Ramo di studi sia archeologici sia filologici, che ha per oggetto le civiltà dei popoli antichi con scritture in caratteri cuneiformi.
Inizialmente (metà sec. 19°), l’a. investigò la civiltà degli Assiri [...] vari siti. Il secondo dopoguerra vide il rifiorire di queste imprese con la riapertura di cantieri già noti (Nimrud, Nippur, Warka, Mari, Susa) e l’apertura di nuovi in cui la ricerca venne sempre più a giovarsi della collaborazione delle istituzioni ...
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GEMDET NAṢR
G. Furlani
R Complesso di alcuni tell a N-E di Kish (v.) che ha dato il nome a un periodo protostorico della Mesopotamia (circa 2800-2700 a. C.). Vi sorgeva forse la città di Kidnun. Scavi [...] è ancora pittografica. Le opere più significative di questo periodo provengono però da altre località, segnatamente Uruk (v. warka).
Bibl.: E. Mackay, Report o Excavations at Jemdet Nasr, Iraq, Field Museum Anthropological Memoirs, I, n. 3, Chicago ...
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TORRE
A. M. Targioni Violani
F. Zevi
¿ G. Lugli
Le costruzioni verticali alle quali si addice il nome di t., ebbero nell'antichità, come nelle età posteriori, usi e finalità diverse. Esse furono però, [...] palazzo di Kish). In questo stesso periodo la funzione difensiva della t. è già pienamente utilizzata nelle fortificazioni di Uruk (Warka), dove t. semicircolari erano disposte ad intervalli di circa 10 m, mentre le due porte della città erano munite ...
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È il nome che l'Antico Testamento dà alla città sudbabilonese, situata sulla sponda destra dell'antico Eufrate che dai Sumeri era chiamata Unug, dagli Accadi Uruk e dai Greci "Ορχη. Essa ebbe grande importanza [...] seinen wichtigsten Ruinenstätten, Lipsia 1910; W. K. Loftus, Travels and reseraches in Chaldaea and Susiana, Londra 1857; J. Jordan, Uruk-Warka, Lipsia 1928; G. Furlani, Sul tempio Bît-rês di Uruk all'epoca dei Seleucidi, in Aegyptus, 1929; id., La ...
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SUMERI (XXXII, p. 990)
Giorgio Raffaele CASTELLINO
L'origine dei S. è tuttora avvolta nel mistero. Immigrati dal di fuori, si è pensato che siano giunti nella bassa Mesopotamia dal sud (Golfo Persico), [...] non i primi in Babilonia, sono in genere considerati gli iniziatori della civiltà in Mesopotamia.
Gli importantissimi scavi tedeschi a Warka, l'antica Uruk (Erech di Genesi X, 10), in corso da oltre un trentennio, hanno permesso di fissare nel ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte
H. A. Groenewegen-Frankfort
Il termine Mesopotamia è greco (Μεσοποταμία) e indica la regione dell'Asia Anteriore compresa tra i fiumi [...] glittica, mentre i templi vennero costruiti su scala monumentale.
Tra questi il più impressionante è il cosiddetto Tempio Bianco, scoperto a Warka (l'antica Uruk). Esso ha ancora la forma di una cella, con una nicchia per l'emblema o la statua del ...
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Vedi STUCCO dell'anno: 1966 - 1997
STUCCO
N. Bonacasa
S. De Marinis
S. De Marinis
M. Spagnoli Mariottini
Definizione tecnica; 1. Ambiente egeo ed Egitto faraonico; 2. Grecia classica; 3. Egitto ellenistico [...] all'arte parthica per il tramite di una produzione in legno non pervenutaci. Lo stesso linguaggio figurativo documentato dagli s. di Warka ed Assur si ritrova nel Seistan, a Kuh-i Khwagia, i cui resti più antichi sono stati datati dallo Herzfeld al ...
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PARTHICA, Arte
E. Will
Suole chiamarsi "parthica" in senso stretto l'arte che si svolse nell'impero dei re parthi, non tuttavia per tutta la durata di esso (250 circa a. C.-224 d. C.), ma soltanto per [...] , o di quella che l'ha preceduta, Babilonia, non hanno procurato i grandi monumenti che ci si poteva attendere; a Uruk (Warka), l'aspetto della città parthica si ricostruisce a poco a poco, e si avvicina a quello conosciuto ad Assur. Oltre che per ...
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el ‛UBAID
F. Ippolitoni
È un sito presso Nasiriya, nell'Iraq meridionale, 4 km a O di Ur.
Il sito fu scavato negli anni 1919-1924 da H. R. Hall e C. L. Woolley; nel 1937 P. Delougaz operò ulteriori [...] ed in ultima analisi al problema delle origim sumere (v. eridu, vol. iii, pag. 415). Successivi scavi ad Ur, Eridu, Warka, Rās al Amiya, hanno chiarito la posizione della ceramica di el ‛U. nel S della Mesopotamia; intanto si riconosceva l'esistenza ...
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ΡARΤICA, Arte (v. vol. V, p. 971)
A. Invernizzi
La definizione corrente di arte p., cioè l'arte fiorita tra il II sec. a.C. e il III sec. d.C. nell'impero partico e nelle aree vicine che ne hanno subito [...] -234; E. Klengel, Babylon zur Zeit der Perser, Griechen und Parther, in FuB, V, 1962, pp. 40-53; Ch. Ziegler, Die Terrakotten von Warka, Berlino 1962; J. Krunic, Hatra: l'architecture des temples au centre de la ville, in RA, 1964, pp. 7-32; Ν. Kiso ...
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iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...