Una delle maggiori città dell'Inghilterra, situata nella parte nord-occidentale della contea di Warwick, ma allargatasi ormai fin dentro la contea di Stafford da un lato e quella di Worcester dall'altro. [...] di sir John Vanbrugh, e nella chiesa di S. Martino si trovano alcune vetrate disegnate da Burne-Jones e da WilliamMorris, e nella Feeney Art Gallery, annessa al Corporation Museum and Art Gallery, si ammirano gli arazzi rappresentanti la Ricerca del ...
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PATER, Walter Horatio
Mario Praz
Letterato, nato a Shadwell (Londra) il 4 agosto 1839, morto a Oxford il 30 luglio 1894. La famiglia paterna, d'origine olandese (a un suo ramo apparterrebbe il pittore [...] Jahn. Nel 1868 pubblicò sulla Fortnightly Review un saggio sulla Aesthetic Poetry, ove analizzava l'opera giovanile di WilliamMorris; seguirono poi i famosi saggi: Notes on Leonardo da Vinci (novembre 1869), un frammento su Sandro Botticelli (agosto ...
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Pittore e disegnatore, nato a Birmingham il 28 agosto 1833, morto a Londra il 17 giugno 1898. Figlio dell'intagliatore E. Richard Jones, il B. mostrò presto il gusto per il disegno, pur senza studiarlo [...] Londra 1894; M. Bell, Sir E. Burne-Jones, a Record and a Review, Londra 1898; J.W. Mackail, The life of WilliamMorris, Londra 1899; The Works of Burne-Jones, collezione di 91 fotografie, Londra 1900; O. v. Schleinitz, Burne-Jones, Bielefeld 1901; W ...
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Pittore, nato a Bruges il 12 maggio 1867, andò col padre in Inghilterra nel 1875. Durante la sua prima giovinezza fu incoraggiato da Harold Rathbone a copiare bassorilievi fiorentini; dal 1882 al 1884 [...] disegnò specialmente arazzi per WilliamMorris e altri lavori per diversi fabbricanti. Nel 1885 espose per la prima volta alla Royal Academy, di cui divenne membro aggregato nel 1904 ed effettivo nel 1919. I viaggi che fece dal 1886 al 1890 nell'Asia ...
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Nato presso Leeds, il 30 maggio 1835, figlio d'un mercante cattolico di quella città. Studiò a Londra e si avviò alla carriera legale, che poco dopo abbandonò per le lettere. Si rese noto nel 1861 con [...] dopo quattro anni di controversie ed incertezze, diede luogo a molte critiche: infatti egli fu preferito allo Swinburne ed a WilliamMorris, poeti ben maggiori di lui, per considerazioni di mera opportunità politica.
Morì a Londra il 2 giugno 1913. ...
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Architetto (Brattleboro, Vermont, 1827 - Newport, Rhode Island, 1895), fratello di WilliamMorris. Studiò in Europa (1845-54). La sua opera ebbe grande importanza per lo sviluppo di un'architettura americana. [...] Le sue costruzioni sono quasi tutte strettamente ispirate agli stili storici, secondo le norme dell'eclettismo ottocentesco (biblioteca Lenox, New York, distrutta come gran parte delle sue opere; museo ...
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Architetto italiano (Roma 1929 - ivi 2011). Attivo negli anni Sessanta in vari campi dell'architettura e dell'urbanistica, ha fondato lo STASS, gruppo di progettazione sperimentale impegnato su una ricerca [...] H. Sullivan epigono di un'ideologia (1970); Daniel H. Burnham e il movimento della City Beautiful (1973); WilliamMorris e l'ideologia dell'architettura moderna (1976); Barocco leccese (1989); Architettura e mentalità dal classico al neoclassico ...
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Disegno industriale
Tomás Maldonado
di Tomás Maldonado
Disegno industriale
sommario: 1. Introduzione. 2. Per una storia del disegno industriale: a) le utopie scientifiche e tecniche; b) gli automi; [...] des Expressionismus, Stuttgart 1973.
Pevsner, N., Pioneers of modern design. From WilliamMorris to Walter Gropius, London 1936 (tr. it.: I pionieri del movimento moderno da Morris a Gropius, Bologna 1962).
Platz, G. A., Die Baukunst der neuesten ...
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Arte e società
Enrico Castelnuovo
Ilaria Bignamini
Introduzione
I rapporti tra arte e società mutano nel tempo e nello spazio; in particolare varia il significato del primo termine, quello di arte, [...] gotici e moderni per esaltare le funzioni e le forme dei primi; John Ruskin - che vede nell'arte, come poi WilliamMorris, uno strumento di trasformazione sociale -, E.-E. Viollet-le-Duc e A. Didron studiano e ripropongono con successo i modelli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo storico in cui si snoda il percorso della comunicazione visiva moderna è [...] a loro, anche Eugène Grasset, di formazione neogotica, compositivamente più strutturale, e aderente nello spirito al modello di WilliamMorris; e Alphonse Mucha, di origine cecoslovacca, il quale, soprattutto nei manifesti per gli spettacoli di Sarah ...
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