SACCHI, Defendente
Egidio Bellorini
Scrittore, nato a Campomorto di Siziano (Pavia) il 22 ottobre 1796, morto a Milano il 20 dicembre 1840. Fu attivo collaboratore di giornali e riviste, e scrisse di [...] Qualche fama gli procurarono le novelle e i romanzi, tra i quali: Oriele (Pavia 1822) che segue come modelli la Nouvelle Héloïse, il Werther e l'Ortis; e i romanzi a fondo storico: La pianta dei sospiri (Lodi 1824) e I Lambertazzi e i Geremei (Milano ...
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LUGO, Giuseppe
Johannes Streicher
Nacque a Rosolotti di San Giorgio in Salici, una frazione di Sona, presso Verona, il 18 giugno 1899, da Pietro e da Elvira Magalini, entrambi di origine contadina. [...] il solo ultimo atto; gli altri ruoli cantati all'Opéra-Comique, fino al 1936, furono Des Grieux in Manon e Werther nel Werther di J. Massenet, Rodolfo nella Bohème e Pinkerton in Madama Butterfly di G. Puccini.
In quegli anni, oltre alle regolari ...
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DI STEFANO, Giuseppe
Giancarlo Landini
Nacque il 24 luglio 1921, a Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania, da Salvatore (1895), che si era da poco congedato dall’Arma dei Carabinieri, e da [...] con la Callas diretto da Gianandrea Gavazzeni, in un’edizione diventata storica per l’altezza del risultato raggiunto, Pagliacci, Werther, La bohème, Aida; nel 1957 Pagliacci, Manon Lescaut, Iris, La forza del destino, Un ballo in maschera; nel 1958 ...
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FORZANO, Giovacchino
Alessandra Cimmino
Nacque il 19 nov. 1884 da Andrea, originario della provincia di Messina, e da Elisabetta Lanini a Borgo San Lorenzo, nel Mugello, ove il padre era segretario [...] a Campi Bisenzio e come baritono in piccoli teatri di paese (a Vicchio in una Serva padrona e a Pescara nel Werther).
Dopo la laurea, però, lasciò il conservatorio e, rientrato a Firenze, esercitò per brevissimo tempo la professione, mentre faceva le ...
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PRANDELLI, Giacinto
Giancarlo Landini
PRANDELLI, Giacinto. – Nacque a Lumezzane, in provincia di Brescia, l’8 febbraio 1914, ultimo di otto fratelli. Il padre, Giovanbattista, era titolare di un’affermata [...] fu del pari intensa. Nel 1947 comparve in Svizzera a Berna e Ginevra, poi in Spagna al Municipal della Coruña (Werther), al Coliseu di Vigo (Lucia di Lammermoor, ripetuta al Municipal di Santander), al Victoria Eugenia di San Sebastián (Lucia, Manon ...
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HATZFELD
. Famiglia tedesca. Fin dal principio del secolo XIII si affermò nel ducato di Assia una famiglia di signori che aveva il suo centro nel castello di Hapesved o Hatswelt. Con guerre e matrimonî [...] dell'Impero. Estintesi le linee principali della famiglia nel 1681 e nel 1794, rimasero le linee laterali Werther-Schönstein erede dei possessi Hatzfeld-Trachenberg, e Wildenburg-Weissweiler erede dei possessi Hatzfeld-Wildenburg. Notevoli membri ...
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PAPPANO, Sir Antonio (detto Tony)
Francesco Antonioni
Direttore d’orchestra e pianista inglese, naturalizzato statunitense, nato a Epping (Londra) il 30 dicembre 1959 da genitori italiani. La sua direzione [...] , Messa di Gloria; Giuseppe Verdi: Don Carlos, Trovatore, Requiem; Wagner: L’anello del Nibelungo, Tristano e Isotta; Massenet: Werther, Manon; Richard Strauss: Vier Letzte Lieder e scene d’opera. Con l’Accademia nazionale di Santa Cecilia ha inciso ...
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ROMANI, Pietro
Saverio Lamacchia
– Nacque a Roma il 29 maggio 1791 da Gaetano e da Antonia Basile.
Come compositore d’opere esordì il 26 dicembre 1816 con Il qui pro quo, dramma buffo di Gaetano Gasbarri, [...] s., 261 s. (l’autore, amico e collega di Romani, dichiarò di aver scritto «quasi sotto la sua dettatura», p. 237); E. Werther, Sul metodo di canto italiano classico secondo P. R., Essen s.d.; I copialettere di Giuseppe Verdi, a cura di C. Cesari - A ...
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FACONTI, Dionigi
Cristina Giudice
Nacque a Bergamo da Francesco e da Rosa Giacomini il 9 ott. 1826 (Casassa, 1990). Si iscrisse all'Accademia Carrara di belle arti nel 1838 e iniziò gli studi di pittura [...] però un piccolo appunto al pittore e un'esortazione a scegliere soggetti virtuosi anziché un personaggio prossimo al suicidio.
Il Werther fu considerato subito il capolavoro assoluto del F., la sua opera esemplare: fu pubblicato nel 1869 su L'Arte in ...
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DRAMMATICA Composizione teatrale libera e fantasiosa, mescolata di realtà e di magia, di comico grottesco e di eteree visioni. In Inghilterra, per il diretto svolgersi del suo teatro da quello popolare [...] dell'opera, tanto che il Gozzi venne assai apprezzato e poté esercitare una così vasta influenza. La tradizione del Werther cadde nel momento in cui sorgeva il romanticismo, con la sua mistico-poetica interpretazione della fiaba; quando Novalis ...
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wertherismo
〈verte-〉 s. m. [dal nome del protagonista del romanzo epistolare Die Leiden des jungen Werthers «I dolori del giovane Werther» (1774) di J. W. Goethe]. – Atteggiamento e comportamento, caratterizzato dall’inclinazione a una tormentata...
antiVangelo
(Anti-Vangelo, anti-evangelo), s. m. In senso figurato, l’insieme dei principi fondamentali che costituiscono l’antitesi di una dottrina considerata fondamentale. ◆ Il Werther di [Mikhail] Sushkov è davvero molto «russo» e il suo...