Regista e sceneggiatore cinematografico francese (n. Parigi 1944). Cineasta di grande raffinatezza, dopo L'an 01 (1972) ha attirato l'attenzione della critica con Les doigts dans la tête (1974), Un sac [...] puritaine (1986); Comédie! (1987); La vengeance d'une femme (1990); Le petit criminel (1990); Contre l'oubli (1991); Le jeune Werther (1993); Du fond du cæur (1994); Ponette (1996); Trop (peu) d'amour (1998); Petits frères (1999); Carrement a l’Ouest ...
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Ophuls, Max
Sandro Bernardi
Nome d'arte di Maximilian Oppenheimer, regista cinematografico tedesco, naturalizzato francese, nato a St. Johann (od. Saarbrücken) il 6 maggio 1902 e morto ad Amburgo il [...] . Dopo il Giappone dichiaratamente falso di Yoshiwara (1937; Yoshiwara, il quartiere delle geishe) e Le roman de Werther (1938; Werther), dai cupi toni romantici, in cui si volle confrontare con il genere melodrammatico, O. realizzò un altro ...
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Mozžuchin, Ivan Il'ič
Daniele Dottorini
Attore e regista cinematografico russo, nato a Penza il 26 settembre 1889 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 18 gennaio 1939. Fu il primo grande divo del [...] ), dove M., nella parte del mattatore inglese, mette in scena molteplici personaggi (da Amleto a Romeo, da Tristano a Werther) offrendo un'interpretazione che lo consacrò come divo. M. fu anche regista di sé stesso in alcuni film di sperimentazione ...
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wertherismo
〈verte-〉 s. m. [dal nome del protagonista del romanzo epistolare Die Leiden des jungen Werthers «I dolori del giovane Werther» (1774) di J. W. Goethe]. – Atteggiamento e comportamento, caratterizzato dall’inclinazione a una tormentata...
antiVangelo
(Anti-Vangelo, anti-evangelo), s. m. In senso figurato, l’insieme dei principi fondamentali che costituiscono l’antitesi di una dottrina considerata fondamentale. ◆ Il Werther di [Mikhail] Sushkov è davvero molto «russo» e il suo...