Copland, Aaron
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, nato a New York il 14 novembre 1900, da famiglia di ebrei russi immigrati (il cui cognome originario era Kaplan), e morto a Tarrytown [...] utilizzato anche da altri autori. Nel 1950 ottenne l'Oscar per le musiche di The heiress (1949; L'ereditiera) di WilliamWyler.
C. rivelò un talento musicale precoce; studiò pianoforte con Clarence Adler e composizione con Rubin Goldmark. Dal 1921 al ...
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Oberon, Merle
Francesco Costa
Nome d'arte di Estelle Merle Thompson, attrice cinematografica inglese, naturalizzata statunitense, nata a Bombay (od. Mumbai) il 19 febbraio 1911 e morta a Malibu (California) [...] la sua interpretazione offerta, in coppia con Laurence Olivier, in Wuthering heights (1939; La voce nella tempesta) diretto da WilliamWyler.
Orfana di padre dall'età di tre anni, dopo studi irregolari in India si trasferì nel 1927 in Francia, dove ...
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Busch, Niven
Patrick McGilligan
Scrittore, giornalista e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 26 aprile 1903 e morto a San Francisco il 25 agosto 1991. Autore di romanzi e racconti, spesso [...] come assistente speciale e story editor, nel 1940 collaborò alla sceneggiatura del piacevole The westerner (L'uomo del West) di WilliamWyler, e nel 1946 adattò con Harry Ruskin il romanzo di J.M. Cain per il noir sensuale The postman always rings ...
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Rourke, Mickey (propr. Philip A. Jr)
Mauro Gervasini
Attore cinematografico statunitense, nato a Schenectady (New York) il 16 settembre 1956. Lanciato a livello internazionale dal ruolo di Motorcycle [...] tormentato in Desperate hours (1990; Ore disperate), interessante remake realizzato da Cimino dell'omonimo classico diretto nel 1955 da WilliamWyler e interpretato da Humphrey Bogart che, però, si è rivelato un insuccesso. Da quel momento R. non ha ...
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Borboni, Paola
Melania G. Mazzucco
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Golese (Parma) il 1° gennaio 1900 e morta a Bodio Lomnago (Varese) il 9 aprile 1995. Tra le principali interpreti teatrali [...] Fellini, o Terza liceo (1954) di Luciano Emmer. Nel 1953 fu una donna delle pulizie in Roman holiday (Vacanze romane) di WilliamWyler e qualche anno dopo un'esuberante popolana in L'oro di Roma (1961) di Carlo Lizzani. Nessuno dei molti film comici ...
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Robbins, Jerome
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Jerome Rabinowitz, coreografo e regista cinematografico e teatrale statunitense, nato a New York l'11 ottobre 1918 e ivi morto il 29 luglio 1998. Esercitò [...] Donen e George Abbott, Bells are ringing (1960; Susanna agenzia squillo) di Vincente Minnelli, Funny girl (1968) di WilliamWyler, Fiddler on the roof (1971; Il violinista sul tetto) diretto da Norman Jewison.
Bibliografia
Ch.L. Schlundt, Dance in ...
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Nome d'arte di Edward Albert Heimberger, attore cinematografico statunitense, nato a Rock Island (Illinois) il 22 aprile 1906. Un talento versatile e un fisico massiccio gli hanno permesso di alternare [...] il successo personale cresceva, si specializzò in una serie di ruoli da comprimario che culminarono, sotto la direzione esperta di WilliamWyler, in partecipazioni di notevole rilievo a film come Carrie (1952; Gli occhi che non sorrisero), ove con la ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] river Kwai (Il ponte sul fiume Kwai) di David Lean fu premiato con sette O.; nell'edizione del 1959 Ben Hur di WilliamWyler vinse undici O. su dodici nominations. In questo anno vinse per la prima volta un'attrice straniera per un film non prodotto ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] di Julie Andrews, The sound of music (1965; Tutti insieme appassionatamente), diretta dallo stesso Wise. Il veterano WilliamWyler tenne a battesimo Barbra Streisand in Funny girl (1968), mentre il poco più che esordiente Francis Ford Coppola si ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] il debutto del formato cinemascope, oppure il pluripremiato Ben Hur (Ben-Hur: A Tale of the Christ, 1959) di WilliamWyler, sino a La più grande storia mai raccontata (The Greatest Story Ever Told, 1965) di George Stevens, potente affresco popolare ...
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