Archeologo ed erudito (Stendal, Prussia, 1717 - Trieste 1768). Stabilitosi a Roma, divenne soprintendente alle antichità (1764) e poté dedicarsi allo studio dell'arte classica. Attraverso i suoi scritti (Geschichte der Kunst des Altertums, 1764) promosse l'estetica del neoclassicismo, esercitando una enorme influenza sull'arte e sul gusto del suo tempo, e formulando un nuovo approccio metodologico ...
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WINCKELMANN, Johann Joachim
Red.
Celebrato al suo tempo come il maggiore archeologo del sec. XVIII, il W. può essere considerato il fondatore della moderna storia dell'arte. Nato a Stendal (Altmark, [...] . Diepolder, 4 voll., Berlino 1952-57; Lettere italiane, a cura di G. Zampa, Milano 1961.
Bibl.: W. v. Goethe, Winckelmann u. sein Jahrhundert. In Briefen u. Aufsätzen herausgegeben von Goethe, Tubinga 1805; C. Justi, W. u. seine Zeitgenossen, 3 voll ...
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Archeologo e saggista (Parigi 1755 - ivi 1849). A Roma, influenzato da J. J. Winckelmann, rivolse i suoi interessi all'archeologia. Eletto nel 1791 membro dell'assemblea legislativa, difensore di Lafayette, [...] artistici con il Dictionnaire d'architecture (1795-1825), fu il maggiore sostenitore in Francia dei principî estetici di Winckelmann. Decisa fu la sua posizione contro le spoliazioni artistiche operate in Italia da Napoleone, espresse in Lettres sur ...
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ZOEGA, Jurgem
C. Gasparri
Archeologo danese, uno dei maggiori della generazione successiva a quella del Winckelmann.
Nato a Dahler (Schakenburg, Jutland) il 20 dicembre 1755, trascorse la maggior parte [...] , va ricercato il momento in cui più felicemente lo Z. si inserisce nel numero degli archeologi romani che, eredi del Winckelmann, preparavano il superamento della sua visione classicistica dell'arte antica; e se lo Z. non vi occupò un posto più ...
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Antiquario (Vernazza 1722 - Roma 1784). Trasferitosi a Roma a 14 anni, entrò presto in relazione con J. J. Winckelmann, cui successe come prefetto delle antichità nel 1768. Studioso di notevole valore, [...] ebbe principalmente il merito di provvedere energicamente alla tutela delle antichità che si trovavano in Roma. Con il favore di Clemente XIV e del suo tesoriere monsignor Braschi (poi papa Pio VI), riuscì ...
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BRACCI, Domenico Augusto
Nicola Parise
Nato a Firenze nel 1717, rimase in patria sino all'età di trent'anni, vi compì i suoi studi e vi ebbe talune cariche pubbliche, occupandosi nel frattempo di disegno [...] privo di capacità di giudizio in fatto di gusto e di arte, corrivo pertanto a grossolani errori di valutazione.
Fonti eBibl.: J. J. Winckelmann, Briefe, a cura di W. Rehm e di H. Diepholder, Berlin 1952-1957, I, p. 317; II, pp. 89, 101, III, pp. 262 ...
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Dalla scoperta dell'Antico all'archeologia moderna
Giovanni Rizza
Premessa
L'archeologia è una scienza storica che si distingue dalle altre discipline in quanto oggetto del suo studio sono i manufatti. [...] : la naissance de l'histoire de l'art à l'époque des Lumières, Paris 1991; A. Potts, Flesh and the Ideal. Winckelmann and the Origins of the Art History, New Haven - London 1994.
Il secolo XIX:
G. Semper, Der Stil in den technischen und tektonischen ...
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Archeologo ed erudito (Roma 1748 - ivi 1830); figlio di Carlo. Segretario perpetuo della Pontificia accademia di archeologia e dell'Accademia di S. Luca, prof. di storia e mitologia, assessore delle Romane [...] di Augusto III di Polonia. Tra le sue opere sono specialmente notevoli sette volumi di supplemento all'opera di Winckelmann, che intitolò Monumenti antichi inediti, ovvero notizie sulle antichità e belle arti di Roma (1784 segg.), e una Roma ...
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EUPLO... (Εὐπλο...)
M. B. Marzani
Supposto incisore di gemme; questo nome, frammentario, compare su di una sardonica, sulla quale è raffigurato Eros che cavalca un delfino. Il riferimento ad un artista [...] dal Bracci, ma si opposero il R. Rochette e il Köhler (così il Brunn) preferendo il significato dato dal Winckelmann all'iscrizione: "buon viaggio". La incisione non è di gran valore.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte griech. Künstler, II, Stoccarda ...
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ECHETLOS (῎Εχετλος)
A. Comotti
Eroe attico che, secondo Pausania (i, 32, 5), apparve agli Ateniesi durante la battaglia di Maratona, vestito da contadino e armato di un aratro e che, dopo aver ucciso [...] , scomparve. Era rappresentato nell'affresco della battaglia di Maratona di Panainos, nella Stoà Poikìle (Paus., i, 15, 3). Il Winckelmann credette di riconoscerlo su una serie numerosa di urne etrusche, tipiche per la zona di Chiusi e della Val di ...
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