Uomo politico (Londra 1782 - Wiseton Hall, Nottinghamshire, 1845), più noto col nome di lord Althorp che egli portò fino al 1834, quando successe nel titolo al padre. Sostenitore della politica di W. Pitt, [...] ai Comuni nel 1804. Cancelliere dello scacchiere (1830-34), nel 1831-32 contribuì a mantenere unite in Parlamento le fazioni whig nella battaglia per l'approvazione del progetto di riforma elettorale. Nel 1833 fu autore della legge che limitava l ...
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Generale e uomo di stato inglese (Parigi 1673 - Londra 1721). Intrapresa la carriera delle armi, militò in Piemonte, poi in Fiandra con Guglielmo III (1694-95). Eletto ai Comuni (1701), proseguì tuttavia [...] di successione spagnola, dal 1708 al comando delle forze inglesi in Spagna. Tornato in patria (1712), divenne uno dei principali esponenti whig; favorì l'ascesa al trono di Giorgio I e, col ritorno al potere del suo partito, fu nominato segretario di ...
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Storico (Knaresborough 1825 - Oxford 1901). Ordinato sacerdote (1850), non abbandonò i suoi interessi di erudito, e a cominciare dal 1863 pubblicò Rolls series, una raccolta di edizioni critiche di fonti [...] . Fedele alla Chiesa Alta e reazionario, S. consacrò la sua attività storiografica a distruggere i miti della storiografia whig sulla costituzione inglese e sulle sue origini medievali. La Constitutional history (1873-78) è una brillante esposizione ...
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Giornalista e uomo politico statunitense (Greene County, New York, 1797 - New York 1882). Nel 1822 direttore del Telegraph di Rochester, in seguito, acquistatane la proprietà, lo trasformò nell'Anti-masonic [...] nel 1830 ad Albany, vi fondò l'Evening journal, che diresse fino al 1863, facendone il principale organo del partito whig nello stato, e acquistando egli stesso maggiore influenza nella politica locale e nazionale. Dopo il 1865 fu per qualche tempo ...
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Uomo politico (Winterslow House, Wiltshire, 1773 - Londra 1840). Educato alla scuola dello zio, Ch. J. Fox, si trasferì a Firenze (1794); poi entrò alla camera dei Lord (1796), dove capeggiò l'opposizione [...] contro Napoleone a Sant'Elena e la tratta dei neri, e appoggiò la causa dell'indipendenza greca. Ministro nel gabinetto whig di Melbourne (1834) si adoprò a evitare una rottura anglo-francese sulla questione d'Egitto. Ospitò nella sua casa di ...
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Controversista (Dublino 1650 - Glaslough, Monaghan, 1722). Ordinato prete anglicano nel 1680, nel 1687 L. era cancelliere della cattedrale di Connor; ma, giacobita e nonjuror, alla rivoluzione perdette [...] difesa di Giacomo II (1691), e un attacco a Guglielmo III (Gallienus Redivivus, 1695), si volse ad attaccare i prelati whig; poi, dopo una breve amicizia coi quaccheri, attaccò anche loro (The snake in the grass, 1696), mentre difendeva vigorosamente ...
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Generale statunitense (n. presso Petersburg, Virginia, 1786 - m. West Point, New York, 1866); nella guerra contro l'Inghilterra (1812) fu fatto prigioniero a Queenstown (Canada). Promosso maggior generale, [...] 'invasione del Messico (1847) espugnando Vera Cruz, vincendo a Cerro Gordo ed entrando in Città di Messico. Fu candidato whig alla presidenza nel 1852; rimase fedele all'Unione nonostante la secessione della Virginia (1860) ma diede le dimissioni nel ...
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Storico (Windsor 1777 - Penshurst, Kent, 1859), fu tra gli iniziatori della critica storico-erudita in Inghilterra, di tendenza liberale e puritana: The view of the state of Europe during the middle ages [...] (1818); The constitutional history of England from the accession of Henry VII to the death of George II (1827); Introductions to the literature of Europe in the 15th, 16th and 17th centuries (1838-39). In politica fu whig, di tendenza moderata. ...
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Uomo politico statunitense (Salisbury, od. Franklin, New Hampshire, 1782 - Marshfield 1852); avvocato e oratore, entrò in politica come federalista liberale. Membro della Camera dei rappresentanti (1813-17), [...] con vigore ai particolarismi del sud, riaffermando il potere conferito dalla costituzione al governo federale. Nel 1834 aderì al partito whig, di cui divenne uno dei capi; segretario di stato nel 1841-43, concluse con la Gran Bretagna il patto detto ...
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Giorgio I Re di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio I
Re di Gran Bretagna e Irlanda (Osnabrück 1660-ivi 1727). Figlio dell’elettore di Hannover Ernesto Augusto. Successe al padre nel 1698, per salire al [...] protestante, in quanto figlio di una nipote di Giacomo I. Iniziatore della dinastia di Hannover, si appoggiò ai whig; favorì lo sviluppo del regime parlamentare, fissando la durata delle sessioni in sette anni. Ignorante della lingua e noncurante ...
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whig
〈u̯ìġ〉 s. ingl. [prob. abbreviazione di Whiggamore, nome di un gruppo di insorti scozzesi, nel 1648] (pl. whigs 〈u̯ìġ∫〉), usato in ital. al masch. – Denominazione storica di uno dei due grandi partiti che si alternarono al potere in Inghilterra...
tory
〈tòori〉 s. e agg. ingl. [prob. forma anglicizzata del gaelico irland. tōraidhe «inseguitore»] (pl. tories 〈tòori∫〉), usato in ital. al masch. e al femm. e come agg. invar. – Nell’Inghilterra a cavallo della fine del 17° sec. e della prima...