OHLIN, Bertil
Economista e uomo politico svedese, nato a Klippan (o Gråmanstorp), Kristianstad, nel 1899, professore nelle università di Copenaghen (1924-29) e di Stoccolma (dal 1929); è membro del Riksdag [...] di O., insieme con quelle di G. Myrdal e di E. Lundberg, rappresentano uno sviluppo del pensiero di K. Wicksell e sboccano su posizioni non lontane da quelle keynesiane, nonostante che l'O. non condivida la spiegazione monetaria dell'interesse di ...
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BUCHANAN, James McGill. – Economista americano, nato a Murfreesboro (Tennessee) il 3 ottobre 1919 e morto a Blacksburg (Virginia) il 9 gennaio 2013. Allievo di F. Knight e di H. Simons presso l'università [...] studi degl'italiani Pantaleoni, De Viti de Marco, Mazzola, Montemartini, nonché dell'austriaco Sax e dello svedese Wicksell, rivisti alla luce dei più moderni sviluppi dell'economia del benessere. Inoltre, in epoca più recente B., assieme ...
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Distribuzione della ricchezza e del reddito
Alberto Quadrio Curzio
Introduzione
I problemi della distribuzione del reddito e della ricchezza sono da sempre rilevanti nella scienza economica in termini [...] al valore del capitale. Vi è dunque una 'circolarità' per la soluzione della quale si sono impegnati molti economisti - da Wicksell (v., 1893), fino a Samuelson (v., 1962) e altri -, ma i problemi sono rimasti (v. Robinson, 1954; v. Garegnani, 1960 ...
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Finanza pubblica
Giannino Parravicini
Domenicantonio Fausto
sommario: 1. Introduzione. 2. La teoria della finanza pubblica agli inizi del Novecento. a) L'eredità degli economisti classici. b) Il contributo [...] studiosi italiani M. Pantaleoni, A. De Viti De Marco e U. Mazzola, all'austriaco E. Sax e agli svedesi K. Wicksell e E. Lindahl. I due primi tentativi, scientificamente rilevanti, di una teoria compiuta dell'attività finanziaria si ebbero con Emil ...
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Bilancio pubblico
Filippo Cavazzuti
Introduzione
Joseph Schumpeter ci ricorda che a "Goldscheid resterà sempre il merito di essere stato il primo [...] a diffondere la verità che il bilancio 'è lo scheletro [...] ai gradi finali di utilità comparata delle diverse spese" (v. Pantaleoni, 1883).
Tali analisi vennero poi riprese in Svezia da Knut Wicksell (v., 1896) che giunse a formulare una proposta sul metodo con cui votare in parlamento le imposte e le spese ...
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Interesse, saggio dell'
Mario Arcelli
Introduzione
I tassi di interesse che si registrano sui mercati monetari e finanziari e sui crediti e sui depositi delle banche sono essenzialmente compensi per [...] in questa moderna lettura di Böhm-Bawerk una posizione opposta a quella di tradizione wickselliana, fondata sulla produttività (v. Wicksell, 1901-1906): è certo che l'aver posto l'accento sulle preferenze temporali nella spiegazione della natura dell ...
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scienza delle finanze
Angelo Castaldo
L’attività finanziaria dello Stato tra storia e politica
Da un punto di vista di ricostruzione storica, la scienza delle finanze è sicuramente la branca più antica [...] Sul versante delle entrate, in particolare, emerge uno dei principi cardine dell’imposizione, ovvero, il principio del beneficio (Wicksell, De Viti De Marco); l’imposta versata dai contribuenti per finanziare beni e servizi pubblici deve basarsi sul ...
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Produzione
Piero Tani
di Piero Tani
Produzione
Introduzione
La trasformazione sempre più complessa e articolata di risorse naturali, al fine di renderle più adatte a soddisfare le esigenze di vita [...] misurazione costituisce uno dei nodi della teoria austriaca (Carl Menger, 1840-1921; Eugen von Böhm-Bawerk, 1852-1914; Knut Wicksell, 1851-1926), ripresa nella versione neoaustriaca di John R. Hicks (1904-1989) (v. Screpanti e Zamagni, 1989, pp. 194 ...
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Privatizzazioni
Filippo Cavazzuti
di Filippo Cavazzuti
Privatizzazioni
Introduzione
Privatizzazioni: espressione sintetica, ma ambigua per la carica ideologica che essa trascina con sé; evocatrice [...] confini, assai mutevoli nel tempo e nello spazio, che possono separare l'intervento pubblico da quello privato. Già Knut Wicksell (1851-1926) aveva intravisto una sorta di 'Stato minimo' quando, proponendo che in Parlamento non soltanto non dovesse ...
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SCHNEIDER, Erich
Economista tedesco, nato a Siegen (Renania) il 14 dicembre 1920. Ha insegnato nelle università di Bonn (dal 1932) e di Aarhus, Danimarca (dal 1936), e dal 1947 è professore a Kiel. Si [...] Archiv, 1956); Zur Frage der Multiplikatorwirkung eines ausgeglichenen Budgets (in Festschrift für E. Lindahl, Stoccolma 1956); zur Theorie der Wirtschahtpolitik (in Weltwirtschaftliches Archiv, 1958); K. Wicksell (ibidem. 1957-58). ...
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