Regista cinematografico (Mulhouse 1902 - Beverly Hills 1981); a Hollywood dal 1920, esordì nella regia nel 1927 affermandosi poi come abile professionista ed esponente della tendenza realistica del dopoguerra, e conquistando due Oscar (1943: Mrs. Miniver; 1946: The best years of our lives). Tra i suoi più noti film: Dead end (1937); Jezebel (1938); Wuthering heights (1939); The westerner (1940); Little ...
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Le voci di argomento cinematografico compaiono sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana (v. cinematografo, X, p. 335), in cui sono rievocati gli esperimenti sugli oggetti in movimento e i 'macchinari' [...] commedia.
Nella storia degli Oscar, film che hanno vinto il maggior numero di statuette sono stati Ben-Hur (1959) di WilliamWyler e Titanic (1997) di James Cameron. Ci sono stati anche degli 'illustri dimenticati' dagli Oscar. I casi più clamorosi ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] propagandistico, come le circostanze imponevano. Fra i registi hollywoodiani coinvolti nel programma bellico vanno ricordati ancora Huston, WilliamWyler (Memphis bell, 1944) e John Ford (soprattutto con lo splendido, e assai personale, The battle of ...
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Stati Uniti
Franco La Polla
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti
Se il cinema è un'invenzione francese, il suo radicale sfruttamento in senso spettacolare appartiene senza dubbio agli Stati [...] sull'ammissione di omosessualità in Serenade (1956; Serenata) di Anthony Mann e in The children's hour (1961; Quelle due) di WilliamWyler. Ma forse ancor più esemplare è il caso di A summer place (1959; Scandalo al sole) di Delmer Daves, opera ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] film, anche A night at the Opera (1935; Una notte all'Opera) di Sam Wood, These three (1936; La calunnia) di WilliamWyler, The garden of Allah (1936; Il giardino di Allah) di Richard Boleslawski, Modern times (1936; Tempi moderni) di Charlie Chaplin ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] inseriti nell'intreccio narrativo, che vanno dalle disparità sociali (Wuthering heights, 1939, La voce nella tempesta, di WilliamWyler), alla presenza della guerra (Waterloo bridge, 1940, Il ponte di Waterloo, di Mervyn LeRoy), alle diversità ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] giovane compagna innamorata, incarnato per es. da Audrey Hepburn, la giovane principessa di Roman holiday (1953; Vacanze romane) di WilliamWyler. A sua volta, la vamp si trasformò in good-bad-girl, una figura ibrida che dietro l'apparenza di donna ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] visivi estremamente elevati, che definiscono anche il visibile e il non visibile (Howard Hawks, John Ford, Frank Capra, WilliamWyler ecc.).
3) L'immagine-fatto del cosiddetto cinema della realtà propria del realismo francese, del Neorealismo e di ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] Hitchcock) insieme a quella popolare-favolistica di facile fruizione (Roman holiday, 1953, Vacanze romane, di WilliamWyler), oppure quella folcloristica dell'amore illustrato con gli elementi classici del romanticismo latino (The barefoot contessa ...
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Moda
Sofia Gnoli
Il rapporto tra moda e cinema
Fin dai suoi albori il cinema è stato strettamente connesso con la m.: in un film, infatti, l'abbigliamento riveste un ruolo fondamentale, dal momento [...] Audrey Hepburn. A consacrare l'immagine della giovane attrice, divenuta famosa con Roman holiday (1953; Vacanze romane) di WilliamWyler, sarebbe stato nel 1954 il personaggio di Sabrina nell'omonimo film di Billy Wilder. Questo è da considerarsi un ...
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