Scrittore tedesco (Strasburgo 1747 - Francoforte sul Meno 1779). Studiò diritto nella città natale, fu per breve tempo precettore a Saarbrücken, si stabilì quindi a Francoforte per esercitarvi l'avvocatura. [...] Erzählungen (1774) alla protesta stürmeriana, testimoniata fra l'altro dal poemetto satirico, avverso ai detrattori del Werther, Prometheus, Deukalion und seine Rezensenten (1775), nonché dal libello Voltaire am Abend seiner Apotheose (1778), in ...
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COSENZA, Giovanni Carlo
Rosario Contarino
Nacque a Napoli nel 1765da famiglia baronale.
Fu autore drammatico assai fecondo, influenzato da tutte le mode teatrali dell'epoca, che accolse con disordinato [...] concepire effetti di scioglimento sensazionali, fu altresì continuatore delle tendenze del Sografi (autore di un dramma tratto dal Werther di Goethe) nel trasporre sulle scene opere letterarie: dall'Ortis ad Atala (diventata un'"azione patetica" in ...
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FORZANO, Giovacchino
Alessandra Cimmino
Nacque il 19 nov. 1884 da Andrea, originario della provincia di Messina, e da Elisabetta Lanini a Borgo San Lorenzo, nel Mugello, ove il padre era segretario [...] a Campi Bisenzio e come baritono in piccoli teatri di paese (a Vicchio in una Serva padrona e a Pescara nel Werther).
Dopo la laurea, però, lasciò il conservatorio e, rientrato a Firenze, esercitò per brevissimo tempo la professione, mentre faceva le ...
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CANIGLIA, Maria
Alessandra Cruciani
Nacque a Napoli il 3 maggio 1905 da Roberto e da Erminia Simonelli. Iniziati gli studi musicali nel conservatorio della sua città, fu allieva per il canto di P. A. [...] Faust di C. Gounod (accanto a G. Lauri Volpi e sotto la direzione di G. Marinuzzi), Otello e Falstaff (Alice) di Verdi, Werther di J. Massenet, per approdare poi ad Aida (ancora accanto a Lauri Volpi e direttore Marinuzzi), presentata poi a Praga, a ...
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BAZZANI, Carlo
Elena Povoledo
Nacque a Bologna il 20 apr. 1807 da Alessandro e da Teresa Lorenzoni. Di famiglia borghese, aderì al movimento liberale emiliano e partecipò ai moti del 1831. Costretto [...] 'Assedio di Corinto di Rossini, La Demente di F. Marchetti, Il Saltimbanco di Pacini; 1861-62: Il Menestrello di S. A. Ferrari, Werther di Gentili (prima esec.), Iginia d'Asti di F. Sangiorgi; 1863-64: Ione e La contessa d'Amalfi di Petrella; 1864-65 ...
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DE FABRITIIS, Carlo Oliviero
Alessandra Cruciani
Nacque a Roma il 13 giugno 1902 da Gaetano e da Maria De Clario. Rivelate in giovanissima età spiccate attitudini musicali, entrò al conservatorio di [...] a Ghirlino di L. Ferrari Trecate, Cassandra di V. Gnecchi, Il Figliuol prodigo di S. Prokofiev, oltre a Lohengrin di Wagner, Werther di J. Massenet, e altre opere di repertorio, da lui dirette anche in altri teatri italiani e stranieri. A Roma nel ...
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GONZAGA, Pietro (Pietro Gottardo, Pietro di Gottardo)
Maria Lucia Tonini Steidl
Figlio di Francesco e della nobile bellunese Anna Grini, nacque il 25 marzo 1751 a Longarone, presso Belluno.
Il padre, [...] di balletto. Vennero messi in scena, in particolare, Andromeda di Le Picq, La festa del villaggio di V. Martin y Soler, Il nuovo Werther, Gli amanti traditi, La festa dell'amore di P. Chevalier.
L'attività del G. si estese anche a Mosca dove mise in ...
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wertherismo
〈verte-〉 s. m. [dal nome del protagonista del romanzo epistolare Die Leiden des jungen Werthers «I dolori del giovane Werther» (1774) di J. W. Goethe]. – Atteggiamento e comportamento, caratterizzato dall’inclinazione a una tormentata...
antiVangelo
(Anti-Vangelo, anti-evangelo), s. m. In senso figurato, l’insieme dei principi fondamentali che costituiscono l’antitesi di una dottrina considerata fondamentale. ◆ Il Werther di [Mikhail] Sushkov è davvero molto «russo» e il suo...