Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Settecento perfeziona le tecniche e le istituzioni militari che si sono sviluppate [...] la Gran Bretagna che si apre con la guerra della Lega d’Augusta (1688-1697) e termina con la battaglia di Waterloo (1815) che apre la fase secolare del primato mondiale britannico. Anche in questo particolare ambito, quindi, il secolo dei Lumi compie ...
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Generale e uomo politico (Saint-Roch de Chavagnac, Alvernia, 1757 - Parigi 1834). Deputato della nobiltà agli Stati generali (1789), cercò un accordo con il Terzo Stato. Scoppiata la rivoluzione, ebbe [...] e i Cento giorni lo videro convinto sostenitore dei principî liberali. Vicepresidente della Camera dei rappresentanti dopo Waterloo, patrocinò quella mozione di difesa nazionale, con cui la borghesia liberale volle separare gli interessi dell ...
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Fratello di Napoleone, nato ad Aiaccio il 21 marzo 1775, morto a Viterbo il 29 giugno 1840. Destinato dapprima alla vita militare, poi a quella ecclesiastica; fece i primi studî ad Autun, a Brienne e nel [...] il titolo di principe di Canino. Si riconciliò allora col fratello e fu al suo fianco durante i Cento giorni. Dopo Waterloo cercò invano di far riconoscere Napoleone II, per il quale sperava forse d'avere la reggenza. Nel luglio 1815, costretto ad ...
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GARAT, Joseph-Dominique
Alberto Maria Ghisalberti
Scrittore e uomo politico francese, nato a Bayonne l'8 settembre 1749, morto a Ustaritz il 9 dicembre 1833. Trasferitosi a Parigi nel 1778, la sua cultura [...] dedicò ad Alessandro I, in onor del quale e del Wellington bruciò nuovo incenso. Nei Cento giorni fu eletto deputato, ma aspettò Waterloo per parlare. Luigi XVIII non lo volle tra i Pari e lo fece cancellare dall'Institut (1816). Dalla sua terra di ...
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Uomo politico francese, nato a Montpellier nel 1754 o 1756, morto a Bruxelles nel 1820. Commerciante della sua città nativa, portò nelle assemblee rivoluzionarie, di cui fu parte (l'Assemblea Legislativa [...] , tranne un breve ritorno in patria nel 1815, durante i Cento giorni, quando fu deputato alla Camera dei rappresentanti. Waterloo gli riaprì le vie dell'esilio.
Bibl.: F. Bornarel, Cambon et la Révolution française, Parigi 1905; R. Arnaud, Cambon ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Wittgenstein è uno dei filosofi più influenti del Novecento. In vita ha pubblicato un solo [...] immagini dei fatti. Prendiamo ad esempio un modellino in scala della battaglia di Waterloo: esso raffigura una certa fase della battaglia di Waterloo perché ogni suo elemento corrisponde a un elemento della situazione rappresentata, e la posizione ...
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VENTURA, Rubino
Elena Bacchin
VENTURA, Rubino. – Nacque a Finale Emilia il 23 o 25 maggio 1794 da Gamaliele e da Vittoria Massarani.
Quarto figlio di una famiglia benestante di commercianti di granaglie [...] : sostenne di aver prestato servizio come ufficiale napoleonico a Wagram, a Lipsia, nella campagna di Russia e perfino a Waterloo, oppure tra le guardie del principe Eugenio; inoltre si spacciò per francese e cattolico. Se Victor Jacquemont sostenne ...
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napoleoniche, guerre
L’insieme delle guerre combattute nel periodo in cui Napoleone governò la Francia, definite anche «guerre di coalizione». La prima delle guerre può essere considerata quella combattuta [...] 1815. Ripreso il controllo della Francia, l’imperatore fu definitivamente sconfitto dagli anglo-prussiani nella battaglia di Waterloo (18 giugno 1815), che segnò la fine dell’impero napoleonico. Conseguenza diretta della Rivoluzione francese, le ...
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ROTA, Nino
Ermanno Comuzio
Compositore, nato a Milano il 3 dicembre 1911, morto a Roma il 10 aprile 1979. Appartenente a una famiglia di musicisti, cominciò a suonare il pianoforte a quattro anni, a [...] dai ritmi tropicali (Mambo, 1954, di R. Rossen) alle pagine di ampio sinfonismo (Guerra e pace, 1956, di K. Vidor; Waterloo, 1970, di S. Bondarciuk), dalle partiture drammatiche (La diga sul Pacifico, 1957, di R. Clément) al canzoniere d'epoca (La ...
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ALESSANDRO I Pavlovič, zar di Russia - Nato il 23 dicembre 1777 dal granduca Paolo Petrovič (poi Paolo I) e dalla granduchessa Maria Feodorovna (già Dorotea di Württemberg), salì al trono di Russia il [...] a Parigi; ma i suoi sforzi per costituire all'antico viceré d'Italia uno stato qualsiasi non ebbero fortuna. Dopo Waterloo, ricomparve in Francia e. persuaso più che mai d'essere investito della divina missione di affratellare gli uomini nella pace ...
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Waterloo
〈vàatërloo〉; con pron. fr. 〈vaterló〉. – Nome di una cittadina del Belgio orientale, 15 km a sud di Bruxelles, dove il 18 giugno 1815 ebbe luogo una famosa battaglia che segnò la sconfitta finale di Napoleone Bonaparte; usato come...
ucronìa s. f. [dal fr. uchronie (voce coniata dal filosofo Charles Renouvier nel 1876), der., con u- di utopie «utopia», dal gr. χρόνος «tempo, periodo di tempo»]. – Sostituzione di avvenimenti realmente accaduti in un determinato periodo storico...