Auric, Georges
Enzo Siciliano
Compositore francese, nato a Lodève il 15 febbraio 1899 e morto a Parigi il 24 luglio 1983. La sua produzione sinfonica e cameristica va collocata nella cornice del cosiddetto [...] Zsa Zsa Gabor, Le salaire de la peur (1952; Vite vendute) di Henry-Georges Clouzot, Roman Holiday (1953; Vacanze romane) di WilliamWyler, Du rififi chez les hommes (1955; Rififi) di Jules Dassin, il cui leitmotiv ebbe lunga vita a sé. Seguirono, con ...
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Tiomkin, Dimitri (propr. Dmitrij)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e pianista ucraino, naturalizzato statunitense, nato a Kremenčug il 10 maggio 1894 e morto a Londra l'11 novembre 1979. Attivo nell'ambito [...] da ricordare quelle di Champion (1949; Il grande campione) di Mark Robson, Friendly persuasion (La legge del Signore) di WilliamWyler e The giant (Il gigante) di George Stevens entrambi del 1956. L'ultima colonna sonora composta da T. fu quella ...
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Copland, Aaron
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, nato a New York il 14 novembre 1900, da famiglia di ebrei russi immigrati (il cui cognome originario era Kaplan), e morto a Tarrytown [...] utilizzato anche da altri autori. Nel 1950 ottenne l'Oscar per le musiche di The heiress (1949; L'ereditiera) di WilliamWyler.
C. rivelò un talento musicale precoce; studiò pianoforte con Clarence Adler e composizione con Rubin Goldmark. Dal 1921 al ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] di Julie Andrews, The sound of music (1965; Tutti insieme appassionatamente), diretta dallo stesso Wise. Il veterano WilliamWyler tenne a battesimo Barbra Streisand in Funny girl (1968), mentre il poco più che esordiente Francis Ford Coppola si ...
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Newman, Alfred
Paolo Patrizi
Compositore statunitense, nato a New Haven (Connecticut) il 17 marzo 1901 e morto a Los Angeles il 17 febbraio 1970. N. rappresenta il vero self-made man americano: talento [...] tra i generi cinematografici più disparati, ma sempre sotto il segno di una musica orecchiabile, 'generalista'; e se WilliamWyler lo sollecitò sul versante drammatico, con These three (1936; La calunnia), Dead end (1937; Strada sbarrata) e Wuthering ...
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Streisand, Barbra (propr. Barbara Joan)
Patrick McGilligan
Attrice e regista cinematografica, cantante e compositrice statunitense, di famiglia ebrea, nata a New York il 24 aprile 1942. Artista completa [...] , ha vinto l'Oscar come migliore attrice protagonista nel 1969 (condiviso con Katharine Hepburn) per Funny girl (1968) di WilliamWyler e nel 1977 come autrice, con Paul Williams, della migliore canzone originale (Evergreen) del film A star is born ...
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Rózsa, Miklós
Oscar Cosulich
Compositore ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 18 aprile 1907 e morto a Los Angeles il 27 luglio 1995. Musicista di formazione classica, dopo un approccio [...] Hitchcock, nel 1948 per A double life (1947; Doppia vita) di George Cukor e nel 1960 per Ben Hur (1959) di WilliamWyler. Per venti anni, dal 1945 al 1965, insegnò Film music alla University of Southern California.
Studiò violino dall'età di cinque ...
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