Stato dell’Asia sud-occidentale, che comprende la parte centrale della Penisola Arabica, di cui occupa la parte maggiore di territorio. Confina a N con Giordania, Iraq e Kuwait, a SE con Qatar, Emirati [...] sono quelli di Riyad, Gidda, Medina e Dhahran, oltre a numerosi scali minori.
Il nucleo originario dello Stato è l’emirato wahhabita del Neged, nell’Arabia centrale. Di qui il suo sovrano Ibn Sa‛ūd mosse nel 1924-25 alla conquista del Hegiaz, dove ...
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taliban
(pashtun «studenti [della madrasa]») Denominazione degli studenti delle scuola coraniche fondamentaliste. Il termine è stato quindi estensivamente usato per definire gli aderenti al movimento [...] cd. Emirato islamico di Afghanistan, lo Stato fondato dai t. e ispirato alla più stretta osservanza delle regole legali imposte dal wahhabismo. In passato sostenuti dagli USA, dopo l’11 sett. 2001 i t. sono divenuti oggetto di una forte ostilità da ...
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Orientalista ed esploratore inglese (Badulla 1885 - Beirut 1960). Tra i primi viaggiatori della Penisola Arabica: attraversò il Rub῾ al-Khālī (1932) e il Naǵd (1936-37). Convertitosi all'Islam, si stabilì [...] nel Ḥigiāz, dove guadagnò la fiducia del sovrano wahhabita Ibn Sa῾ūd. ...
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Re del Ḥigiāz (Mecca 1879 - Baghdād 1935), figlio dello sceriffo della Mecca al-Ḥusain. Cooperò alla rivolta araba contro i Turchi (1916-18), e salì al trono nel 1924, all'abdicazione del padre, ma fu [...] costretto poco dopo, per l'occupazione wahhabita del Ḥigiāz, a lasciare il trono e il paese. ...
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Nejd (ar. «altopiano»)
Nejd
(ar. «altopiano») Regione naturale della Penisola Arabica, formata da un altopiano parzialmente desertico che si estende nella parte centrale del Paese, abitato fin dall’antichità [...] e carmati. Alla fine del sec. 18° ebbe qui origine e centro il movimento wahhabita. Durante il 19° secolo il N. fu teatro di lotta fra le due dinastie wahhabite dei Banu Sa‛ud e dei Banu Rashid; dopo il temporaneo prevalere della seconda (1891 ...
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Sa'ud, Banu
Sa‛ud, Banu
Dinastia araba beduina, appartenente alla tribù ‛Anaza, giunta al potere alla metà del sec. 18°, in associazione con il movimento riformista di Ibn ‛Abd al-Wahhab (➔ ). I Banu [...] , che aspirava a proporsi come unico erede del califfato arabo sunnita. Sostenuto dagli ikhwan (➔ ), guerrieri in nome del jihad wahhabita, ‛Abd al-‛Aziz istituì così la monarchia saudita, ponendo la come legge dello Stato. Dopo la sua morte, nel ...
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ISLAMISMO (XIX, p. 603 ; App, I, p. 739)
Francesco Gabrieli
Nazionalismo acceso, e combinato anziché opposto come in Occidente al socialismo, è negli ultimi decenni la principale direttrice della vita [...] in effetti con regimi democratico-liberali, trovano più agevole affermazione in quelli assoluti, sia conservatori come quello wahhabita-saudiano d'Arabia, sia programmaticamente progressisti come l'odierno libico, ove l'ideologia al potere accoppia ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] Musulmani. Dall’alleanza, poi rafforzata da legami di sangue, fra un capo religioso e ideologico, Muḥammad ibn ‛Abd al-Wahhāb, e un capo tribù, Muḥammad ibn Sa‛ūd, nacque infatti l’influenza politica della dinastia sull’Arabia che tuttora porta ...
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wahhabita
〈vaa-〉 (o wahabita) agg. e s. m. e f. [der. di wahhabismo, o wahabismo] (pl. m. -i). – 1. agg. Che appartiene o si riferisce al wahhabismo. 2. Componente o seguace del wahhabismo.
wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...