Jones, Jennifer
Maurizio Porro
Nome d'arte di Phyllis Isley, attrice cinematografica statunitense, nata a Tulsa (Oklahoma) il 2 marzo 1919. Dotata di un temperamento istintivo, che rispecchiava la sua [...] di John Cromwell, Carrie (1952; Gli occhi che non sorrisero) di William Wyler, A farewell to arms (1957; Addio alle armi) di Charles story of Robert Walker and Jennifer Jones, New York 1986; J.L. Carrier, Jennifer Jones: a bio-bibliography, New York ...
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Regista cinematografico (Mulhouse 1902 - Beverly Hills 1981); a Hollywood dal 1920, esordì nella regia nel 1927 affermandosi poi come abile professionista ed esponente della tendenza realistica del dopoguerra, [...] story (1951); Roman holiday (1955); The desperate hours (1955); Friendly persuasion (La legge del Signore, 1956); The big country (1958); Ben Hur (1959); How to steal a million (1965); Funny girl (1967); The liberation of L. B. Jones (1970). ...
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Stati Uniti
Franco La Polla
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti
Se il cinema è un'invenzione francese, il suo radicale sfruttamento in senso spettacolare appartiene senza dubbio agli Stati [...] Dr. Ehrlich's magic bullet, 1940, Un uomo contro la morte, di William Dieterle) o Madame Curie (Madame Curie, 1943, di LeRoy) e della , di Star wars (dal 1977 al 2002) a quelle di Indiana Jones (dal 1981 al 1989) e di Jurassic Park (dal 1993 al 2001 ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] art director [poi sempre a.d.] Robert E. Jones).
Che questo film, prodotto dall'indipendente Pioneer, abbia segnato Montès (1955, fot. Christian Matras, a.d. Jean d'Eaubonne, William Schatz) il luogo scelto dal regista Max Ophuls per liberare con il ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] notte all'Opera) di Sam Wood, These three (1936; La calunnia) di William Wyler, The garden of Allah (1936; Il giardino di Allah) di Richard per l'eccessiva violenza di Indiana Jones and the Temple of Doom (1984; Indiana Jones e il tempio maledetto) di ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] 1911).
In questa sostanziale omogeneità si distinse il regista e produttore William G. Barker, che nel 1902 fu il primo ad aprire the holy Grail (1974; Monty Python) di Terry Jones e Terry Gilliam, portandovi la loro comicità irriverente e aggressiva ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] immessa sul mercato da Georges Eastman, verso la fine del 1889. William K.L. Dickson la dotò in seguito di un sistema di di secondi altrimenti impossibili (cfr. Indiana Jones and the temple of doom, 1984, Indiana Jones e il tempio maledetto, di Steven ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] da autori come Fred (Tex) Avery, Charles (Chuck) Jones, Isadore (Friz) Freleng, Robert (Bob) McKimpson, di Tom and Jerry (autori William Hanna e Joseph Barbera), di Woody Woodpecker (autore William Lantz) e molte altre.
Nello stesso periodo ‒ gli ...
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Fumetto
Oscar Cosulich
I rapporti tra fumetto e cinema
L'inarrestabile evoluzione delle potenzialità degli effetti speciali e un certo inaridimento nella fantasia degli sceneggiatori hollywoodiani hanno [...] caricaturale James Cagney, Rip Kirby (1946) viene disegnato come William Holden, la perfida e sensuale Dragon Lady della serie, che si aziona come complesso meccanismo antifurto quando Indiana Jones preleva un prezioso reperto dall'altare, infatti, ...
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Moda
Sofia Gnoli
Il rapporto tra moda e cinema
Fin dai suoi albori il cinema è stato strettamente connesso con la m.: in un film, infatti, l'abbigliamento riveste un ruolo fondamentale, dal momento [...] è in vacanza) di Billy Wilder, per il quale il costumista William Travilla disegnò il vestito bianco che, sollevato da un colpo di che gli valsero una nomination all'Oscar, realizzati per Jennifer Jones in Stazione Termini (1953) di Vittorio De Sica.
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