti, il jihad è stato condannato dai wahhabiti e da altri cosiddetti moderati, più per motivi di opportunità politica che non per coerenza teologica, mentre l ...
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wahhabita
〈vaa-〉 (o wahabita) agg. e s. m. e f. [der. di wahhabismo, o wahabismo] (pl. m. -i). – 1. agg. Che appartiene o si riferisce al wahhabismo. 2. Componente o seguace del wahhabismo.
wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...