Giorgio I Re di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio I
Re di Gran Bretagna e Irlanda (Osnabrück 1660-ivi 1727). Figlio dell’elettore di Hannover Ernesto Augusto. Successe al padre nel 1698, per salire al [...] protestante, in quanto figlio di una nipote di Giacomo I. Iniziatore della dinastia di Hannover, si appoggiò ai whig; favorì lo sviluppo del regime parlamentare, fissando la durata delle sessioni in sette anni. Ignorante della lingua e noncurante ...
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Uomo politico statunitense (Kinderhook, New York, 1782 - ivi 1862). Senatore federale dal 1821, contribuì alla crescita del partito democratico; rieletto senatore (1827), si dimise per diventare governatore [...] , V. B. istituì un sistema di tesoreria indipendente per i fondi dello stato, che provocò il passaggio di molti democratici al partito whig; anche la costosa guerra contro i Seminole e l'ostilità di V. B. all'annessione del Texas compromisero la sua ...
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Storico inglese di origine ebraico-polacca (Wola Okrzejska 1888 - Londra 1960); trasferitosi (1906) a Oxford, naturalizzato, lavorò nel tempo di guerra per la propaganda del Foreign Office e pubblicò saggi [...] structure of politics at the accession of George III (2 voll., 1929), sottopose a revisione il corrente giudizio whig sulla politica britannica e introdusse un metodo nuovo nello studio della vita parlamentare inglese del Settecento, fondato sulla ...
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Uomo di stato ed economista inglese (Ratho, Midlothian, 1759 - castello di Thirlestane, Berwickshire, 1839); membro della camera dei Comuni (1780-89), poi (1790-95) di quella dei Lord, appoggiò l'azione [...] privato; si dimise, con la caduta di lord Grenville (1807), ma seguitò a partecipare alla vita attiva come capo del partito whig scozzese, fino a che (1821) passò al partito tory. Nell'ambito degli studî economici sono note le sue teorie sul valore ...
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Taylor, Zachary
Politico statunitense (Montebello, Virginia, 1784-Washington 1850). Nell’esercito dal 1808, combatté gli indiani a Fort Harrison (1812) e in Florida (1836-37), dove ottenne importanti [...] . 1847, e a Tula, aprile 1847), messo in luce dalle sue notevoli capacità militari, fu candidato alla presidenza per i whig ed eletto nel 1849 con una grande maggioranza. La sua breve presidenza fu tutta occupata dalle polemiche sulla questione degli ...
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Leeds, Thomas Osborne 1° duca di
Politico inglese (Kiveton, Yorkshire, 1631-Easton, Northamptonshire, 1712). Deputato (1665), lord tesoriere (1673-79), diresse con energia la politica inglese. Anglicano [...] e tenuto nella Torre per quasi cinque anni. Tornò sulla scena politica nel 1688, preparando la rivolta contro Giacomo II: riebbe (1690) la direzione del governo, che conservò per quasi dieci anni, tenendo testa alla violenta opposizione dei whig. ...
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Figlio (Londra 1633 - Saint-Germain-en-Laye 1701) di Carlo I e di Enrichetta Maria di Francia. Durante la guerra civile fu preso prigioniero a Fairfax (1646), ma riuscì a fuggire in Olanda e da qui in [...] gran parte dell'opinione pubblica. Il Test Act (1673) lo obbligò a dimettersi da tutti gli uffici, mentre l'opposizione whig lavorava per escluderlo dal diritto di successione: gli Exclusion Bills non passarono però ai parlamenti del 1679-81, e nel ...
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messico-statunitense, guerra
Conflitto scoppiato nel maggio del 1846 per una controversia sul confine del Texas dopo che il presidente statunitense James K. Polk aveva cercato per mesi di trovare un [...] operazioni militari dai contrasti politici in campo statunitense tra Polk, democratico, e i comandanti militari, simpatizzanti del partito whig, si concluse con la resa del Messico dopo che le truppe degli Stati Uniti ne ebbero occupato la capitale ...
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Vittorio Zucconi
Stati Uniti
"Giuro solennemente che adempirò con lealtà ai doveri di presidente degli Stati Uniti…"
Il presidente degli anni Novanta
di Vittorio Zucconi
7 novembre
I cittadini degli Stati [...] dal dissenso nei confronti della politica di progressivo ampliamento della democrazia promossa dal presidente Jackson, nacque il Partito whig, che fu il principale protagonista della scena politica americana negli anni 1834-54. Il nome fu preso a ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] senza misteri» si modificò presto in posizioni panteistiche, materialistiche e ateistiche, consapevolmente legate alla critica dell’ideologia whig o tory, e della collusione tra potere politico e religione. Sostenitore di un deismo ‘cristiano’ fu S ...
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whig
〈u̯ìġ〉 s. ingl. [prob. abbreviazione di Whiggamore, nome di un gruppo di insorti scozzesi, nel 1648] (pl. whigs 〈u̯ìġ∫〉), usato in ital. al masch. – Denominazione storica di uno dei due grandi partiti che si alternarono al potere in Inghilterra...
tory
〈tòori〉 s. e agg. ingl. [prob. forma anglicizzata del gaelico irland. tōraidhe «inseguitore»] (pl. tories 〈tòori∫〉), usato in ital. al masch. e al femm. e come agg. invar. – Nell’Inghilterra a cavallo della fine del 17° sec. e della prima...