Uomo politico statunitense (Kinderhook, New York, 1782 - ivi 1862). Senatore federale dal 1821, contribuì alla crescita del partito democratico; rieletto senatore (1827), si dimise per diventare governatore [...] , V. B. istituì un sistema di tesoreria indipendente per i fondi dello stato, che provocò il passaggio di molti democratici al partito whig; anche la costosa guerra contro i Seminole e l'ostilità di V. B. all'annessione del Texas compromisero la sua ...
Leggi Tutto
Storico inglese di origine ebraico-polacca (Wola Okrzejska 1888 - Londra 1960); trasferitosi (1906) a Oxford, naturalizzato, lavorò nel tempo di guerra per la propaganda del Foreign Office e pubblicò saggi [...] structure of politics at the accession of George III (2 voll., 1929), sottopose a revisione il corrente giudizio whig sulla politica britannica e introdusse un metodo nuovo nello studio della vita parlamentare inglese del Settecento, fondato sulla ...
Leggi Tutto
Uomo di stato ed economista inglese (Ratho, Midlothian, 1759 - castello di Thirlestane, Berwickshire, 1839); membro della camera dei Comuni (1780-89), poi (1790-95) di quella dei Lord, appoggiò l'azione [...] privato; si dimise, con la caduta di lord Grenville (1807), ma seguitò a partecipare alla vita attiva come capo del partito whig scozzese, fino a che (1821) passò al partito tory. Nell'ambito degli studî economici sono note le sue teorie sul valore ...
Leggi Tutto
Taylor, Zachary
Politico statunitense (Montebello, Virginia, 1784-Washington 1850). Nell’esercito dal 1808, combatté gli indiani a Fort Harrison (1812) e in Florida (1836-37), dove ottenne importanti [...] . 1847, e a Tula, aprile 1847), messo in luce dalle sue notevoli capacità militari, fu candidato alla presidenza per i whig ed eletto nel 1849 con una grande maggioranza. La sua breve presidenza fu tutta occupata dalle polemiche sulla questione degli ...
Leggi Tutto
Leeds, Thomas Osborne 1° duca di
Politico inglese (Kiveton, Yorkshire, 1631-Easton, Northamptonshire, 1712). Deputato (1665), lord tesoriere (1673-79), diresse con energia la politica inglese. Anglicano [...] e tenuto nella Torre per quasi cinque anni. Tornò sulla scena politica nel 1688, preparando la rivolta contro Giacomo II: riebbe (1690) la direzione del governo, che conservò per quasi dieci anni, tenendo testa alla violenta opposizione dei whig. ...
Leggi Tutto
Deista inglese (n. Upper Holloway, Londra, 1654 - m. suicida 1693). Discepolo di Hobbes e di E. Herbert of Cherbury, riprese la tradizione libertina ed erudita utilizzando l'analisi delle opinioni degli [...] deistica della religione emerge chiamaramente in Religio laici (1683), e in Oracles of reason (1693). Fu vicino agli ambienti whig e intervenne con A just vindication of learning and the liberty of press (1693) in difesa della libertà di stampa ...
Leggi Tutto
Figlio (Londra 1633 - Saint-Germain-en-Laye 1701) di Carlo I e di Enrichetta Maria di Francia. Durante la guerra civile fu preso prigioniero a Fairfax (1646), ma riuscì a fuggire in Olanda e da qui in [...] gran parte dell'opinione pubblica. Il Test Act (1673) lo obbligò a dimettersi da tutti gli uffici, mentre l'opposizione whig lavorava per escluderlo dal diritto di successione: gli Exclusion Bills non passarono però ai parlamenti del 1679-81, e nel ...
Leggi Tutto
Uomo politico (n. Severn Stake, Worcestershire, 1651 - m. 1716). Scrisse pamphlets contro la politica di corte, ed esercitò l'avvocatura difendendo molte vittime del dispotismo di Carlo II. Assai in vista [...] fu il principale esponente della politica di guerra di Guglielmo III e ne condivise l'impopolarità. Fu capo dell'oligarchia whig, ma poi, preso di mira dall'opposizione parlamentare, fu il capro espiatorio della sua disfatta politica. All'opposizione ...
Leggi Tutto
Somers, John
Politico inglese (n. Severn Stake, Worcestershire, 1651-m. 1716). Scrisse pamphlet contro la politica di corte ed esercitò l’avvocatura difendendo molte vittime del dispotismo di Carlo II. [...] fu il principale esponente della politica di guerra di Guglielmo III e ne condivise l’impopolarità. Fu capo dell’oligarchia whig, ma poi, preso di mira dall’opposizione parlamentare, fu il capro espiatorio della sua disfatta politica. All’opposizione ...
Leggi Tutto
Architetto statunitense (Charlotte 1938 - New York 2009). È il più giovane architetto che abbia ricevuto il Brunner Prize del National institute of arts and letters (1974). Il suo lavoro, caratterizzato [...] , New York, 1972; De Menil House, Houston, 1980; Casa Vecchia, Malibu, California, 1999) e gli edifici universitari (Whig Hall, Princeton University, New Jersey, 1971; edifici per la Cornell University, Ithaca, 1984-90; Physics Building, Princeton ...
Leggi Tutto
whig
〈u̯ìġ〉 s. ingl. [prob. abbreviazione di Whiggamore, nome di un gruppo di insorti scozzesi, nel 1648] (pl. whigs 〈u̯ìġ∫〉), usato in ital. al masch. – Denominazione storica di uno dei due grandi partiti che si alternarono al potere in Inghilterra...
tory
〈tòori〉 s. e agg. ingl. [prob. forma anglicizzata del gaelico irland. tōraidhe «inseguitore»] (pl. tories 〈tòori∫〉), usato in ital. al masch. e al femm. e come agg. invar. – Nell’Inghilterra a cavallo della fine del 17° sec. e della prima...