Pittore ungherese, nato nel 1893 a Budapest, incisore, scenografo e pittore di affissi, passò per le varie tendenze della moderna pittura, per il neoimpressionismo, il cubismo e il futurismo, e pare che [...] audace, crudo e composto, e di alto senso decorativo. Appartenne per un tempo al gruppo Ma (Oggi), e lavorò a Vienna, a Weimar, e a Košice (Kassa). Vive ora a Budapest. Furono molto notate le sue scenografie futuriste, fatte per il teatro moderno "L ...
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SCHMIDT, Johannes
Vittore Pisani
Indoeuropeista, nato a Prenzlau (Ukkermark) il 29 luglio 1843. Rimasto orfano in tenera età, fu allevato dallo zio, il filologo classico K. E. A. Schmidt di Stettino, [...] e lo studio sull'assimilazione a distanza di vocali in greco (XXXII, 321 segg.); e al volume Kritik der Sonantentheorie (Weimar 1895), il cui assunto principale interessa ora meno, perché non si è più tanto certi dell'omogeneità del sistema fonetico ...
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PLIVIER, Theodor
P. Ch.
Scrittore, nato a Berlino il 12 febbraio 1892, morto a Avegno (Lugano) il 12 marzo 1955. Figlio di operai, fu costretto assai presto a guadagnarsi il pane e condusse per qualche [...] personali. Nelle novelle Zwölf Mann und ein Kapitan (Lipsia 1929), come pure nei romanzi Im letzten Winkel der Erde (Weimar 1946) e Haifische (ivi 1946), il tema centrale è costituito dalla rievocazione di ambienti marinari sullo sfondo dell'America ...
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Attore tedesco, nato a Esseg il 2 febbraio 1772, morto a Mühlau il 10 novembre 1840. Ebbe vita agitata e avventurosa, che lo condusse di città in città, da Innsbruck a Praga, a Strasburgo: particolarmente [...] e a Monaco, dove nel 1820 assunse anche le funzioni di régisseur. Fra la maniera idealistica della scuola di Weimar e il nuovo orientamento realistico della recitazione, trovò un felice equilibrio, che gli permise di congiungere elevatezza di stile ...
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HARTMAN, Martin
Francesco Gabrieli
Islamista tedesco, nato a Breslavia il 9 dicembre 185, morto a Berlino il 5 dicembre 1918. Fu dal 1876 al 1889 dragomanno al consolato tedesco a Beirūt, e dal 1887 [...] indagatore della civiltà musulmana, studiò con pari interesse problemi di letteratura araba (Das Arabische Strophengedicht, I, Weimar 1897; Lieder der libyschen Wüste, Lipsia 1899), di storia, etnografia ed archeologia dell'Arabia antica e ...
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Kracauer, Siegfried
Lorenzo Dorelli
Sociologo, teorico del cinema e scrittore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Francoforte sul Meno l'8 ottobre 1889 e morto a New York il 26 novembre 1966. [...] dove sarebbe rimasto fino al 1941. Fu in questo periodo che nacque il progetto di un saggio sul cinema dell'epoca di Weimar, a cui K. avrebbe dedicato gran parte delle sue energie nella prima metà degli anni Quaranta, dopo aver lasciato l'Europa, al ...
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Pittore (Roma 1860 - ivi 1932). Formatosi all'Accademia di belle arti di Roma, esordì nell'orbita di M. Fortuny per poi volgersi, sotto l'influenza di F. P. Michetti, a un verismo d'accento umanitario [...] d'arte moderna). Dopo un viaggio (1893) in Inghilterra, nel 1895 fu chiamato a insegnare all'Accademia di belle arti di Weimar. Durante il soggiorno in Germania (1895-99), oltre ai numerosi studî di animali e paesaggi, portò a termine il dittico ...
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Uomo politico tedesco (Darkehmen, Prussia Orientale, 1870 - Hermsdorf, Berlino, 1944). Entrato nel movimento sindacale, fu eletto (1908) vicepresidente della commissione generale dei sindacati tedeschi. [...] ), dopo le dimissioni di Ph. Scheidemann, la presidenza del Consiglio dei ministri. Entrata in vigore la costituzione di Weimar, divenne automaticamente cancelliere del Reich, incarico che mantenne fino al marzo 1920, dopo aver represso il tentativo ...
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Espressione («arte degenerata») con cui in Germania venne bollata l’arte moderna, condannata dalla propaganda nazionalsocialista. La condanna teorica, in nome della difesa della classicità, dell’ordine [...] si inasprirono dopo la conquista del potere da parte di Hitler. In questo clima il Bauhaus, già obbligato a trasferirsi da Weimar a Dessau e da qui a Berlino, fu definitivamente soppresso nel 1933. Gli artisti non graditi al regime furono allontanati ...
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Grune, Karl
Giovanni Spagnoletti
Attore e regista teatrale e cinematografico tedesco, nato a Vienna il 22 gennaio 1890 e morto a Bournemouth (Inghilterra) il 2 ottobre 1962. Attento e sagace osservatore [...] narrativa, G. è, a seguire le indicazioni di S. Kracauer (1947), l'iniziatore di un genere caratteristico del cinema di Weimar, il cosiddetto film di strada. Il suo Die Strasse (1923; La strada) ha consegnato l'autore alla storia del cinema, ma ...
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weimariano
〈vai-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Di Weimar 〈vàimar〉, la città tedesca della Turingia dove fu promulgata, l’11 agosto 1919, la costituzione della cosiddetta Repubblica di Weimar (1919-1933). Come sost., abitante o nativo della città...